Il prossimo evento di Capodanno in onda su Rai 1 sarà trasmesso da Matera, capitale europea della cultura per il 2019. A deciderlo sono stati i dirigenti Rai, che hanno posto fine alle polemiche sulla sede della prossima edizione, che hanno coinvolto Venosa, indicata dal consiglio regionale della Basilicata e il Metapontino, che chiedeva attraverso il comitato MetaSiris di trasferire l’evento sulla costa jonica lucana. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione dal cittadino materano Nicola Pavese.
Nella “piccola” Basilicata, anziché unire le forze e i territori stabilendo sinergie utili per lo sviluppo, divampa ancora tra Venosa e il Metapontino la polemica sulla sede del prossimo Capodanno Rai. Una questione per la quale sono scesi in campo diversi politici, associazioni e comitati appositamente costituiti. La disputa è diventata l’occasione per dividersi e vantare precedenze e pretese ritenute irrinunciabili dalle due parti. Insomma, una vera guerra fratricida, o meglio fra poveri, una frattura fra città e territori della regione dove nessuno vuole <perdere>. C’è, infatti, una bizzarra e inesplicabile convinzione che con il Capodanno Rai nella propria città (e relativo comprensorio) potrebbero cambiare, magicamente, molte cose e quindi il futuro dei cittadini. Per la cronaca: il prossimo appuntamento televisivo di fine anno verrà trasmesso invece da Matera. Tuttavia, la Regione Basilicata per accontentare i litiganti (in pratica i politici più <sensibili> alla questione) si impegna a realizzare per le edizioni del 2020 e 2021 la suddetta manifestazione sia a Venosa che nel Metapontino (a Policoro?). A questo punto, da osservatore, mi viene spontanea qualche domanda: è morale tutto ciò, è corretto, è edificante una decisione del genere in una realtà dove il disagio aumenta ogni giorno e le risorse economichepubbliche (sempre risicate) vengono centellinate fino a privare certi diritti ai cittadini?
Risorse pubbliche che dovrebbero essere utilizzate, invece, per altri scopi sociali sicuramente prioritari rispetto alle pressioni interessate dei politici. Mi chiedo ancora: è mai possibile che mentre la Basilicata muore c’è gente che a Potenza, nella regione, nei paesi gioca con la politica e con le istituzioni che, al contrario, dovrebbe rappresentare con disciplina e onore?E’ il caso di ricordare che anche nella nostra regione la tanto strombazzata coesione sociale richiederebbe ben altro atteggiamento e impegno da parte di chi è stato eletto dai cittadini. A livello regionale, infatti, vantiamo non pochi primati negativi, a partire dal Pil, quindi una disoccupazione desolante e triste, la presenza di tanti giovani che partono e che se restano in Basilicata non studiano né cercano un qualsiasi lavoro. Ci ritroviamo, poi, in una realtà e con un calo demografico sempre più preoccupanti, dove persino gli anziani lasciano i paesi di origine. Per non parlare dell’isolamento stradale e ferroviario, delle mancate manutenzioni, delle esondazioni, delle frane e del dissesto idrogeologico che riappaiono in maniera drammatica appena piove. E che dire dei medici e infermieri che mancano negli ospedali lucani, e persino dei disabili al 100% che, dopo diversi mesi, non riescono ad avere ancora un letto e una corrozzina che pure sono un loro diritto. Ebbene, difronte a questa realtà disastrosa, che dovrebbe essere affrontata con impegno, senso civico e responsabilità da chi fa politica, assistiamo, invece, a un teatrino vergognoso perché tutto è riconducibile alla propaganda personale, all’autoesaltazione, all’autocelebrazione, al cinismo in chiave elettorale. Perché a questo punto stupirsi se la gente è sfiduciata e si allontana dalla politica? Ho l’impressione che certe decisioni, certe promesse sono state prese e fatte a titolo personale: c’è stata forse una discussione, c’è una documentazione che attesti le scelte, ci sono passaggi democratici e trasparenti che hanno stabilito le sedi del Capodanno Rai, oltre a Matera? Se tutto ciò è inesistente, mi chiedo: perché ci sono certe pretese e si devono spendere ulteriori soldi pubblici solo per assecondare <i bisogni> di alcuni politici senza scrupoli o gruppi di cittadini irragionevoli?
Infine desidero far conoscere quanto segue: a novembre 2017 in occasione della visita di Renzi a Matera, sulla terrazza di Palazzo Lanfranchi si è discusso (anche) di queste faccende. Erano presenti, oltre al sottoscritto, diversi politici lucani: Margiotta, Antezza, De Filippo, Cifarelli, De Giacomo, e l’ex premier chiese a Nastasi (facilitatore di Matera 2019 per conto del Governo) come stessero le cose per il vicino Capodanno Rai 2018. Rispose Pittella: <Quest’anno lo facciamo a Maratea, il 2019 a Venosa!>. Renzi di rimando e senza esitare: <Che c’entra Venosa?, Gli auguri per il 2019 devono giungere da Matera per aprire ufficialmente la festa e un anno straordinario per la proclamazione a Capitale europea della cultura>.
Questi sono i fatti e credo le valutazioni ancora attuali e valide. Le polemiche (interessate) non servono, è solo questione di buon senso e ragionevolezza. Per Venosa e il Metapontino ci saranno altre occasioni, senza dimenticare i numerosi problemi della Basilicata. Che deve essere coesa e razionale nelle scelte e ancor più nelle nuove sfide sociali e politiche che l’attendono.
Basta campanilismi. L’evento si farà sempre nella CITTÀ di Matera dove è nato e da lì si faranno filmati in mondovisione che pubblicizzeranno TUTTA LA REGIONE.