Di seguito la nota integrale inviata da Maria Rosaria D’Anzi per Anpi provincia di Potenza.
A pochi giorni dal centenario dell’assassinio di Giacomo Matteotti, quest’anno la celebrazione del 2 giugno assume, se possibile, una valenza ancora maggiore. Si tratta di date che hanno profondamente segnato la storia del nostro Paese, distrutto dal regime fascista e ricostruito con il Patto unitario delle forze democratiche e progressiste protagoniste della Resistenza e della stesura della Carta costituzionale, alla cui approvazione contribuirono anche alcuni degli antifascisti confinati in Basilicata.
Negli ultimi anni in Italia sono aumentati gli squilibri, la povertà e l’esclusione sociale; si scorgono una palese propensione all’autoritarismo e il ricorso a metodi inediti e spregiudicati. Siamo sempre più di fronte a una profonda crisi democratica e al rischio di una deriva autoritaria che l’esecutivo, che non tollera dissenso e opposizioni, sta portando avanti in modi molteplici.
La stessa Costituzione Italiana è sotto attacco da parte delle forze conservatrici e della destra al governo, pronte a minare anche i poteri e il ruolo del Capo dello Stato. Analogamente, anche l’unità del Paese è messa in discussione con il disegno dell’autonomia differenziata che produrrà non solo la spaccatura tra nord e sud, ma anche nuovi divari e disuguaglianze.
Si tratta di un’offensiva politica che mira al cuore dei valori della nostra Repubblica parlamentare, alle basi della Costituzione antifascista, nata dalla Resistenza e fondata sul lavoro, un attacco che disunisce il paese e riduce i diritti di tutti i cittadini.
In questo scenario, segnato tra l’altro da una profonda disaffezione al voto specialmente da parte di chi versa nelle condizioni peggiori, va ribadito che la democrazia è una pratica, un tirocinio. La democrazia è partecipazione. Non è un principio astratto, ma è un principio concreto che praticamente trasforma le relazioni e le Istituzioni.
Per queste ragioni, occorre tutto il nostro impegno per fermare la deriva di destra e l’aggravamento delle condizioni di vita delle cittadine e dei cittadini del nostro Paese.