Il cittadino Mario Scalcione in una nota denuncia i ritardi nella distribuzione ai cittadini aventi diritto dei buoni spesa i cui fondi sono stati già stanziati dal governo Conte. Di seguito la nota integrale.
Il Comune di Matera chiude per 3 giorni, per Covid, ma sembra che sia chiuso da mesi, visto che nel decreto ristori 3 approvato a novembre scorso dal governo Conte sostenuto dal Movimento 5 stelle, venivano stanziati altri fondi per i buoni spesa. Siamo a marzo e il Comune di Matera forse è l’unico che non ha provveduto a distribuire questi buoni spesa.
E’ vero che c’è Don Angelo Tataranni che provvede ai bisognosi, ma non penso che nella “Città dei Diritti” come il Sindaco ha scritto sulla sua pagina, venga negato il diritto di mangiare ai bisognosi. Senza dimenticare che il Movimento 5 stelle ha sempre sostenuto di aver debellato la povertà con il reddito di cittadinanza e che nessuno resterà solo. E’ vero che possiamo rivolgerci a Don Angelo Tataranni, ma che paghiamo a fare la macchina comunale e il Sindaco Bennardi se non sono capaci neanche a distribuire dei buoni spesa?
Eppure su temi più complicati la macchina comunale si è dimostrata efficiente, visto che ha fatto fuochi e fiamme per il portavoce, per lo staff, per l’addetto stampa, ma per gli ultimi di questa città l’amministrazione a trazione penta stellata è rimasta in silenzio.
Io posso dire che da “ultimo” non resterò in silenzio e manifesterò la mia indignazione a questa amministrazione non appena sarà possibile, covid permettendo. Una cosa è certa: se non moriremo di Covid, moriremo di fame. Per debellare il covid basta un vaccino, per non morire di fame non basta un vaccino. Purtroppo il Covid sta aiutando la macchina comunale ad essere ancora di più inefficiente, ingiusta e menefreghista.
La macchina comunale se vuole può dimostrare il contrario e in quel caso chiederò scusa. Tutti i dipendenti e politici potrebbero anche destinare parte del loro stipendio al fondo per i buoni spesa, sempre se vogliono e si danno una mossa nel distribuirli.
Assurdo, credo che chi abbia lo stipendio assicurato in questo momento abbia il dovere morale di attivarsi per queste situazioni, ma ahimè il dipendente pubblico dorme sogni tranquilli, gli imprenditori e i disoccupati stanno vedendo la fame!