Cattura dei cinghiali presenti nell’ambito urbano comunale: questo l’oggetto dell’ordinanza numero 64 attraverso la quale il Sindaco di Potenza, Mario Guarente, dispone “la cattura con sostanze narcotizzanti, nonché l’eventuale successivo abbattimento, se ritenuto necessario, a tutela dell’incolumità pubblica e della sicurezza urbana, di 5 cinghiali presenti nel territorio comunale, individuati nella zona ovest della città”. Nello stesso provvedimento si legge che “per le operazioni di cattura dei cinghiali e per l’eventuale successivo abbattimento, se ritenuto necessario, venga impiegato personale a tali fini debitamente formato, individuato dalla Regione Basilicata ovvero dall’Ambito Territoriale di Caccia di Potenza, tra coloro che sono iscritti negli elenchi dei cosiddetti Selecontrollori”. In premessa il documento ricorda come “nelle ultime settimane sono continue le segnalazioni pervenute dai cittadini e dalle forze di polizia circa l’avvistamento di gruppi di cinghiali di varie classi di età e di sesso nel territorio urbanizzato del Comune di Potenza. La sicurezza dei cittadini è un obiettivo primario dell’Amministrazione comunale; la presenza incontrollata di cinghiali può comportare contatti fortuiti e non voluti con animali domestici e cittadini; i cinghiali possono essere portatori di numerose malattie ponendo problemi non solo di pubblica incolumità, ma anche di ordine sanitario; la presenza di cinghiali vaganti è fonte di pericolo anche per la circolazione stradale, in particolar modo nelle ore serali”. L’ordinanza inoltre evidenzia “che la presenza di cinghiali nel centro urbano provoca preoccupazione nella cittadinanza, oltre a potenziali danni a persone e cose, e impone l’assunzione di provvedimenti opportuni per limitare al massimo i rischi connessi alla presenza di tali animali. In particolare, che la peste suina africana è una malattia virale infettiva trasmissibile che colpisce maiali e cinghiali e che, sebbene non trasmissibile agli esseri umani, non appena individuata, richiede l’adozione immediata di misure di eradicazione, in quanto può avere gravi ripercussioni sulla salute della popolazione animale interessata (maiali e cinghiali) e sulla redditività del settore zootecnico suinicolo, incidendo sia direttamente che indirettamente in modo significativo sulla produttività del settore agricolo”.
Dic 01