“La concomitanza dell’annuncio dell’Anas dell’avvio di bandi di gara per lavori in Basilicata ed una spesa complessiva di poco più di 35 milioni di euro con la tragedia di Craco non assolve da responsabilità politiche i Governi Berlusconi e Monti e da responsabilità dirette il management dell’Anas rispetto alla gravissima disattenzione nei confronti dell’emergenza sicurezza stradale nella nostra regione”. E’ quanto sostiene il coordinatore regionale di IdV Gaetano Cantisani ricordando di aver segnalato “solo qualche settimana fa l’ulteriore penalizzazione nei confronti della Basilicata prodotta dal cosiddetto “decreto del fare”. E’ evidente che la posta finanziaria attuale – aggiunge – è fortemente inadeguata a far fronte a tutte le problematiche esistenti e pertanto accreditare, da parte dell’Anas, una sorta di inversione di tendenza solo perché alla Basilicata è andata la cifra superiore rispetto alle altre, risponde a pura propaganda. Pur sommando i 27 milioni del bando per lavori di manutenzione sul raccordo Potenza-Sicignano per il ripristino strutturale di alcuni viadotti, siamo ancora lontani da una posta finanziaria in grado di scongiurare il rischio di semplici rattoppi e lavori parziali. Si pensi solo ai lunghi tratti della Basentana che necessitano di interventi urgenti, alla Potenza-Melfi, alla nota vicenda della Bradanica”.
Per Cantisani “l’unica reazione responsabile che può venire da politica ed istituzioni dopo la tragedia di Craco, evitando retorica ed impegni generici, è legata al Memorandum sul petrolio e quindi all’impiego delle royalties del petrolio per le nostre infrastrutture viarie e civili. Non mi appassiona verificare se il concerto dei Pooh a Viggiano costerà 60mila euro piuttosto che 150-200 mila euro quanto piuttosto come si impiegano le royalties del petrolio da parte dei Comuni e della Regione. Per questo – conclude il coordinatore di IdV – incoraggiamo i sindaci della Val d’Agri che oggi si riuniranno a Spinoso a continuare la propria battaglia nelle interesse di comunità che hanno bisogno anche di sicurezza stradale e infrastrutture moderne”.
Ma ste ca… di royalties quante sono effettivamente e perchè non si istituisce un’unico organo che deve gestire seriamente come e dove devono essere utilizzate, senza lasciare le decisioni in balia dei vari comuni interessati e alle fantasie di qualche consigliere regionale per assicurarsi la poltrona alla prossime elezioni?
Giustamente i comuni interessati devono essere ripagati dei disagi che li interessano da vicino, però mi chiedo quale beneficio in questione di lavoro, delle infrastrutture e del sociale è stato prodotto fin’ora, sia in quei comuni che nell’intero territorio regionale?
Come lezione credo che ci serve la beffa della card carburante, dopo le ultime vicende, e intanto abbiamo ancora strade (se tali le si vuole chiamare) da terzo mondo, scuole fatiscenti, servizi sociali (anziani, asili nido) precari o inesistenti (siamo ostaggi delle badanti), ambiente che è una beffa parlare in certi casi di regione verde e infine che è la madre di tutti i problemi il lavoro che manca o che non riesce a decollare nonostante gli sforzi di qualcuno.
Alla regione intanto stanno giocando alle grandi manovre elettorali! ….Meditate gente, meditate!