Maurizio Bolognetti; Segretario di Radicali Lucani, membro del Consiglio generale del PRNTT e del Consiglio generale dell’Associazione Coscioni: “Il compagno-camerata Sileri ha definitivamente chiarito la vera natura di provvedimenti ricattatori e discriminatori. No ai “Certificati verdi”. No al ricatto di Stato”. Di seguito la nota integrale.
Giù la maschera! O la borsa o la vita!!
Il buon Sileri, Sottosegretario di questa Repubblica delle banane, ha spudoratamente reso manifeste le ragioni che hanno indotto il nostro governo ad introdurre i cosiddetti “Certificati verdi”.
“Se non vuoi vaccinarti e vuoi muoverti, che fai? Ogni volta ti fai il tampone? Capisci che alla fine forse è meglio se ti vaccini e ti togli il pensiero”. Queste le parole consegnate alla stampa e alla storia dal dr. Sileri. Parole indegne di un uomo di governo di un paese che voglia definirsi democratico.
Parole che confermano in pieno quel che ho affermato sull’art. 9 del cosiddetto “Decreto riaperture”: i certificati verdi sono contrari al buon senso, discriminatori, privi di ragioni scientifiche, hanno una finalità palesemente coercitiva, rischiano di creare cittadini di serie A e cittadini di serie B.
Immagino che sarebbe inutile ricordare nuovamente a Sileri e associati la risoluzione approvata a gennaio scorso dal Consiglio d’Europa, le affermazioni di un illustre rappresentante dell’Oms e perfino quelle del dr. Burioni, icona di questo regime di colonnelli-sanitari.
Inutile, in un paese che ha azzerato il dibattito in seno alla Comunità scientifica, il tentativo di far riflettere sulla pericolosa deriva sulla quale ci stiamo incamminando.
Con i “Certificati Verdi” si mira di fatto ad introdurre surrettiziamente un obbligo a vaccinarsi privo di adeguate pezze d’appoggio scientifiche. Un obbligo a un trattamento sanitario, gioverà sottolinearlo, che con ogni probabilità avrà cadenza annuale o semestrale. Concordo con chi ha detto che la strada sulla quale ci stiamo incamminando rischia di condurci verso pericolose svolte autoritarie in materia di politiche sanitarie non solo vaccinali.
A Sileri e soci, a questo punto, posso solo ribadire che intendo continuare a mettere in discussione questo insensato e pericoloso provvedimento. Come segnalato al Ministro dell’Interno, tutte le volte che potrò, intendo dar corpo ad azioni di disobbedienza civile.
Al bastone e alla carota del compagno-camerata Sileri risponderò con gli strumenti della lotta e dell’azione nonviolenta.