“La collina Materana è uno degli emblemi più significativi delle promesse non mantenute per la rinascita delle aree interne del Sud. E’ quest’area che, parafrasando l’affermazione del Premier Renzi fatta oggi a Napoli, grida vendetta su come sono stati spesi ingenti risorse provenienti dall’Unione Europea”. Lo ha sostenuto Maria Luisa Cantisani, candidata alle europee per Italia dei Valori, in incontri che ha tenuto a Grassano e a Tricarico.
“Sono i cittadini, i disoccupati, gli anziani di Grassano e Tricarico che – aggiunge – impersonificano il dramma umano di popolazioni e territori che non intravedono futuro e che non possono accontentarsi dell’impegno dell’ennesimo Capo del Governo a spendere meglio i fondi comunitari. Alla fine dello scorso anno – evidenzia Cantisani – sono stati definitivamente approvati i Regolamenti sui Fondi Strutturali 2014-2020; si tratta di 380 miliardi circa in 7 anni, di cui 29 destinati all’Italia, 58 se si considera la quota di cofinanziamento. Per molte Regioni, come la nostra, saranno probabilmente tra i pochi fondi pubblici a disposizione per investimenti durante il prossimo settennio. È quindi di fondamentale importanza seguire
la fase di attuazione dei nuovi Fondi Strutturali, una volta conclusa la negoziazione formale del Contratto di Partenariato e dei Programmi Operativi con la Commissione. E’ necessario sollecitare il Governo italiano e le Regioni perché programmino al meglio i fondi disponibili, risolvendo gli annosi problemi di assorbimento dei fondi, e affinché siano pronti ad intervenire nel caso in cui sia necessaria una nuova negoziazione dei programmi. Intanto – continua la segreteria regionale di IdV – man mano che si avvicina la data delle elezioni del parlamento Europeo, tutti i dati macroeconomici, e non solo quelli italiani, vengono dati in miglioramento. Come sempre è entrato in gioco il condizionamento mediatico che è, purtroppo, ormai a senso unico. Siamo in un’epoca dove il contradditorio non esiste più, dove destra e sinistra governano insieme ormai da due anni e mezzo, dove non c’è più un governo frutto di libere elezioni, e chi ha interesse a dimostrare che la politica dell’austerity sta portando finalmente i suoi frutti quindi basta essere euroscettici : tutti zitti, dobbiamo continuare a soffrire per far ripartire l’economia perché la strada imboccata è l’unica che ci può salvare da un disastro più volte annunciato”.