La Segreteria Regionale della FIT-CISL è soddisfatta dell’Audizione avuta in terza Commissione Regionale permanente e riguardante la ingiustificata ed irresponsabile chiusura delle Biglietterie di Metaponto e Maratea, operate unilateralmente dalla Società Trenitalia.
Non è possibile – continua il comunicato – che la nostra Regione dove c’è un tasso di disoccupazione pari al 13% e quella giovanile del 38%, debba subire un’ingiustificato ed ulteriore taglio di unità lavorative, per giunta non previste dal Contratto di Servizio Pubblico pagato integralmente dai Lucani.
Chiudere i due punti della rete di vendita come potrebbe essere giustificato in un momento peraltro così importante per la Basilicata, soprattutto per quello che Matera 2019 ha determinato per l’intero territorio e non solo per l’anno in corso che volge al termine, ma per tutti quelli che si susseguiranno.
E’ doveroso chiedere a Trenitalia chi ha avuto questa geniale determinazione di porre in essere in pratica l’azzeramento della rete di vendita dei titoli di viaggio della medesima Società, in punti strategici per il nostro turismo, ma soprattutto per la clientela che giornalmente utilizza i servizi. Così com’è doveroso porre in evidenza – prosegue il comunicato – di come può essere possibile che vengono esaltate le conquiste di arretrare la partenza del Fracciarossa da Taranto a Metaponto e poi la medesima Società chiude la biglietteria di quest’ultimo centro, un fatto assurdo oltre che irragionevole. Medesima situazione si verifica nel versante Tirrenico , infatti a seguito dell’intensificazione della presenza dei servizi di Frecciarossa oltre che sulla tratta tirrenica anche con l’avvio del Sibari – Bolzano, Trenitalia decide di chiedere la biglietteria di Maratea invece che potenziarla per aumentare gli introiti da traffico.
Non ci sembra davvero logico e lungimirante per Trenitalia – prosegue la FIT-CISL -, forzare così tanto le imperfezioni di un contratto di servizio, che va immediatamente rivisto e riposizionato a logiche di sviluppo e non di razionalizzazione, questo abbiamo chiesto all’interno dell’audizione, in particolare per le condizioni economiche al contorno che sono passate da 20 milioni oltre IVA dal vecchio contratto di servizio a 26 milioni oltre IVA, con quello sottoscritto il 13 giugno 2017, questo perché era garantito un ampliamento del servizio e non di certo una, ingiustificata ed irragionevole razionalizzazione.
Siamo certi che la Commissione Presieduta dal Presidente Quarto, che ha visto interventi propositivi dei propri componenti nel verso delle considerazioni fatta dalla FIT-CISL, saprà interrompere questo ulteriore scippo alla nostra terra, così come riteniamo vada immediatamente stoppata questa volontà che non è dato comprendere su quali logiche sia stata messa in atto.
La FIT infine, ha preteso di fare chiarezza oltre sullo stop immediato al processo di chiusura delle biglietterie di Metaponto e Maratea, di chiedere a Trenitalia il riposizionamento degli orari di apertura e chiusura delle biglietterie tese all’utilizzazione di personale che garantisca 16 ore continuate di apertura e non l’abbandono dei punti strategici della rete commerciale di Basilicata.