“Abbiamo appreso ieri della volontà della Regione Basilicata di devolvere 3 milioni di euro alle compensazioni tese a ridurre i carichi ambientali derivanti dall’impianto di trattamento Oil&Gas di Tempa Rossa. È surreale dover parlare ancora di impianti di estrazione del petrolio alla fine del 2021, alla luce della strada intrapresa dall’Europa con il Green Deal e la Legge sul Clima e con il rincaro delle bollette che colpirà le famiglie italiane a causa della miopia di certa politica che non ha compreso per tempo l’assoluta necessità di investire nello sviluppo di fonti di energia alternativa e rinnovabile”.
Così, in una nota, Angelo Bonelli ed Eleonora Evi, co-portavoce nazionali di Europa Verde, insieme a Donato Lettieri, membro della Direzione Nazionale del partito ambientalista.
“A Regione Basilicata, – proseguono i tre, – vogliamo dire che non basta stanziare 3 milioni di euro, bisogna spiegare come e dove saranno utilizzati per evitare l’ennesimo tentativo di green washing tanto caro a troppe istituzioni. Lo stesso Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, solo pochi giorni fa, ha affermato che la transizione ecologica costituisce ormai un imperativo categorico per l’intero pianeta. Alla luce di questa emergenza, dissentiamo con la scelta di investire denaro in fantomatiche compensazioni senza individuare una data certa in cui mettere la parola fine alla possibilità di richiedere nuovi permessi di ricerca di idrocarburi. Siamo invece convinti, – concludono Bonelli, Evi e Lettieri, – che quei soldi debbano essere usati per la riforestazione, per incentivare le comunità energetiche a vantaggio di cittadini e imprese, in modo da ridurre i costi delle bollette, per stimolare la ricerca che conduca all’abbandono dei fossili e per definire nel PITESAI la roadmap per il passaggio alle rinnovabili”.