Maria Murante, Coordinatrice regionale SeL Basilicata, esprime alcune valutazioni sull’evento di Capodanno in diretta su Rai Uno a Matera e commenta alcune scelte politiche del governatore regionale Marcello Pittella. Di seguito la nota integrale.
L’anno che verrà e il paese delle meraviglie
Vince il Bianconiglio. Vince Alice e il Cappellaio Matto. Nel mondo all’incontrario, vince l’illusione e la propaganda. Nel mondo reale, la menzogna.
Viviamo un’epoca in cui è egemone la propaganda. Difficile districarsi e orientarsi finanche sul verosimile. Figurarsi sul vero. Ricordate l’Aquila? La sua ricostruzione in 90 giorni? Tutti o quasi percepivano la fandonia e la propaganda del regime berlusconiano. Ma era difficile “bucare” quel muro, pena l’essere percepiti come gufi e rosiconi. Responsabili dello sfascio, incapaci di immaginare un Paese che sia rialza e riparte senza lacci e lacciuoli. Berlusconi che consegnava le chiavi e le case sono state il racconto che si reificava. Dopo sette anni, sappiamo che era tutta una bugia, una farsa: propaganda del più becero populismo di governo. Ma quel racconto è “passato” nell’immaginario collettivo come reale. Con l’impotenza degli oppositori.
È così che funzionano i populismi (di governo e di opposizione). Oggi nessuno si sognerebbe di contestare a Renzi, che inaugura la quotazione in borsa del titolo Ferrari con Marchionne, come solo pochi mesi fa, in un’epoca della narrazione rottamatrice, si schierasse contro di lui e con gli operai della FIAT. Nel frattempo, la legge Fornero e il Jobs Act sono passati sulla pelle delle persone senza colpo ferire e con il consenso del premier. Ma in questo nuovo racconto va tutto bene. L’occupazione è stabile. L’Aquila è ricostruita. Il Paese si rialza e riparte, con buona pace di gufi e rosiconi. Così funziona il populismo.
La kermesse del 31 dicembre a Matera non ha sancito il fallimento del Sud e delle chance che la capitale della cultura offre per il riscatto del Mezzogiorno. Su questo tema alcuni quotidiani nazionali hanno intrapreso una crociata che non condividiamo. Tuttavia, Matera e la Basilicata tutta meritano molto di più della propaganda e della narrazione del tuttappostismo, di matrice renziana e pittelliana.
I 490 mila euro impegnati per lo spettacolo nazionale popolare più 130 mila euro per l’ospitalità, che nulla ha offerto in chiave di innovazione e cultura, sono uno schiaffo alla miseria, al buon gusto e al buon senso.
Nel mondo all’incontrario, “vince” il senso comune regressivo e la guerra tra i poveri sui 35 euro dati ai migranti invece che ai disoccupati.
Nel mondo reale, crediamo scandaloso che si impegnino soltanto 3 milioni sul reddito minimo di inserimento rischiando di lasciare a casa più di due terzi di coloro che hanno presentato domanda, copes e ammortizzati in deroga compresi. Circa ottomila, una enormità in una regione dai piccoli numeri.
Nel mondo all’incontrario, della propaganda, vince “Alice nel paese delle meraviglie” e il suo melting pot di petrolieri, nani e ballerine.
Nel mondo reale, gli asini non volano e – ci si consenta – neppure il “latte d’asina”, né funziona “la filiera corta” degli amici degli amici. In questo mondo – quello di sotto – è scandaloso sul piano politico che si sia immaginato di poter utilizzare la “politica del dissesto” come pratica di controllo del territorio e di gestione delle filiere.
Non cederemo mai al populismo, ma le centinaia di migliaia di euro spesi in futilità e in propaganda sono una offesa alla realtà e alla povertà della nostra regione.
I gufi non tollerano più le bugie del Bianconiglio. Non c’è margine di alleanza con chi fa uso e abuso della menzogna propagandistica. Con chi vince sempre. Con De Ruggieri a Matera e con De Luca a Potenza.
Maria Murante, Coordinatrice regionale SeL Basilicata
La cosa che non riesco a sopportare è il piangersi addosso. Criticare tutto e tutti. Non ne va bene mai una. Ma smettiamola con queste prese di posizioni che non ci portano da nessuna parte. Matera aveva ed ha bisogno di essere all’attenzione del mondo. E quale modo migliore è quello di entrare nelle case di circa 70.000.000 di persone se non quello delle iniziative come quella del 31 dicembre? Sopratutto dopo che Matera ha avuto il riconoscimento di Capitale Europea della Cultura 2019. In quale maniera più globale bisogna comunicare la “cultura” di Matera? Con il porta a porta? Con _mail? Con Video-chiamate? Matera, secondo il mio parere, sta capovolgendo l’Italia. I materani non hanno bisogno né di De Luca né di De Ruggieri né di Pittella. Quello che volevamo accadesse è accaduto con la nomina di Capitale Europea della Cultura 2019. Il resto sono chiacchiere di “vicinato”.
nino silecchia
Sempre pronti a criticare. Grazie a Dio le bellissime immagini di Matera mandate in onda la notte di capodanno e ammirate da oltre settanta milioni di telespettatori, ormai nessuno le può più cancellare. Comp!imenti alla macchina organizzativa a dir poco perfetta. In queste ore non si fa altro che polemizzare e puntare il dito su alcuni errori veniali, in particolare si stanno sprecando fiumi di inchiostro per un errore umano commesso da un dipendente Rai, per un’idiozia causata da un imbecille attraverso un messaggo di fine anno apparso sullo schermro Rai e per questo licenziato, complimenti. Voglio sperare che da oggi vengano presi in esame gli insulti e le bestemmie che sentiamo tutti i giorni in qualsiasi ora della giornata su tutte le TV nazionali e private. A mio parere, le polemiche da muovere andrebbero contro chi in queste ore sta offuscondo il successo di matera citta del sud, e della Rai a Matera e mette in luce problemini da quattro soldi e che non meritano nemmeno di essere commentati. Piero.
Per
ma chi è questa signora ? chi rappresenta ? che vuole ? La verità è che lei è la fotocopia di Renzi, ammessa al tavolo della politica senza suffragi e voti ; VAI A LAVORARE ; e grazie per la sua l’analisi del tutto ignorabile ;
Cara Sig.ra Murante, con queste parole lei non fa altro che cadere vittima di se stessa e dello stesso becero populismo (che fa rima con benaltrismo e non solo in senso letterario) che per prima condanna, e dal quale in realtà attinge a piene mani. I fondi utilizzati, come ben saprà, sono fondi europei che sono stati destinati nello specifico al più forte ed immediato canale di promozione al quale potesse affidarsi la città e la regione tutta. Come lei certamente comprenderà il decollo del nostro territorio dal punto di vista culturale e turistico non può che essere volano di sviluppo ed occupazione pienamente sostenibili e ben lontani dalle fabbriche di morte che sputano veleni (delle quali abbiamo due esempi tangibili in città ) e dai parassiti statali che da anni, col gioco del ricatto/lavoro tengono in bilico, grazie ai nostri soldi, un distretto che dovrebbe essere ahimè morto e sepolto da anni, grazie al quale hanno fatto, come si suol dire, l’america. Ma solo per loro stessi.
Ma queste cose lei dovrebbe saperle bene in qualità di coordinatrice regionale di Sel, ecco perché credo che, guidata dal contrismo e dal voler fare polemica ed opposizione a tutti i costi, lei abbia perso una buona occasione per non intervenire
La gente stà veramente male!
L evento e andato talmente bene che persino Alice si e’ data visibilita’!!!
Resto basito nel leggere questo pensiero da una coordinatrice regionale della BASILICATA. In un mondo che vive di apparenza, quale vetrina migliore poteva essere per una città piccola come Matera, apparire in più Paesi al mondo come quella del 31 dicembre? Quale evento legato anche al presepe vivente, avrebbe portato nella nostra città un movimento economico pari a circa tre milioni di Euro? Se poi dobbiamo credere alle considerazioni e al pensiero di una persona messa a fare da “coordinatrice regionale” dalla politica, beh mia cara signora forse qui chi crede al cappellaio magico o ad Alice nel paese delle meraviglie questa è lei. Non so perché ma ho la sensazione che se tutto questo fosse successo a potenza mia cara signora Maria Murante lei sarebbe stata tra le persone più felici della Regione. Attendo smentita!!