Cerealicoltura, assessore regionale Cupparo replica a consigliere regionale Braia. “Parla di ‘politiche lungimiranti’ senza spiegare cosa ha fatto negli anni di direzione politica del Dipartimento”. Di seguito la nota integrale.
“Il già assessore alle Politiche Agricole Braia avrebbe fatto bene a stendere un ‘velo pietoso’ di silenzio sulle problematiche del comparto cerealicolo lucano e quindi sulla sua diretta responsabilità da assessore piuttosto che imputarmi il silenzio su questioni che, come sanno bene i nostri cerealicoltori e i cittadini che da settimane comprano i prodotti alimentari (innanzitutto pane e pasta) a prezzi aumentati, sono diventati di livello mondiale per effetto della guerra in Ucraina e delle conseguenti difficoltà di approvvigionamento di cereali sui mercati internazionali.
Proprio lui, dunque, parla di ‘politiche lungimiranti’ senza spiegare cosa ha fatto negli anni di direzione politica del Dipartimento, oltre che nel solco delle promesse. E tra quelle più pesanti che ci ha lasciato in eredità, ce n’è una particolare che riguarda il numero consistente di imprese agricole beneficiarie del IV Bando Nazionale MIPAF “Contratti di Filiera Nazionale” in attesa da anni del co-finanziamento regionale per procedere nei propri investimenti. Stiamo dunque individuando, in silenzio, le risorse finanziarie necessarie a sbloccare la pesante eredità.
Quanto agli aiuti per i nostri agricoltori in questa fase di emergenza, il Dipartimento è al lavoro con il Tavolo specifico che vede la presenza delle organizzazioni professionali agricole per condividere le modalità di impiego delle risorse che, come Braia sa bene, troveranno postazione nel Bilancio in fase di approvazione e nel quadro temporaneo di aiuti alle imprese. Solo dopo l’approvazione del bilancio e con la certezza delle risorse finanziarie straordinarie saremo in condizione di decidere.
Anche per il nuovo Psr gli uffici sono a lavoro e sono impegnati nella fase di definizione del complemento di sviluppo rurale che – novità rispetto alle precedenti edizioni del Psr – declineremo su scala regionale all’interno del Piano strategico nazionale. Saranno dunque a breve definite le dotazioni finanziarie del cosiddetto secondo Pilastro dello Sviluppo Rurale su base regionale. Parlare pertanto di cifre adesso è come dare i numeri a lotto.
Per la complessità della situazione, stiamo affrontando le questioni insieme ai colleghi di tutte le Regioni nella Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni. Vorrei ricordare che nel documento della Conferenza delle Regioni, in aggiunta alle misure per fronteggiare la crisi determinata dal conflitto in Ucraina contenute nel decreto legge 21.03.2022 n. 21 si sostiene prioritariamente la necessità di provvedimenti nazionali immediati per favorire la liquidità delle imprese e sui costi energetici, come la riduzione delle accise sul carburante e dell’Iva. Sono inoltre indispensabili misure di sostegno a determinate produzioni agricole, prevedendo una maggiore attenzione alle colture cerealicole e industriali destinate all’alimentazione umana e zootecnica. La posizione degli assessori regionali all’Agricoltura nei confronti dell’Unione europea è chiara: si devono modificare alcune condizioni, come il tetto massimo per gli aiuti di Stato, in modo da sostenere le imprese sui maggiori costi di carburanti, mangimi e fertilizzanti. Servono modifiche alla Pac e al Psn 23-27, spostando temporalmente gli obiettivi al fine di superare la crisi incrementando la produttività agricola. In tal senso servono anche maggiori superfici per coltivare mais, grano, soia e girasole, cercando di limitare i danni alla nostra produzione agroalimentare d’eccellenza e alla zootecnia. È urgente la disapplicazione delle superfici a riposo e degli obblighi di diversificazione culturale. Fondamentale la deroga alla disciplina degli aiuti di Stato. Pertanto, si ritiene necessario che il Quadro temporaneo per le misure legate alla pandemia sia prorogato a dopo il 2023 e che se ne preveda uno specifico per il settore agricolo e agroalimentare.
A sostegno di queste proposte – tutti devono fare la propria parte senza personalismi e polemiche strumentali che non portano alcun contributo. In proposito, cogliamo la disponibilità e il contributo del sen. De Bonis, componente la Commissione Agricoltura del Senato, perché ci sia una stretta cooperazione istituzionale tra Commissione Politiche Agricole della Conferenza delle Regioni e Commissione Agricoltura del Senato, Parlamento e Ministero, su come affrontare quella che è diventata “emergenza alimentare mondiale”.
Lo dichiara Francesco Cupparo, assessore regionale alle Politiche agricole, forestali e alimentari.
Consigliere regionale Braia (Italia Viva): “Cupparo approfondisca nel merito gli argomenti e passi all’azione. Disponibile a confronto pubblico e in consiglio”.
“Il poco tempo non giustifica né il silenzio e né l’omissione della verità. La bontà delle iniziative messe in campo durante il mio mandato sono nei dati Istat e Ismea per Pil agricoltura, valore aggiunto, export e sostenibilità ambientale. Le iniziative oggetto di critica sono state tutte costruite e condivise, oltre che ratificate, dal tavolo verde e in continuità nell’applicazione proseguite dal suo collega Fanelli. Il silenzio plateale da noi denunciato é anche quello della sua assenza alle commissioni riunite per l’istruttoria del bilancio, che l’Assessore all’Agricoltura ha chiaramente snobbato, evitando un confronto nel merito delle questioni. L’evento organizzato da Unità Contadina a Lavello era l’occasione in cui avrebbe potuto raccontare come intende svolgere il ruolo di guida del Dipartimento Agricoltura e come intende indirizzare l’uso dei fondi europei del PSR oltre che far comprendere come, dove e quando avrebbe trovato le coperture per affrontare le tante emergenze esistenti e le promesse fatte, anche dai suoi predecessori sui temi legati agli extra costi di energia, carburante, fertilizzanti e fitofarmaci. Sul sostegno alle colture cerealicole, sugli accordi di organizzazioni di produttori e sulle filiere e sul lavoro fatto nei 4 anni del mio mandato faccio parlare i dati ed i fatti, così come sulle politiche agronomiche sostenute come l’integrato, il biologico e sul sodo, quelli sulle migliaia di aziende coinvolte, come il mercato si è evoluto e rafforzato in questi anni.”
Lo dichiara il Consigliere Regionale Luca Braia, capogruppo Italia Viva.
“Centinaia sono le imprese agricole lucane – prosegue Braia – beneficiarie del IV Bando Nazionale MIPAF “Contratti di Filiera Nazionale” che hanno generato oltre 170 milioni di euro di investimenti: é la più grande dimostrazione che la politica regionale voleva lavorare al futuro dell’agricoltura. Le nostre imprese attendono il co-finanziamento regionale che solo oggi, a bando concluso, si é potuto definire nel suo importo definitivo e a cui vanno trasferite le risorse che consentiranno alle aziende di chiudere gli investimenti e poter partecipare così eventualmente al quinto bando di prossima uscita. É dal maggio 2019 che abbiamo sottoposto il tema e chiesto un pronunciamento chiaro. Al netto delle polemiche inutili e le strumentali posizioni spero che il presidente Bardi e Cupparo rispettino gli impegni e le scelte politiche da noi fatte oppure prendano – se hanno coraggio – una scelta differente e se ne assumano le responsabilità di fronte alle migliaia di operatori coinvolti.
Solo per la Basilicata le cifre sono importanti: i progetti di investimento presentati ammontano infatti a 168 per 170.622.363,76 euro a valere su 16 filiere. Il parere di competenza in merito alla compatibilità degli interventi proposti con la programmazione regionale che era stata inviata dall’Autorità di gestione del FEASR al MIPAAFT, nota prot. 47562/12A2 del 15 marzo 2018. Con la nota i Dirigenti Generali del Dipartimento Politiche Agricole e Forestali e del Dipartimento Programmazione e Finanze della Regione Basilicata comunicavano la disponibilità al cofinanziamento, nella forma di contributo in conto capitale, per il 15% del totale. L’Assessore Cupparo dovrebbe solo essere fiero, da lucano, per questo tipo di eredità ricevuta. Sarò il primo ad essere contento se riuscirà a fare meglio di chi l’ha preceduto, me compreso.
L’assessore Cupparo, pertanto – conclude il Consigliere Braia – farebbe solo bene, oggi, a non procrastinare più e a cominciare a convocare i vari tavoli per interloquire e trovare soluzioni con il comparto tutto, l’approvazione del bilancio è in dirittura di arrivo. Donato Lomio, coordinatore del tavolo ed organizzatore dell’incontro di Lavello, dove si è registrata la presenza del sottoscritto ma non quella dell’Assessore o del dipartimento, seppure invitati, a nome di tantissimi agricoltori ha già risposto alle farneticanti esternazioni del Senatore De Bonis con informazioni fondate sulle pratiche agro-ambientali in Basilicata. Lo ringrazio per aver precisato diverse cose. Bastava essere presenti tra gli agricoltori, da parte della Regione, come consiglio di fare in ogni occasione, anche quelle scomode, per raccontare la propria visione sulla cerealicoltura e su tutto il resto e non rimbalzare comunicati stampa senza affrontare direttamente le questioni agricole e tutte le criticità.”