Giuseppe Maiuri e Gianni Di Pierri di Policoro Futura hanno inviato una lettera aperta all’assessore regionale Flavia Franconi, alla Quarta Commissione Politiche Sociali del Consiglio Regionale di Basilicata, al Presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese, al Sindaco di Policoro, Enrico Mascia e ai vertici dell’Asm (Direttore Sanitario, Direttore del Dipartimento di Emergenza e Dirigente dell’U.O. Gestione Risorse Umane e al responsabile del PSA del PO di Policoro per sottolineare la carenza del personale sanitario presso l’Ospedale di Policoro. Di seguito il testo integrale.
Oggetto: Carenza personale sanitario presso l’Ospedale di Policoro.
Con la presente nota, il Gruppo consiliare comunale di Policoro Futura – nelle persone di Giuseppe Maiuri e Gianni Di Pierri– denuncia ancora una volta, ed in modo sempre più fermo e convinto, la cronica ed ormai non più tollerabile insufficienza di personale sia presso il Pronto soccorso che nei reparti dell’Ospedale Civile di Policoro.
Al netto delle procedure di assunzione atte a reclutare nuovo personale sanitario, il nosocomio locale sta vivendo –da troppo tempo- una vera e propria spoliazione oltre che una evidente sperequazione rispetto a quello di Matera.
Alcuni rapidi esempi: nel Pronto Soccorso di Policoro vengono eseguite circa 30.000 prestazioni all’anno, in quello di Matera 33.000; nonostante questa sostanziale uguaglianza però, imedici addetti al Pronto Soccorso di Matera sono più del doppio di quelli di Policoro (14 a Matera contro i 7 di Policoro, di cui, peraltro, ad oggi uno in maternità ).
Situazione analoga, con perenne insufficienza di personale, si registra purtroppo in tutti i reparti, nei quali assicurare le più “semplici” prestazioni mediche è diventato pressoché impossibile
Va ancora peggio per il personale infermieristico; ad esempio, sempre per restare al pronto soccorso, solo perché è il reparto più “esposto” alla generalità degli utenti, delle 22 unità professionali inserite nel turno, 4 risultano essere assenti giustificati per lunghi periodi e 7 risultano essere fruitori di legge 104 (per un totale di 21 turni mensili da sopperire con il rimanente personale), cosicché – in pratica – le emergenze vengono affrontate con la metà del personale necessario, con evidenti ricadute negative sugli standard del servizio.
E’ inevitabile – infatti – che i tempi medi di attesa dei pazienti, presso il pronto soccorso, si attestano tra le 4 e le 8 ore, con conseguenti disagi e nervosismo per gli utenti.
D’altronde i medici, gli infermieri ed il personale sanitariostanno affrontando disagi non più tollerabili, tali da pregiudicare il loro stesso equilibrio psico-fisico, indispensabile per garantire un’assistenza di qualità e priva di esposizione a qualsiasi rischio sia per i lavoratori sia per i pazienti ricoverati.
Preme sottolineare, infatti, che è solo grazie allo spirito di abnegazione e alla enorme disponibilità del personale sanitario che finora è stato possibile garantire l’assistenza ai cittadini, pur con tutte le difficoltà personali che questi vivono in virtù dei turni massacranti cui sono chiamati.
Duole dover constatare come l’Azienda Sanitaria e la politica regionale sianodel tutto miopi di fronte ad uno stato di intollerabile e diffuso disagio e disorganizzazione.
Agli scriventi risulta essere già stata reiteratamente segnalata la presenza di un forte squilibrio fra carichi di lavoro e insufficiente personale sanitario, oggi addirittura impossibilitato al legittimo godimento dei diritti normativamente e contrattualmente statuiti, come il diritto alle ferie, ai festivi e ed i riposi.
E’ fuori dubbio che così non si può andare avanti, perché – come innanzi rilevato – il persistere di tale situazione, rappresenta un enorme rischio, sia per i pazienti che per i sanitari.
Delpari è il caso di osservare, che il servizio di Guardia giurata –nel Pronto Soccorso di Policoro -è garantito nelle sole ore mattutine, lasciando così scoperto l’intero arco pomeridiano e tutta la notte (a Matera invece è coperto su 24h), circostanza non irrilevante considerando che in passato si sono registrati diversi episodi di violenza peraltro spesso dettati proprio dal nervosismo diffuso, tra i pazienti ed i familiari, a causa delle estenuanti attese.
Chiediamo che si intervenga tempestivamente per arginare le croniche difficoltà sopra riportate.
Chiediamo che la Regione Basilicata e i vertici del servizio sanitario regionale lucano e dell’ASM, prendano atto coscienziosamente della situazione qui prospettata e si ravvedano, iniziando, da oggi in poi e una volta per tutte, a dimostrare che il loro interesse è quello del funzionamento della sanità e dunque della tutela della salute dei cittadini (al netto dei campanilismi).
Chiediamo una immediata concertazione volta alla più equilibrata distribuzione delle risorse umane e finanziarie che miri a migliorare la qualità del servizio sanitario sul territorio.