Il Consigliere comunale della lista civica “Matera Cultura”, Pietro Iacovone, in una nota commenta i primi cento giorni dell’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Raffaello De Ruggieri. Di seguito la nota integrale.
Iacovone: “I cento giorni sono quasi passati”
A distanza di qualche giorno dall’ultima seduta del Consiglio Comunale che a tarda notte ha approvato il Bilancio di previsione 2015 e smaltite le tensioni interne che hanno accompagnato la trattazione degli argomenti esaminati, ritengo opportuno intervenire sulle questioni affrontate per un necessario chiarimento su quanto effettivamente avvenuto e sollecitare la ricerca di soluzioni finalizzate a scongiurarepossibili conseguenze negative per le sorti della comunità.
Nei giorni scorsi abbiamo assistito agli interventi di consiglieri ed amministratori della maggioranza che hanno giustificato le scelte compiute, molto spesso “autoassolvendosi” per gli atti votati richiamando ragioni legate agli 8 mesi ormai decorsi nel 2015 ed alla necessità di dare continuità amministrativa (soprattutto in materia di trasporto/smaltimento rifiuti) alle decisioni assunte dall’amministrazione precedente.
Nei diversi interventi è stata appena sfiorata la decisione di votare l’adeguamento della TASI e della TARI nonostante l’approvazione di entrambe le delibere sia avvenuta in palese violazione del termine perentorio fissato dalla legge al 30 luglio 2015, con conseguente rischio di annullamento in sede giudiziaria degli stessi provvedimenti e di mancato introito delle maggiori somme preventivate.
Non voglio alimentare tensioni né creare allarmismi. Ma ritornare sull’argomento è doveroso per evitare di ritrovarci, tra qualche mese,con un’Amministrazione comunale travolta da un caos finanziario dalle pesantissime conseguenze.
Spero vivamente che ciò possa essere scongiurato!
Abbiamo ripetutamente richiamato l’attenzione del sindaco, della giunta e dei consiglieri della maggioranza sulla necessità di elaborare un bilancio che pur tra notevoli difficoltà riducesse al minimo la pressione fiscale per i cittadini e imprese. Di fatto il documento contabile risente di una visione tecnicistica: il governo nazionale ha tagliato circa due milioni e mezzo e noi aumentiamo dello stesso importo la TASI. Il trasporto dei rifiuti ci costa, prevedibilmente, 4 milioni e mezzo e aumentiamo della stessa cifra la Tassa Rifiuti. Niente di più. Salvo scaricare le responsabilità sulla precedente amministrazione. Mi pare un’operazione semplicistica e senza nessuna prospettiva.
Da parte nostra abbiamo dimostrato con un solo emendamento che intanto era possibile “ammorbidire”la Tassa Rifiuti almeno di un milione e mezzo. Ed altre operazioni erano possibili proprio in considerazione della fase transitoria di questo bilancio, in attesa di affrontare e predisporre da subito la nuova programmazione per il 2016.
La minoranza, come è stato ribadito da Adduce e da tutti gli altri consiglieri non aveva nessuna pretesa che passassero le sue proposte. Era tuttavia necessario che la maggioranza mostrasse consapevolezza delle difficoltà e attraverso una rapida valutazione predisponesse una nuova proposta. Altro che trappolone! La trappola, in verità, è stata predisposta proprio da questa amministrazione comunale che ha costruito consapevolmente un meccanismo che rischia di mandare a gambe all’aria i conti di Matera.
E’ evidente, infatti, che a prescindere dall’esito del voto consiliare c’è un complesso di problemi riguardanti la necessità di assicurare l’erogazione dei servizi di competenza comunale e la contestuale tenuta dei “conti” in modo corretto, che debbono essere affrontati ed a cui bisogna trovare risposteadeguate.
Sono problemi ai quali la maggioranza deve dedicare da subito tutta l’attenzione necessaria, senza trattazione delle pratiche con metodi elusivi né superficiali.
I fatidici 100 giorni sono quasi trascorsi e non è dato sapere né cosa è stato fatto in questi circa tre mesi dalla nuova amministrazione nécome intende mettere in campo azioni forti per procedere verso gli obiettivi ambiziosi che la città si è data.
Come minoranza non vogliamo rinunciare all’idea che si possa collaborare per ricercare le strade possibili, pur nel rispetto delle posizioni politiche e dei ruoli spettanti a ciascuno, come già manifestato dai diversi rappresentanti nel corso dei lavori consiliari.
A nessuno deve sfuggire che MATERA2019 è un’opportunità eccezionale, che merita una attenzione specifica ed intensa da parte di tutti per evitare che si trasformi in un’ennesima occasione persa.
A parte qualche timida considerazione del consigliere di opposizione del Movimento 5 stelle, Materdomini, leggo con molta attenzione le “riflessioni” di un esponente dell’opposizione in merito al bilancio di previsione del Comune di Matera. Forse il silenzio fino ad oggi è stato opportuno ed anche il non rispondere alle “cazzate” dette da alcuni consiglieri della maggioranza. Penso che queste riflessioni siano meditate perché sono diametralmente opposte a quelle dette da consiglieri meno adatti a parlare di bilancio ma anche dette dall’assessore al ramo che è un professionista.
Io personalmente, in un precedente commento, ho ritenuto il bilancio approvato fuori dai termini e quindi nullo. Ma questa è la considerazione di un cittadino. Se i termini delle cose sono come le espone il consigliere IACOVONE, vanno denunciate alle autorità competenti altrimenti il cittadino rimane sconcertato e deluso. E’ vero che la politica non si fa a botta di carte bollate, ma episodi del genere se acclarati vanno perseguiti.
Io ho ascoltato da una emittente locale le assicurazioni date dall’assessore Quintano ed ho commentato che le apprezzavo in quanto dette da un professionista anche se non le condividevo però, la perplessità che avevo non era legata ai dati ed alle considerazioni fatte dallo stesso ma, per il fatto che non c’era un contraddittorio per smentire o approvare.
La faccenda si fa sempre più “seria” altro che TOTEM-ZECCHINO D’ORO-MATERA E’ FIERA. I cittadini vogliono sapere che cosa si vuole fare e la verità dei fatti. Non possono tutti i cittadini assistere alle sedute dei consigli comunali per conoscere i fatti, per due motivi sostanziali:
1 – i locali non lo permetterebbero;
2 – gli accordi vengono fatti prima di entrare in aula.
Non mi voglio più prolungare perché ne avrei da dire. Una cosa è certa. Sono DISGUSTATO.
Nino silecchia