Capodanno 2020 su Rai 1, Consigliere regionale Leggieri (M5s): “Servono chiarezza e programmazione, nessuno ha bisogno di contentini. La Basilicata merita di più”. Di seguito la nota integrale.
Anche quest’anno la querelle Capodanno Rai in Basilicata sta diventando sempre più una becera e strumentale lotta di campanile. Si susseguono notizie infondate di scelta della location, amministratori e comitati si autoassegnano quasi l’organizzazione dell’evento.
Per tornare con i piedi per terra, vorrei ripartire dagli episodi che caratterizzarono la discussione sul tema già un anno fa.
Ricordo come la decisione della Rai di realizzare la trasmissione del Capodanno 2019 in diretta dalla Città dei Sassi, dopo che sembrava certa la realizzazione dello spettacolo dell’ultimo dell’anno a Venosa, scatenò una serie di affermazioni e azioni anche molto singolari. Addirittura la Regione si impegnò ad attivare ogni utile iniziativa al fine di prorogare la convenzione per ulteriori due annualità così da continuare nella promozione attraverso il capodanno trasmesso sulla rete Rai di altre zone della Basilicata. Un vero e proprio contentino col sapore della presa in giro.
È evidente che negli anni passati esponenti delle Istituzioni e di alcuni partiti hanno generato false aspettative in una città, Venosa, che merita rispetto, così come l’intera area del Vulture Alto Bradano. E per il 2019 pensarono di correre ai ripari con un contributo alla città di Venosa di molte migliaia di euro per realizzare allo stesso tempo i festeggiamenti in piazza in occasione della notte di San Silvestro.
Però, la pezza è stata peggiore del buco. Le telecamere Rai furono spente il 31 dicembre a Venosa, però si diede il contentino per consentire, forse, a qualcuno di ingraziarsi i cittadini per fini che non è difficile immaginare.
Anche quest’anno ci siamo ritrovati di fronte a una mancanza di chiarezza e di programmazione, che ha scatenato la “battaglie” tra territori che fanno solo male alla nostra Regione. C’è bisogno di conoscere definitivamente le scelte portate avanti in merito a questa vicenda, perché anche quest’anno nessuno ha bisogno di contentini da sfruttare per buttare fumo negli occhi ai cittadini.
Ad oggi nessuna scelta ufficiale risulti sia sta presa dalla Rai e dalla Giunta Regionale, ma così facendo si rischia di alimentare una guerra di campanili ingiustificata, inutile, sciocca. Una guerra tra poveri, se vogliamo essere ancora più critici. Sono questi i temi che devono occupare le cronache politiche?
Sarebbe più opportuno che la politica si occupi dei territori, di emergenze ambientali, infrastrutture, spopolamento, servizi alle persone, sanità. Il brand Basilicata è sempre più conosciuto a livello nazionale e internazionale. L’ho potuto constatare di persona in occasione dell’ultima edizione della Fiera Internazionale del Turismo di Rimini, TTG Travel Experience, alla quale ho partecipato. Lo spazio espositivo dell’APT Basilicata è stato uno dei più visitati e apprezzati. Ciò anche grazie al lavoro paziente e appassionato del Direttore Mariano Schiavone. La Basilicata merita di più.