Paolo Castelluccio, consigliere regionale Forza Italia: “Condivido criteri Berlusconi per scelta candidati”. Di seguito la nota integrale.
I criteri con i quali il Presidente Berlusconi sta lavorando per la formazione delle liste alle politiche – sintetizzabili in rinnovamento dei gruppi parlamentari almeno al 50%, ingressi di personalità espressioni di categorie professionali, imprenditoriali e sociali e dell’intera società civile, spazio alle donne (almeno il 40%) – sono perfettamente in sintonia con la mia posizione assunta nei giorni scorsi con l’obiettivo di concorrere, con i voti della Basilicata, come è già accaduto nelle altre elezioni politiche precedenti ed europee, al successo di Forza Italia e del centrodestra.Mi trovano convinto sostenitore, in particolare le parole del Presidente: “Alle elezioni presenteremo quasi 600 candidati: 50 di loro sono persone che fanno già politica da qualche tempo, le altre 550 saranno new entry”. Come sono convinto che solo candidati in grado di rappresentare un valore aggiunto perché già riconosciuto dall’elettorato hanno dato prova di impegno autentico sul territorio e in grado di un apporto autonomo e significativo di consensi ci può consentire di raggiungere l’obiettivo di eleggere due deputati e due senatori lucani.
Rinnovo la precisazione: non sono interessato ad alcuna candidatura, ma sono interessato che si eleggano rappresentanti lucani di Forza Italia o esponenti della società lucana che possano dare un contributo all’attività che svolgo in Consiglio Regionale, offrendo una sponda istituzionale e di governo nazionale, elementi che sinora sono mancati, e alla soluzione dei problemi della regione.Per questo, mentre il Presidente Berlusconi è fortemente impegnato a ricercare all’esterno di Forza Italia nella società civile, tra le categorie professionali ed imprenditoriali, associative, nuovi consensi e nuovi esponenti che possano rilanciare Forza Italia candidandola a diventare nuovamente forza di governo del Paese, ho denunciato nei giorni scorsi che il commissario Moles non è riuscito a costruire alcun consenso con i rappresentanti dei ceti sociali intermedi, in particolare quei ceti sociali moderati che sono determinanti per gli esiti elettorali delle prossime elezioni sia in Parlamento che in Regione. Anzi, qualche esponente significativamente importante della società civile che aveva manifestato interesse per Forza Italia ha finito per desistere e scegliere altri partiti. E’ evidente che se perdura questa situazione e quindi senza una guida condivisa e collegiale del partito e soprattutto riconosciuta da tutti non saremo in grado di affrontare le prossime campagne elettorali (Parlamento e Regione) con l’impegno straordinario che il Presidente Berlusconi ci richiede.
Il mio lungo impegno in Forza Italia e il principio di uomo libero che ispira la mia passione per la politica e per la mia comunità (il mio principio è stato da sempre “coraggio e libertà”), mi costringono ad essere sincero e trasparente su quello che penso e a non tacere su quanto sta accadendo per il bene del partito che ho contribuito a fondare, a far crescere e a difendere da ogni attacco e che non abbandonerò mai.
Senza nostri parlamentari, riconosciuti e legati effettivamente al territorio, senza nuove professionalità e quindi “valori aggiunti” non ci sarà possibile lanciare la sfida al centrosinistra per costruire l’alternativa alla Regione Basilicata a novembre 2018.
Dic 17