La rappresentante dell’esecutivo lucano intervenendo in Consiglio ha ripercorso i passaggi che hanno condotto la televisione di Stato a scegliere Matera come location per la trasmissione “L’Anno che Verrà”.
“Prima di entrare nel merito delle ragioni che hanno giocato a favore della scelta di Matera quale sede del Capodanno Rai di quest’anno, scelta che ha innescato una serie di legittime prese di posizione dentro e fuori quest’Aula consiliare, vorrei cogliere l’occasione offertami dalla richiesta di una specifica comunicazione in Consiglio, per tentare di recuperare lo spirito unitario che ha consentito alla Basilicata, attraverso la Città di Matera, di essere la portabandiera della Cultura Europea nel 2019”.
Lo ha detto oggi, in Consiglio regionale, la vicepresidente della giunta regionale, Flavia Franconi, in una sua comunicazione.
“Come è noto – ha aggiunto – “L’Anno che Verrà” è il titolo dell’evento televisivo più importante della rete ammiraglia della televisione di Stato, un evento che allo scoccare della mezzanotte del 2017 ha consentito alla nostra regione di entrare nelle case di 10 milioni di telespettatori. Nello stesso tempo, l’anno che verrà – inteso questa volta quale naturale passaggio temporale del calendario gregoriano – segnerà l’avvio della più grande sfida culturale che la Regione Basilicata e la Città di Matera saranno chiamate ad affrontare e, mi auguro, a vincere, in un 2019 che ci vedrà esposti agli occhi dell’intero Continente, se non del Mondo intero. Dinanzi alla portata di questo impegno, che non ha precedenti nella storia della Basilicata al di là delle pur legittime ragioni dei vari territori, impegnati a collaborare al successo di Matera e quindi della Basilicata attraverso una propria, specifica visibilità nella più importante trasmissione televisiva di fine anno; ragioni che condivido e che come spiegherò saranno comunque salvaguardate nelle prossime edizioni dell’evento Rai, sono certa che converrete con me sulla necessità di inaugurare il 2019 con lo stesso spirito unitario che ha consentito, quattro anni fa, di conquistare l’ambito riconoscimento di Capitale Europea della Cultura al secondo capoluogo della nostra regione”.
La vicepresidente ha aggiunto che “a partire dal primo gennaio prossimo, la Città dei Sassi rappresenterà un brand talmente speciale per il mondo della comunicazione, da meritare sicuramente nel brindisi di Capodanno un richiamo su tutti i media, a partire dalle maggiori reti televisive europee. Ecco perché la Rai, nella persona dell’amministratore delegato di Rai Com, Gian Paolo Tagliavia, ha ritenuto ineludibile la scelta di Matera quale sede dell’evento de “L’Anno che Verrà” , scrivendo a chiare lettere che – riporto testualmente – “la scelta di qualsivoglia altra location in Basilicata, nell’anno di Matera Capitale della Cultura Europea 2019, sarebbe difficilmente giustificabile a livello istituzionale, non rispondente alla stessa mission di servizio pubblico nonché incomprensibile per i telespettatori”. Ovviamente, comprendo e non sottovaluto le obiezioni, ma anche le costruttive proposte che hanno trovato vasta eco in quest’Aula, nella scorsa seduta, grazie agli interventi dei consiglieri Mollica, Lacorazza, Pace, Leggieri, così come ho avuto modo di apprezzare e fare mie le forti sollecitazioni del collega assessore Castelgrande. Sollecitazioni che anche a seguito della franca e ferma interlocuzione avuta con i vertici di Rai Com, ha spinto quest’ultima a mettere per iscritto la disponibilità a prendere in considerazione la città di Venosa quale location del Capodanno 2019/2020, in uno con la nostra proposta di prolungamento negoziale per le due successive annualità dell’evento televisivo di fine anno. Mi sembra opportuno far presente che la lettera a cui ho fatto appena riferimento, che porta la data del 18 ottobre scorso, rappresenta per i sostenitori della Città di Venosa un atto formalmente importante ottenuto dalla Regione Basilicata, dopo le interlocuzioni verbali tra il presidente Pittella, il sindaco di Venosa Gammone e l’amministratore di Rai Com Tagliavia, in occasione delle Giornate del Cinema di Maratea del 29 luglio 2017 e dopo una prima visita-sopralluogo tecnico nella stessa città di Venosa. In quelle circostanze – come ricorderete – non vi è mai stato un impegno formale, ma si è sempre parlato, come ha fatto il presidente Pittella, di una “opzione importante”, da sottoporre a successive valutazioni e decisioni. Lo stesso ordine del giorno approvato il 29 maggio scorso dal Consiglio regionale, su iniziativa del consigliere Mollica e dell’assessore Castelgrande, cui si è aggiunto il consigliere Spada, ha messo la Regione nella condizione di ribadire alla Rai il proprio auspicio circa la scelta di Venosa quest’anno e di Matera a fine 2019, senza che la cosa però si concretizzasse in un impegno formale, anche a causa di una serie di circostanze, a Voi ben note, che hanno di fatto impedito, a partire dal 6 luglio, di focalizzare la dovuta attenzione su alcuni degli impegni temporali previsti dagli accordi sottoscritti con la televisione di Stato. E’ importante sottolineare invece che la lettera del 18 ottobre scorso, a firma del dott. Tagliavia, ci mette formalmente nelle condizioni di lavorare, così come previsto dall’articolo 2 della convenzione e dell’atto integrativo Regione-Rai sottoscritti rispettivamente il 16/12/2015 e il 28/7/2016, per portare a casa un duplice risultato. Primo: individuare, già prima del 31 luglio del prossimo anno, una location situata in Basilicata dove realizzare il Programma. E dal momento che con la citata nota del 18 ottobre scorso la Rai ci ha fornito le specifiche tecniche da soddisfare perché si possa tenere l’evento nella città di Venosa, io sono convinta che nel momento in cui saranno fornite le dovute rassicurazioni sarà possibile sciogliere la riserva molto prima della data ultima del 31 luglio. Forse – come io mi auguro – già nel prossimo mese di gennaio 2019, non appena la Rai avrà archiviato l’evento materano di fine anno. Secondo: sempre grazie alla interlocuzione formalmente in atto con Rai Com, sono in grado di annunciare che a fronte della richiesta avanzata per iscritto dai vertici della televisione di Stato su quelle che potrebbero essere le città individuate per i Capodanno 2020/2021 e 2021/2022, con una lettera a mia firma del 22 ottobre scorso ho ufficialmente avanzato la candidatura del Metapontino, territorio a forte vocazione turistica, rurale e storico-culturale, nella certezza che quest’area risponda pienamente ai requisiti richiesti. Naturalmente, condivido le valutazioni e i suggerimenti venuti la scorsa settimana nel corso del dibattito in quest’Aula sulla necessità di costruire per Venosa un virtuoso percorso di rilancio sul piano culturale, che ci consenta di recuperare quello che si prefigura come una sorta di passaggio del testimone tra la Città dei Sassi e la Città di Orazio. A tal proposito, comunico che vi è stato nei giorni scorsi un proficuo scambio di idee con il Sindaco di Venosa Gammone, nel solco di quella leale collaborazione tra Istituzioni cui continueremo ad improntare il nostro operato, a vantaggio dell’intera area del Vulture. Un’area che, mai come in questa circostanza, ha dato prova di una lodevole unità di intenti, dimostrando che si possono mettere da parte i campanili per il bene di tutti. Al Sindaco di Venosa, la Regione ha ribadito la propria disponibilità ad essere a fianco del Comune per procedere alle modifiche necessarie per consentire la realizzazione a Venosa dell’evento televisivo, lavorando contemporaneamente alla promozione dell’intero territorio del Vulture con una specifica presenza di quell’area nei futuri programmi della Rai. Come ricorderete, in quella che era la nostra originaria idea sulle due prossime edizioni del Capodanno Rai, quella del 2019-2020 doveva consentire a Matera di concludere il percorso da Capitale della Cultura, aprendo la Basilicata e il Mezzogiorno a nuove e più impegnative sfide future. Credo che lo spirito costruttivo di quell’idea originaria possa trovare ulteriore linfa proprio nel passaggio del testimone tra Matera e Venosa, cui far seguire, nelle ulteriori due edizioni che la Regione auspica possano tenersi in Basilicata nel 2020-2021 e nel 2021-2022, altre due importanti aree geografiche della regione, a partire dal Metapontino. A quest’ultimo proposito, proprio perché la Rai ci chiede da subito di individuare una location precisa all’interno di un’area genericamente intesa, sarà impegno del Governo di questa Regione convocare i sindaci e i tanti che, anche a livello di Comitati, nel Metapontino si sono attivati in questi mesi, per stabilire una o più possibili location da sottoporre alle valutazioni tecniche di Rai Com. In conclusione, nel trasferire al Presidente del Consiglio l’intero carteggio intercorso in queste ultime settimane tra la Regione e la Rai, perché se ne possa eventualmente dare copia a ciascun consigliere, non mi resta che esprimere l’augurio che il prossimo Capodanno Rai faccia da volano, ancora di più e meglio di quanto già avvenuto nelle scorse edizioni, ad una Città Capitale della Cultura ed alle grandi sfide che attendono la Basilicata e che nel 2019 sia la città di Venosa ad ospitare l’Anno che Verrà”.
Basta campanilismi. L’evento si farà sempre nella CITTÀ di Matera dove è nato e da lì si faranno filmati in mondovisione che pubblicizzeranno TUTTA LA REGIONE.
Tutto il discorso della Franconi non e’ stato altro che un giustificarsi verso Venosa. Ma vergognatevi, ma ci voleva la Rai per farVi capire che l’evento era da tenersi a Matera, visto l’approssimarsi dell’evento storico per tutta la regione. Siete dei caproni, montanari e, soprattutto invidiosi della ns. Citta’ cosi’ bella che non riuscirete mai ad eguagliare.