Per le Europee l’obiettivo ambizioso di Centro Democratico-Scelta Europea è quello di portare in Europa con Nicola Benedetto la Basilicata dei moderati, liberaldemocratici, riformisti e progressisti che hanno il proprio punto di riferimento in Centro Democratico. E’ stato sostenuto negli ultimi incontri elettorali che si sono svolti a Pisticci e a Bernalda. L’Europa – sottolinea Benedetto – non funziona bene oggi, per capirlo basta guardare i tassi di disoccupazione dell’Europa del Sud, ma per risolvere questi problemi serve il salto verso un’Europa federale. Noi, all’opposto degli euroscettici, vogliamo più integrazione. E a differenza di Grillo non urliamo e protestiamo per il semplice gusto di farlo, lavoriamo ad un progetto di reale integrazione europea. Sono convinto che i cittadini non sono appassionati dalle polemiche “più Europa-meno Europa” o “euro sì- euro no”. L’euro non è la fonte della crisi, come altri partiti e movimenti italiani vogliono far credere e soprattutto Grillo-M5S con messaggi populisti. E’ espressione di un’integrazione necessaria che deve essere amplificata se vogliamo ritrovare crescita, occupazione e sovranità in un mondo globalizzato. I cittadini si chiedono come si può uscire dalla crisi. La nostra risposta – dice Benedetto – è il salto in avanti per costruire l’Europa federale nella quale i diritti degli europei siano uguali dappertutto e si creino condizioni ed opportunità di sviluppo e lavoro. E’ tra i giovani meridionali che, dicono i sondaggisti elettorali, si annidano i più numerosi indecisi al voto per le Europee oltre che i più numerosi potenziali astensionisti. E’ dunque ad essi che va rafforzata ogni attenzione, con la proposta di creare un fondo di disoccupazione europeo sulla base del modello tedesco, che miri a trovare lavoro, affrontare tematiche legate all’implementazione del progetto Erasmus con la creazione di opportunita’ professionali gia’ durante la fase degli studi, creare maggiore mobilita’ in Europa tra i giovani che si avvicinano al mondo del lavoro, favorire l’apprendimento delle lingue e incentivare i giovani ad essere maggiormente partecipi dei meccanismi politici europei, con il beneficio, ad esempio, di conoscere meglio i fondi europei a disposizione e saperli utilizzare al meglio per progetti di start up e creazione di attivita’ imprenditoriali.
I giovani devono credere nell’Europa. Serve un’Europa federale come propone Scelta Europea – aggiunge Benedetto – che abbia una politica unica e abbia politiche sul lavoro uniformi. Bisogna favorire il lavoro e la crescita, ma anche e soprattutto la formazione e la mobilita’ dei cittadini europei, facendo loro sentire vicine le istituzioni europee, abbattere la burocrazia europea inutile e favorire maggiore informazione e coinvolgimento nei processi politici europei. Con una politica estera comune ed unica, un’unita’ politica, economica, fiscale e bancaria, una moneta unica forte e istituzioni europee rapide nelle risposte alle esigenze dei cittadini, si avvicina l’Europa ai cittadini. Scelta Europea – continua – e’ una lista giovane che guarda al futuro dei giovani e fa della disoccupazione giovanile e delle tematiche legate ai giovani un punto cardine del proprio programma politico in Europa. Investire sui giovani per Scelta Europea significa investire sul futuro”.