«Vorrebbero fare cultura e turismo, ma sono asini e perdono risorse». Un quotidiano locale ci informa che sono 47 i Comuni lucani esclusi dall’intervento regionale per fare della Basilicata una terra attrattiva; tra questi anche il Comune di Garaguso.
Quelli ammessi a finanziamenti che oscillano dai 300 ai 450mila euro, invece, sono soltanto 22 e dovranno realizzare opere che potrebbero suscitare l’interesse dei visitatori, in modo da rafforzare la seduzione e il fascino di una terra che punta sul turismo di qualità e di eccellenza.
I Comuni “somari” non sono stati in grado di produrre la documentazione richiesta. Hanno sprecato tempo per concorrere al bando, hanno elaborato i progetti e poi, per banalità o superficialità (o per altri motivi), non sono stati ammessi alla valutazione e alla selezione. Errori che, ad ogni modo, non trovano alcuna giustificazione.
La totalità dei bocciati ha stigmatizzato quanto accaduto, chiedendo al dipartimento regionale per le attività produttive un immediato ravvedimento e, in seguito alle istanze di riesame proposte, di essere reinserita nell’elenco dei Comuni ammessi a valutazione.
Tra i “protestanti” mancherebbe il Comune di Garaguso, di cui la Regione ha ritenuto inammissibile il progetto denominato “Archeocaccia Revertera”, in quanto il percorso attinente alla “Passeggiata Revertera” insiste su aree non classificabili come beni culturali.
L’intervento finalizzato alla realizzazione dell’evento-spettacolo sulla figura del “Duca Revertera a cavallo”, in aggiunta, non risponde ai criteri inerenti agli «interventi di valorizzazione dei beni archeologici, architettonici, artistici, monumentali, ecc.».
La proposta progettuale non è coerente nemmeno con l’ulteriore finalità dell’avviso, quella «per l’adeguamento e la funzionalizzazione ultimativa di contenitori culturali stabili per la produzione e la fruizione culturale» per le medesime motivazioni di cui sopra.
Pare, quindi, che il Comune di Garaguso abbia perso una ghiotta occasione utile a migliorare le proprie strutture e i propri servizi, banalmente sprecata per grande, responsabile superficialità (specie di chi ha confezionato il progetto).
Senza il finanziamento di queste opere, l’inaugurazione del Palazzo Revertera (in programma per il prossimo 8 agosto) avrà scarso significato, specie se si pensa che la struttura ducale – di per sé – è già vittima di degrado e oggetto di critiche circa le modalità di restauro e di ristrutturazione.
Se si guarda, poi, all’evento “Matera 2019” (e non solo), ci si rende conto di aver cagionato un potenziale danno economico a un piccolo borgo che va avanti a fatica e che per crescere ha un forte bisogno di sviluppare elementi attrattivi.