L’agricoltura, vero motore trainante dell’economia lucana, rischia di ritrovarsi eletti che non potranno difendere gli interessi di imprese e lavoratori del comparto primario. È l’allarme lanciato dal deputato Luciano Cillis, esponente di Impegno Civico in commissione Agricoltura alla Camera, che lancia la sfida di un confronto pubblico a tema agricolo.
“La scelta di Aldo Mattia, già direttore Coldiretti Basilicata, di correre tra le fila di Fratelli d’Italia ha il sapore dell’ennesimo buco nell’acqua che la prestigiosa sigla sindacale si appresta a fare per una presunta tutela degli interessi delle agricoltori che, di fatto, non ottengono alcun beneficio dalle destre – dichiara – Lo si è già toccato con mano in regione Basilicata dove Coldiretti, pur avendo in Piergiorgio Quarto il suo uomo, non è stata in grado di dettare l’agenda all’assessore Cupparo, finito per essere criticato per inefficienza e inconsistenza persino dalla stessa Coldiretti. Una situazione paradossale”.
In vista della tornata elettorale delle Politiche di domenica 25 settembre, Cillis lancia il guanto di sfida a Mattia. “Ritengo doveroso che gli agricoltori lucani sappiano con chiarezza cosa gli esponenti dei diversi partiti intendano fare concretamente per il comparto. Ho personalmente dimostrato, in questa legislatura, quali risultati sono stato in grado di ottenere, primi fra tutti il monitoraggio e la tracciabilità delle movimentazioni di latte e derivati, dei cereali e granaglie nonché il catasto frutticolo e olivicolo. In queste battaglie, non semplici, – afferma il deputato lucano -mi è dispiaciuto non avere al mio fianco apertamente la Coldiretti Basilicata che, anzi, ha supportato esponenti della destra come Centinaio, Battistoni e De Carlo che hanno osteggiato e ritardato l’entrata in funzione di Granaio Italia. Eppure la difesa dell’italianità delle produzioni locali è un loro vessillo sbandierato ad ogni occasione. Ma solo a parole perché nei fatti il mondo agricolo della mia terra ha potuto contare solo sulla mia voce in Parlamento. Mi chiedo, dunque, dopo anni di silenzi, dove i cavalli di battaglia sono stati cavalcati e già portati al traguardo, quali siano i progetti e le iniziative che Mattia vuole portare in parlamento a tutela degli agricoltori lucani”.
“Per un confronto chiaro schietto, lancio a lui la sfida di un dibattito pubblico a tema agricolo, aperto a tutti gli altri candidati. Ad iniziare dai colleghi 5 Stelle che, a causa delle posizioni ideologiche sulla gestione della fauna selvatica che li spinge persino a voler abolire la caccia in modo graduale, mi hanno portato ad allontanarmi dal loro percorso. La posizione di Impegno Civico, invece, è cristallina sull’argomento tanto da aver già scritto nel proprio programma la necessaria revisione della Legge 157/92. Il problema ‘cinghiali’, infatti, non è solo agricolo ma riguarda l’incolumità e la sicurezza di tutti i cittadini. Accettate la sfida o vi trincerate dietro gli slogan dei leader di partito?”