“Ringrazio il Presidente Bardi per la sua accurata e interessante disamina su quanto accaduto e per la brillante visione strategica su quanto ancora c’è da realizzare per il futuro di questa Regione. Ma per fare questo, e produrre atti a beneficio dei lucani, c’è bisogno del Consiglio regionale, luogo dove nell’ultima assise, le opposizioni pensano di giocare per fare balletti e becera politica. Nell’ultima seduta, il Consiglio avrebbe dovuto votare la presa d’atto che permettesse la surroga dei due consiglieri Dino Bellettieri e Antonino Capuano e questo non è accaduto per colpa di un atteggiamento irresponsabile da parte della minoranza”.
Questo il commento del capogruppo Lega, Pasquale Cariello, all’indomani dello scioglimento del Consiglio regionale, per mancanza del numero legale dopo l’abbandono dell’Aula da parte dei consiglieri Pittella, Braia, Polese, Cifarelli, Carlucci, Leggieri e Perrino. “Quello che è accaduto a Potenza lunedì resterà nella storia come una bruttissima pagina di democrazia nella politica regionale – continua l’esponente leghista – Dopo le ultime vicende giudiziarie e le dimissioni di due consiglieri, le opposizioni hanno di fatto negato, con un atto illiberale, che Forza Italia fosse presente in Consiglio nonostante sia un Partito democraticamente scelto dai lucani come forza di maggioranza in questo Governo. Siamo davanti ad una presa in giro delle Istituzioni e del Presidente Bardi, con quest’ultimo che si era dedicato, la scorsa settimana, a lunghe conversazioni con tutti i gruppi consiliari affinché fosse prima possibile riequilibrata la macchina amministrativa. Purtroppo qualcuno non pensa al bene dei lucani ma a fare tatticismi per mandare in difficoltà questa maggioranza e lasciare sempre più in crisi le sorti dei lucani. Sono sicuro – conclude Cariello – che nel prossimo Consiglio regionale verranno effettuate le due surroghe e potremo tornare subito ad approvare i provvedimenti volti al futuro di questo territorio come la modifica alla Legge sul Gas. La caduta di stile delle opposizioni sarà ben presto dimenticata”.