Continua il viaggio di Tortorelli nei rioni della città. Questi i prossimi appuntamenti: 19 maggio, rione San Giacomo, 20 maggio, rione Bottiglione, 24 maggio, ore 20: comizio in Piazza Vittorio Veneto.
“Dal contatto diretto con i cittadini residenti nei diversi rioni della città, emerge un bisogno di partecipazione e attenzione che per troppo tempo è stato ignorato, rendendo i rioni – specie quelli più periferici – dei luoghi senz’anima, profondamente scollegati dal centro della città. I cittadini non chiedono interventi straordinari, ma invocano a gran voce uno straordinario desiderio di poter contare su servizi efficienti ed efficaci”.
È quanto ha dichiarato Angelo Tortorelli, candidato sindaco della coalizione civica Osiamo, commentando l’intensa serie di incontri con i cittadini materani nei singoli quartieri. Dopo Agna, Serra Venerdi, Piccianello e La Martella, oggi – 19 maggio – sarà la volta del quartiere San Giacomo (Piazza Tre Torri) e domani, 20 maggio, del quartiere Bottiglione (Piazza San Pio X). Domenica 24 maggio, invece, Angelo Tortorelli terrà un comizio in Piazza Vittorio Veneto, alle ore 20.
“Avere marciapiedi decorosi – ha aggiunto Tortorelli – è un diritto, non un favore concesso dal Sindaco o dall’Amministrazione Comunale. Garantire servizi efficaci nei rioni significa assicurare un adeguato livello di vivibilità a quei cittadini che, per svariate ragioni, trascorrono lì gran parte della giornata. Nel borgo La Martella, ad esempio, ho raccolto lo sdegno profondo per la mancanza di un servizio essenziale come la farmacia e, ancor più, per il prezzo troppo alto pagato dai cittadini del borgo in termini di salute pubblica, a causa della discarica, emblema della incapacità dell’amministrazione uscente nel gestire un tema delicato come la raccolta dei rifiuti”.
“Ora la discarica è chiusa – ha aggiunto Tortorelli – perchè è piena, non perchè si sia individuata una strategia per porre rimedio ai danni procurati in questi anni. La salute pubblica non può essere “barattata” con il rifacimento di marciapiedi, che pure rappresentano un diritto dei cittadini e non – come detto – un favore concesso”.