Pio Abiusi per conto dell’Associazione Ambiente e Legalità, sottolinea in una nota le carenze per l’accessibilità a diversi eventi di Matera 2019 per i diversamente abili. Di seguito la nota integrale.
Abiusi (Ambiente e Legalità): “Fondazione Matera-Basilicata 2019 ovvero la gallina dalle uova d’oro”.
Gestire in un anno circa 50 milioni di Euro non è una impresa facile anche se si tratta di opere immateriali e per le quali il riscontro contabile diventa difficile; talvolta la spesa può anche apparire molto congrua ma è sufficiente presentare la idonea certificazione atta a giustificarla. 50 Meuro sono una bella cifra ed ha subìto anche delle implementazioni quando il Comune di Matera ha deciso di trasferire alla Fondazione altri 1,750 Meuro suddivisi come segue: per la promozione del trasporto pubblico locale ed i servizi per accessibilità dei diversamente abili sono stati stanziati di 700 mila euro e per il Sistema di informazione comunicazione e accoglienza è stato prevista una cifra di 1,05 meuro. E’ un fiume in piena di risorse messe a disposizione della Fondazione ma l’accessibilità dei diversamenti abili dove è? Le spese vengono sostenute ma i servizi sono sulla carta. Il 20 Gennaio, dopo la cerimonia di inaugurazione dell’anno della cultura è stata la volta della mostra internazionale definita “grande” di Ars Excavandi, curata dall’architetto Pietro Laureano. La mostra ampiamente descritta nella sua presentazione, tenuto conto delle risorse utilizzate per l’allestimento, è negli Ipogei di Palazzo Lanfranchi la cui accessibilità, ovviante, non è affatto “agevole”.Con tutte le risorse disponibili se ne sarebbe potuta fare anche una rappresentazione virtuale della stessa in un punto accessibile ed invece ad oltre 2 mesi da quella inaugurazione non si vede ancora nulla. Si fanno solo chiacchiere, i soldi si spendono ma di servizi o allestimenti non se ne vedono. Da segnalare anche l’iniziativa curata sempre dalla Fondazione nell’ambito del programma denominato “Movimento Libero”, una due giorni in cui si è trattato l’accessibilità non solo dal punto di vista fisico ma anche artistico. Il primo incontro ha trattato il tema “Architettura e città antiche – come renderle accessibili”e si è tenuto al Campus Universitario di Matera dove, che diavoleria!, l’accessibilità è esclusivamente pedonale, tutto è apparso normale e non a caso gli organizzatori della due giorni oltre a proferire belle parole davanti ai microfoni di emittenti televisive avrebbero potuto curare l’accessibilità ed evidenziare semmai la mancanza della stessa, sarebbero stati perfettamente in tema perchè erano lì a dibattere sulla materia ed invece non è accaduto nulla, è apparso tutto normale a tutti, anche ai giornalisti!