La decisione giunta ieri da parte della direzione Rai di organizzare il Capodanno 2019, l’ultimo del quinquennale accordo tra Regione Basilicata e Tv di Stato, nel capoluogo regionale ha di fatto lasciato un pò tutti con l’amaro in bocca.
Amarezza che scaturisce dalle tante promesse disattese da parte della Rai e della Regione che hanno di fatto escluso il territorio del metapontino in questi cinque anni di programmazione de “L’Anno che verrà”.
Eppure Policoro quest’estate è stata una delle tappe del Jova Beach Party ed ha superato alla grande l’esame della sicurezza e dell’accoglienza di migliaia di giovani che sono giunti nella città d’Ercole per divertirsi in modo sano. Nova Siri da tre anni palcoscenico di grandi eventi musicali sempre ben organizzati e dove mai si sono avuti problemi di sicurezza.
Questi sono solo alcuni degli esempi per dimostrare come il metapontino può tranquillamente essere meta per eventi importanti a differenza delle relazioni prodotte dallo staff organizzativo della Rai che, per altro, non ha tenuto conto dell’incognita neve che a Potenza fa capolino di frequente durante il periodo natalizio e che potrebbe compromettere in maniera irreversibile la realizzazione dello spettacolo.
A dirla tutta, se proprio questo metapontino, spicchio di una Basilicata ricca e fonte di produzione del Pil più alto nel comparto ortofrutticolo e turistico non era idoneo per la manifestazione, nell’anno di Capitale Europea della Cultura toccava a Matera chiudere questo percorso iniziato cinque anni fa e che molto probabilmente sarà irripetibile mentre noi siamo convinti che i benefici di questo anno cosi intenso, proseguiranno per tutti i luoghi pieni di storia, arte e cultura come pochi in italia.
Nulla togliere a Potenza perchè per me la Basilicata è una e nessun tipo di critica deve essere mossa alla città capoluogo. Però proprio in virtù di questa unità territoriale che la nostra terra deve riscoprire, non si può sempre agevolare alcuni territori a discapito di altri. L’amarezza di cui parlavo prima scaturisce dal fatto che ogni volta che si prendono decisioni importanti per lo sviluppo di questa meravigliosa terra, si esclude il metapontino e il suo entroterra dove siamo tutti bravi a riempirci la bocca di belle parole quando c’è da tesserne le lodi, ma poi di concreto non si riesce a dare riconoscenza e sviluppo a questo territorio. Mi auguro che negli anni la Regione Basilicata e le politiche nazionali possano dare lustro a questo territorio almeno con delle infrastrutture e delle vie di collegamento all’altezza come la messa in sicurezza della Basentana e la realizzazione dell’ippociclovia Pollino – Murgia che collega la Basentana alla Val d’Agri e alla Sinnica altrimenti a nulla valgono gli elogi se poi veniamo relegati a meri contenitori di voti per i politici di turno.
Nov 01