“Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) mette a disposizione 880 milioni di euro per la resilienza dell’agrosistema irriguo. Fondi che, sommati ai 440 milioni di euro inseriti in Legge di Bilancio, portano ad oltre 1,3 miliardi di euro l’ammontare a disposizione per far sì che la gestione dell’acqua diventi virtuosa, efficiente e sostenibile. La Basilicata non può permettersi di perdere questa cruciale occasione per il suo futuro: solo attraverso un sapiente uso delle risorse idriche, infatti, potremo dare valore aggiunto agli sforzi dei nostri imprenditori agricoli, in grado di realizzare prodotti di eccellenza, ma che dobbiamo sostenere per migliorare la loro redditività e aumentarne il valore fondiario”. È quanto dichiarato dal deputato Luciano Cillis nel convegno “Basilicata 2050 – Terra & Acqua”, tenutosi stamane a Potenza, dove sono state illustrate le potenzialità del PNRR per il comparto agricolo e la gestione idrica.
Tra i relatori Giuseppe L’Abbate, deputato M5S già Sottosegretario alle Politiche agricole del Governo Conte II, ha ribadito l’importanza di cogliere le opportunità del Piano, “un’occasione unica per il rilancio del nostro Paese, per creare valore aggiunto e produttività per le nostre imprese e quindi reddito e posti di lavoro”.
Ad illustrare i contenuti dedicati all’agricoltura presenti nel PNRR, che ammontano a oltre 8 miliardi di euro, è stato Giuseppe Blasi, Capo Dipartimento Mipaaf, il quale ha ribadito la necessità di “far sì che le risorse vengano spese entro il 2026 e che ciò avvenga in maniera ottimale”. Il direttore Massimo Gargano (ANBI, Consorzi di Bonifica) ha messo l’accento, invece, sulla fondamentale “collaborazione istituzionale, necessaria per velocizzare la realizzazione concreata dei progetti che dovranno essere presentati entro settembre”, richiamando la Regione alle proprie responsabilità.
“Produttività si crea se hai l’acqua e la sai gestire – ha aggiunto Gargano – sia per finalità umane sia per irrigazione sia per produrre energia pulita idroelettrica”. Per il direttore del CREA, l’ente di ricerca del Mipaaf, Stefano Vaccari, il “PNRR è un progetto di modernizzazione del Paese che non si vedeva dagli anni ’60. Il CREA offre strumenti, numeri, analisi e soluzioni tecniche ma le Regioni devono avere una feroce dedizione all’impresa agricola, con i servizi di assistenza tecnica che devono necessariamente sanare il gap di competitività”.
A trarre le conclusioni, infine, il presidente della Commissione Agricoltura della Camera, Filippo Gallinella che ha ricordato l’importanza di rimboccarsi le maniche per garantire, tramite le risorse del PNRR, che l’Italia agroalimentare possa mantenere e migliorare la propria posizione di leadership nel mondo.
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