Il 28 maggio scorso l’economista Carlo Cottarelli riceveva dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella l’incarico di formare un governo, dopo lo scontro con Lega e M5s sulla nomina di Paolo Savona al ministero dell’Economia che aveva inizialmente fatto saltare il governo Conte. Tre giorni dopo Carlo Cottarelli rinunciava all’incarico dopo aver verificato l’impossibilità di dare vita ad un governo tecnico. Dal 23 settembre Carlo Cottarelli ha uno spazio nel programma di Fabio Fazio su Rai 1, Che tempo che fa.
In serata Carlo Cottarelli ha raggiunto Matera per partecipare al primo incontro del ciclo di conferenze “Europa economica in Matera Capitale della Cultura 2019” organizzato dalla Fondazione Eni Enrico Mattei e a cura di Margareta Berg, imprenditrice da anni radicata a Matera.
Tema dell’incontro il ruolo economico dell’Italia nel contesto europeo: Carlo Cottarelli, economista e attualmente direttore dell’Osservatorio sui conti pubblici ne ha discusso con Domenico Fanizza, executive director del Fondo Monetario Internazionale per Italia, Portogallo, Grecia e Malta. Il dibattito è stato coordinato dal giornalista Eugenio Occorsio, capo servizio Affari e Finanza de “La Repubblica”.
Un incontro particolarmente apprezzato dal numeroso pubblico che ha gremito la sala conferenze di Palazzo Viceconte e che ha inaugurato una serie di interviste pubbliche sui grandi temi dell’economia europea, a cui prenderanno parte economisti ed esperti di primissimo piano e alto profilo internazionale.
Con questo dibattito – ha dichiarato Margareta Berg – Matera dimostra di non voler accogliere solo i turisti, ma diventare snodo vitale delle visioni più avanzate nell’economia, nell’arte e nel pensiero”.
Le altre conferenze, in programma tra fine marzo e maggio, vedranno la partecipazione di Corrado Passera, banchiere e dirigente d’azienda, Giulio Sapelli, economista, storico e accademico, Domenico De Masi, sociologo e professore di sociologia del lavoro, e Yanis Varoufakis, già ministro greco dell’economia e grande protagonista del dibattito europeo sulla finanza.
Di seguito le interviste rilasciate da Fanizza e Cottarelli.
Domenico Fanizza, executive director del Fondo Monetario Internazionale per Italia, Portogallo, Grecia e Malta esprime il suo giudizio alla luce del risultato negativo rispetto alla crescita economica di Italia, Grecia e Cipro, che si trovano agli ultimi posti dopo il declassamento da parte del Fondo Monetario Europeo: “I dati non sono favorevoli in Italia, in Germania e dappertutto in Europa. L’Italia partiva già da una situazione difficile e sta risentendo la caduta delle attività economiche sopratutto rispetto alla Germania, una caduta legata a choc internazionali e ad alcuni sviluppi sul mercato automobilistico, in particolare la regolazione prevista. Siccome l’Italia esporta tantissimo in Germania è ancora troppo presto per trarre le conclusioni ma le notizie non sono favorevoli. Questo vuol dire che bisogna rimboccarsi le maniche e continuare sulla strada delle riforme per gettare le basi per uno sviluppo più rigoroso che può sfruttare al meglio le potenzialità estreme di questo paese”.
Come si rilancia l’economia nel nostro Paese? “Partendo dal lavoro, cominciando a dare le opportunità per business, per le attività economiche dei giovani imprenditori e far ripartire il Paese”
Le misure inserite nella finanziaria del governo gialloverde penalizzeranno il Paese dal punto di vista economico? “Questo non si può dire perchè le misure non sono state ancora implementate e quindi non si può dire che cosa è successo. Io credo che il dato fondamentale è un rallentamento dell’attività economica internazionale e il nostro Paese ne soffre perchè siamo chiaramente più esposti”.
Carlo Cottarelli, quanto è cambiata l’economia economica in Italia rispetto ad un anno fa? “E’ cambiata abbastanza, io ho qualche perplessità su come è cambiata ma non c’è dubbio che i cambiamenti ne hanno fatto. Il problema è che questi cambiamenti portano a maggiori rischi sui conti pubblici e questi rischi emergeranno a pieno il prossimo anno. Se non aumenta l’Iva e non si fa altro il deficit arriva al 3,5% e i mercati potrebbero davvero preoccuparsi”.
A maggio si vota anche per rinnovare il Parlamento Europeo. Quanto deve cambiare la politica economica europea visto che qualche mese fa Junker ha detto che forse è stata sbagliata la politica dell’austerità? “Junker ne ha dette tante, tutto e il contrario di tutto. Io credo che ci sia la necessità di avere in Europa strumenti anche a livello europeo per sostenere l’economia in caso di necessità. Ora l’economia europea sta rallentando, se ci fosse un bilancio europeo, questo sarebbe il momento per svolgere un’azione di supporto, invece il bilancio europeo è piccolo, è obbligato a stare sempre in pareggio e quindi non può svolgere questa azione di supporto. Uno dice ma questo lo posso fare gli Stati. Il problema è che alcuni Stati tra cui l’Italia sono già indebitati e hanno difficoltà a sostenere l’economia attraverso un’espansione del deficit pubblico”.
Qual’è la proposta di Cottarelli per fronteggiare questa situazione che penalizza tutta Europea e in particolare il nostro Paese? “Oggi il bilancio europeo è pari all’1% del pil in entrata e in uscita perchè è sempre in pareggio. Alcuni studi hanno fatto vedere che un’unione monetaria funziona al meglio se c’è un bilancio europeo della dimensione di 7-8% del pil, un bilancio europeo che in certi momenti può andare in deficit ma poi quando l’economia cresce molto sale in surplus e alla fine i conti devono tornare, ora siamo in un momento in cui l’economia rallenta, ci fosse un bilancio europeo che svolge una funzione anticiclica sarebbe il momento giusto ma non c’è l’abbiamo perchè non si vuole accentrare a livello europeo certe cose perchè ognuno pensa soltanto al proprio orticello, e non parlo solo dei sovranisti italiani, parlo di tutti i Paesi che fanno così, non ci sentiamo ancora abbastanza europei”.
Michele Capolupo
Chi è Carlo Cottarelli
Carlo Cottarelli, 64 anni, economista, è nato a Cremona nel 1954. Si è laureato in Scienze Economiche e Bancarie a Siena e ha conseguito un master in Economia alla London School of Economics. Cottarelli è sposato con due figli, un maschio e una femmina.
La fotogallery dell’incontro con Cottarelli e Fanizza (foto www.SassiLive.it)