I tre consiglieri firmatari Polese, Miranda Castelgrande e Napoli hanno illustrato la proposta di legge finalizzata all’ attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale. Presenti i rappresentanti dei Lions, Ermanno Bocchini, Luigi Topi e Roberto Rivieccio.
“Rendere protagonisti i cittadini della vita politica e sociale”: questo il messaggio lanciato dai consiglieri firmatari della proposta di legge sulla “Cittadinanza attiva”, Mario Polese, primo firmatario, Carmine Miranda Castelgrande e Michele Napoli che hanno sottolineato come si è in presenza di un progetto programmatico che riguarda l’intero arco costituzionale e che guarda all’Europa. Principio di sussidiarietà orizzontale che trova ragion d’essere nella Costituzione e nello Statuto regionale per allargare la partecipazione alla vita sociale. E’ l’ obiettivo fondamentale della pdl nel rispetto dei principi statali e comunitari della finanza pubblica.“La Regione – è sancito nel testo legislativo – favorisce lo svolgimento di attività di interesse generale e l’applicazione dei principi di disciplina dei rapporti tra l’autonoma iniziativa e quella delle formazioni sociali da parte di Province, Comuni ed altri Enti locali, singoli o associati, e Autonomie funzionali. Il Consiglio regionale, ogni tre anni, organizza una convention regionale al fine di individuare linee di indirizzo per l’attuazione della legge e verificarne la realizzazione degli obiettivi”.
La proposta nasce in collaborazione con i Lions, che da tempo – hanno spiegato Ermanno Bocchini, Luigi Topi e Roberto Rivieccio – seguono il percorso di valorizzazione e di attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale, cercando di istituzionalizzare a livello europeo l’interazione dei cittadini con tutti i grandi gruppi sociali che agiscono nella vita di una comunità. Il rappresentante del Lions Club International presso il Consiglio d’Europa, Ermanno Bocchini, ha esplicitamente parlato di “un sogno che avverandosi vedrà il cittadino protagonista del legiferare con norme in sintonia e in attuazione del Codice di Strasburgo. Regionalismo sociale, quindi, non istituzionale, la società che sceglie la legge di comune accordo”.
Il consigliere Polese ha sottolineato che “viviamo in un tempo estremamente complicato per tutte le istituzioni che ha visto la perdita di fiducia dei cittadini nella cosa pubblica ed è per questo che occorre adoperarsi per recuperare la loro funzione di protagonisti della società. La proposta di legge è finalizzata a disciplinare le modalità di attuazione del principio di sussidiarietà orizzontale – ha ribadito – sancito dall’articolo 118, quarto comma, della Costituzione, in base al quale: ‘Stato, Regioni, Città metropolitane, Province e Comuni favoriscono l’autonoma iniziativa dei cittadini, singoli o associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale sulla base del principio di sussidiarietà’. Da ciò discende che gli Enti pubblici rappresentativi, indicati nella norma, allorchè decidono di tutelare un diritto sociale, sono impegnati a preferire l’azione dei cittadini, singoli o associati, nelle diverse formazioni e che, quindi, diventano il principale riferimento di queste pubbliche iniziative. Con la pdl – ha proseguito Polese – oltre a stabilire la libertà di iniziativa dei cittadini per lo svolgimento di attività di interesse generale, senza che la stessa debba essere assoggettata a provvedimenti autorizzatori della Pubblica amministrazione, vengono stabiliti, con una elencazione esemplificativa e non tassativa, i soggetti (cittadini, famiglie, imprese, agenti del terzo settore) e gli ambiti in cui trova attuazione il principio di sussidiarietà e le fonti di finanziamento delle attività di interesse generale, escludendo quelle a carattere sanitario e imprenditoriale. Oggetto della sussidiarietà orizzontale – ha specificato Polese – sono considerate le attività di interesse generale svolte dai cittadini, quelle inerenti i servizi pubblici sociali, i servizi culturali, i servizi per la valorizzazione del lavoro e dell’iniziativa economica volti al rafforzamento dei sistemi produttivi locali, i servizi alla persona e quelli di utilità alla generalità dei cittadini ed alle categorie svantaggiate, con particolare riferimento a forme di erogazione e svolgimento di servizi che privilegiano la libera scelta e l’auto orientamento in una logica di collaborazione e di coamministrazione”.
Il consigliere Miranda Castelgrande nel plaudire all’azione svolta dai Lions ed alla loro vicinanza alla politica ha sostenuto che “la proposta di legge, condivisa da tutte le forze politiche, favorisce l’integrazione sociale ed è finalizzata a privilegiare l’ ‘umanitarietà della comunità’. Il principio di sussidiarietà – ha sottolineato – oltre ad avere esplicita consacrazione nell’articolo 118 della Costituzione, è affermato anche nell’articolo 2 della nostra Carta fondamentale, dove si statuisce la centralità dell’individuo e delle formazioni sociali in cui si svolge la sua personalità e nell’articolo 3 dello stesso Statuto regionale che promuove la partecipazione dei lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale. La sussidiarietà orizzontale, in sostanza, investe la distribuzione fra privati e pubblici poteri della facoltà di intervenire a tutela di diritti sociali, invertendo l’ambito di iniziativa e decisionale, che viene riconosciuta agli individui e, non solo e non più, allo Stato ed alle sue articolazioni”.
Il consigliere Napoli ha rimarcato come “è possibile farsi interpreti delle criticità vissute dalla società, trovandone le possibili soluzioni e la proposta di legge, da portare avanti con un iter ottimizzato nei tempi di attuazione, esprime la volontà chiara di rendere protagonisti i cittadini. Si parte dalla centralità della persona per compiere un primo passo atto, anche, a nobilitare l’azione del Consiglio regionale. Le grandi riforme – ha fatto notare – passano anche attraverso l’approvazione di progetti normativi come questo che esprimono l’intento che le attività di interesse generale siano promosse e supportate dagli enti territoriali e dalle autonomie funzionali. Disciplinati i contenuti dei progetti – ha continuato Napoli – per la realizzazione degli interventi previsti dalla legge, è contemplato il monitoraggio ed il controllo da svolgere sulle attività oggetto di finanziamento pubblico. Favorire, quindi, la partecipazione dei gruppi e delle associazioni in vari ambiti della vita sociale della nostra regione. Un passaggio importante che consacra la presenza pregnante della persona in molte attività, senza scopo di lucro, che allo stato attuale sono ad esclusivo appannaggio del settore pubblico e che, soprattutto, possono e devono portare un valore aggiunto in un momento di forte crisi non solo economica”.