Caterina Rotondaro, Candidata alle elezioni regionali della lista di centrosinistra “Avanti Basilicata”: “Servono servizi strutturati e diffusi, vicini alle donne, che accolgano le loro necessità ed attivino percorsi in cui i bisogni incrocino il sistema delle offerte e delle opportunità”. Di seguito la nota integrale.
«E’ necessario organizzare servizi strutturati e diffusi, vicini alle donne, che accolgano le loro necessità personali, familiari, lavorative ed attivino percorsi in cui i bisogni incrocino il sistema delle offerte e delle opportunità». Lo dichiara Caterina Rotondaro, psicologa e psicoterapeuta, candidata nella lista di centrosinistra “Avanti Basilicata” della provincia di Matera alle elezioni regionali del 24 marzo che sottolinea come lo “sviluppo al femminile” «possa rappresentare una straordinaria risorsa per la crescita della Basilicata, mettendo in campo interventi a sostegno dei settori più innovativi e guardando con attenzione ai servizi alle persone che hanno meno tutele sul piano socio-assistenziale ed occupazionale. La sfida, anche nel mercato del lavoro sul territorio regionale, è di rafforzare le politiche di coesione in grado di ridurre i divari di genere e generazionali».
«Anche quest’anno – afferma Rotondaro – si è pronti a ricordare la Giornata Internazionale della Donna: la società civile, l’associazionismo ed il terzo settore tutto, così come le organizzazioni istituzionali sono impegnate ad aprire dibattiti e momenti di riflessione. L’impegno e la dedizione di tante donne note e, soprattutto meno note, ha permesso di vincere tante battaglie e raggiungere numerosi traguardi, ma tante sono ancora le disparità di genere, le diversità salariali, le difficoltà di accesso alla vita politica ed economica, diffusa è la violenza.
L’8 marzo è l’occasione per ricordare le battaglie vinte e quelle ancora da sostenere che vengono ogni giorno urlate al mondo come se dovessimo convincere sull’importanza del valore della nostra esistenza in quanto donne, figlie, compagne, madri, lavoratrici (dentro e fuori casa). Nonostante tanta attenzione continuano ad esistere diritti violati e pertanto tutele da organizzare che devono essere attive, pronte e valide tutti i giorni dell’anno ed a tutte le ore del giorno e della notte. E’ necessario pensare a tutte le donne, andando oltre quello che appare e viene manifestato, poiché spesso si vive la propria sofferenza, che non conosce età, colore di pelle, posizione economica e sociale, nell’assoluto silenzio e nella più grande solitudine. Il vincolo ai propri diritti, prima di tutto umani, è un vincolo alla propria esistenza in quanto “persona”, alla propria libertà di essere umano. Libertà, Ascolto, Condivisione, Tolleranza, Solidarietà, Unità e “Pace” questi – conclude Caterina Rotondaro – sono soltanto alcuni degli elementi della mission che ogni individuo, donna e uomo, dovrebbe imporre nei suoi contesti di vita quotidiana».