Scuola “Carlo Levi” di Rapolla, Gianni Leggieri (Consigliere regionale M5s): “Contraddizioni e opacità”. Di seguito la nota integrale.
Quello della chiusura e dello sgombero della “Scuola elementare Carlo Levi” di Rapolla si sta rivelando un vero e proprio pasticcio amministrativo da parte del Comune e della Regione Basilicata con conseguenze deleterie per la popolazione studentesca del borgo vulturino.
Voglio ricordare che già nel maggio del 2022 presentai una interrogazione per conoscere alcuni dettagli della vicenda. A cavallo delle elezioni amministrative, che hanno portato alla rielezione dell’attuale sindaco di Rapolla, chiesi alla Assessora regionale alle Infrastrutture, Donatella Merra, alcune informazioni in merito a diversi passaggi consumatisi in merito allo sgombero della scuola di via San Lorenzo per la quale era prevista l’assegnazione di fondi anche regionali. Destarono la mia attenzione le valutazioni in merito alla agibilità dello stabile e all’affidamento degli incarichi per i progettisti con somme a dir poco generose. Sono passati molti mesi, ma la questione della “Carlo Levi” è tutt’altro che risolta. Anzi. Le anomalie si sono susseguite.
A seguito della mancata assegnazione di un finanziamento regionale, il Comune di Rapolla si è visto costretto ad annullare in autotutela la gara di appalto avente ad oggetto la progettazione e la realizzazione di opere pubbliche per la messa in sicurezza degli edifici, per un importo di 1 milione e 550 mila euro.In una mia ulteriore interrogazione dello scorso novembre – tuttora senza risposta – ho voluto conoscere i motivi che hanno indotto la Regione Basilicata a dover prendere atto che, relativamente all’intervento sull’edificio scolastico “Carlo Levi”, è necessario effettuare un “approfondimento tecnico-legale”, circostanza che risulta incompatibile con la tempistica di assegnazione del finanziamento. In che cosa consiste questo approfondimento tecnico-legale da effettuare? Non è dato saperlo ed è per questo che ho ritenuto indispensabile conoscere le intenzioni del governo regionale affinché risolva al più presto questa incresciosa situazione.
Pochi giorni fa, proprio in occasione della fine del 2022, il Comune di Rapolla ha effettuato una serie di revoche degli impegni di spesa già previsti in merito agli interventi sulla “Carlo Levi” in controtendenza rispetto a quanto alcuni mesi prima previsto e deliberato.
Contraddizioni amministrative che richiedono dall’amministrazione comunale risposte chiare, prima di tutto per rassicurare gli alunni e le loro famiglie. Risposte a domande semplici ma importanti per chiarire una vicenda paradossale e opaca.
La scuola “Carlo Levi” è davvero da demolire? Da dove si evince questa esigenza, considerata impellente dal Comune di Rapolla?Perché non intervenire per rendere l’immobile più efficiente sia per la parte energetica che sismica? In più, il materiale – didattico e non – che si trovava nello stabile dove è stato portato? Domande semplici che richiedono risposte chiare e non fumose. Risposte che pretendono i cittadini, destinatari di servizi degni di questo nome.