Dopo aver appreso dalla stampa il progetto di sistemazione di piazza Vittorio Veneto lo storico materano Giovanni Caserta ha deciso di inviare una nota all’assessore ai lavori pubblici del Comune di Matera Antonella Prete. Di seguito il testo integrale.
“Che ne faremo di Piazza Vittorio Veneto?”
Lettera aperta all’Assessora Antonella Prete
Gent.ma Assessora,
leggo stamane di un progetto di sistemazione di Piazza Vittorio Veneto. Non so in che cosa esso consista. Mi lasci dire che la sistemazione, a suo tempo data, non fu proprio la più invitante. Perciò ben venga una risistemazione che rispetti la storia della città, almeno l’ultima, e renda la piazza più accogliente e, direi, più ricca di messaggi. Che parli. Mi preoccupo disegnalarLe, sentendolo come un dovere di cittadino, alcune riflessioni, che sottopongo alla Sua attenzione. Eccole:
1. Ricreazione di un minimo di verde, che tolga alla piazza il carattere freddo o assolato di una piazza algerina in cui, in certe ore, si muovono, come spaventati clandestini, poche anime morte;
2. Copertura degli ipogei, in modo da dare aria e spazio alla piazza, facendone una piazza che tale sia;
3. Creazione, attraverso la copertura degli ipogei, di ambienti buoni per ospitare incontri, mostre, concerti e simili;
4. Eliminazione della incongrua fontana, senza storia e senza stile, pescata chissà come e chissà dove;
5. Ricollocazione, al suo posto storico, del monumento ai Caduti della guerra 1915-18, restituendo dignità e onore a un monumento d’autore (D’Amore), che testimonia, nel primo centenario della guerra, il grande sacrificio offerto dai fanti materani. Era la prima volta che un soldato semplice, un fante, diventava degno di un monumento!
6. Rimozione del “bracciante” dello scultore materano Morelli, anch’esso incongruo in una piazza sette-ottocentesca, e sua collocazione nel piazzale antistante all’ingresso principale del Comune, zona di ampio parcheggio, in cui potrebbe diventare centro di riferimento per un traffico rotatorio. Ciò, – cosa importante! – avrebbe anche il significato simbolico di ascesa, da parte del mondo contadino, verso il governo della Città.
Nella speranza che quanto sopra siada Lei e dalla Sua Giunta preso in seria considerazione, come è giusto e doveroso faccia una amministrazione che voglia contare sulla partecipazione, e anzi la stimoli pur in vista di un No motivato, mi permetta di inviarLe cordiali saluti.
Giovanni Caserta