In vista delle prossime elezioni per il rinnovo del Parlamento Italiano si registra una nota del Consigliere regionale Vito Giuzio.
Le indicazioni fornite e le decisioni assunte dalla Direzione Nazionale del PD rappresentano un fattore decisivo di movimento e di chiarimento della situazione politica in vista delle elezioni generali di primavera, nella misura in cui fanno piazza pulita di ogni tatticismo e di ogni alibi e pongono tutte le forze interessate all’affermazione del progetto di governo del centrosinistra a rendersi disponibili al dialogo ed al confronto per la costruzione di una grande alleanza riformatrice.
Il PD rivolge al campo politico allargato del centrosinistra italiano, e quindi anche lucano, una proposta seria, responsabile, rispettosa, per la formazione di una coalizione ampia e plurale, capace di opporsi con determinazione alla doppia minaccia di una possibile vittoria del centrodestra o del Movimento 5 Stelle, e si aspetta di poter riscontrare nei prossimi giorni un atteggiamento parimenti serio, responsabile, rispettoso, da parte dei destinatari della proposta.
E che si tratti di una svolta politica importante, di un punto di non ritorno del cammino strategico del PD, lo conferma in maniera inequivocabile la scelta di Piero Fassino quale protagonista di questo impegno di dialogo e di confronto verso tutti i possibili interlocutori del progetto.
A Piero Fassino guardiamo tutti con fiducia perché, con l’autorevolezza che gli viene universalmente riconosciuta dentro e fuori del PD, egli riesca a far prevalere in tutti quell’atteggiamento di coerenza e di lungimiranza che è la condizione preliminare per circoscrivere le ragioni dei dissidi e far risaltare le ragioni della convergenza per il bene dell’Italia che crede al progresso e che respinge la regressione o l’avventura.
Penso che, in un momento così contrastato, vada dati merito a Piero di mettere in campo il prestigio di tutta una vita vissuta al servizio della democrazia e della sinistra democratica e di dare una ennesima lezione di sincerità e di generosità a quanti, anche a sinistra, si chiudono dentro i personalismi ed egoismi.
Il PD di Renzi non è un partito di sinistra. Prova ne sono i provvedimenti presi e la batosta ricevuta così come la fuoriuscita delle migliori persone di sinistra dal PD. Quando ne prenderete consapevolezza? Una unione tesa solo a mantenere il potere e il governo (disastroso) è il peggio del peggio. In questo momento l’unica minaccia è il PD di Renzi, il ritorno al potere della signoria toscana, riprendetevi il mal torto. Fassino è in discesa, ha fallito a Torino, ha fallito nel 2016 sui migranti, del leader non ha più nulla, è l’ombra di se stesso!