Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal Consigliere regionale del PDL Mario Venezia in cui viene commentata la questione dell’emolumento di 2500 euro mensili a favore dell’assessore regionale Vincenzo Viti quale collaboratore di Emilio Colombo.
Egregio Direttore,
Volutamente ho riflettuto prima di esprimermi sulla questione che vede coinvolto l’Assessore Viti quale collaboratore di Colombo a 2.500,00€ mensili. Premetto che ognuno è libero di spendere i propri soldi come meglio crede e, quindi, il senatore a vita ha tutto il diritto di scegliersi, come prevede il regolamento del Senato, i collaboratori di fiducia. Di conseguenza non riesco ad intravedere gli estremi dello scandalo. L’assessore Viti è un collaboratore di un parlamentare e, pertanto, percepisce un concordato emolumento. Il problema, però, non è questo e lo dico con rispetto nei confronti dell’On. Viti, il problema è squisitamente etico ed in quanto tale, dal greco antico ETHOS, appartiene alla sfera intima di ogni essere umano, di ciò che ritiene essere giusto o sbagliato. È giusto o sbagliato che consiglieri regionali eletti parlamentari abbiano percepito, per mesi, la doppia indennità? È giusto o sbagliato che presidenti di Consigli di Amministrazione di enti regionali eletti sindaci mantengano la doppia carica? È giusto far mancare il numero legale ai consigli regionali per consentire al Presidente De Filippo di ricorrere ai poteri sostitutivi e nominare, dopo suggerimenti nell’orecchio, i sindaci revisori od altro? È etico o meno che, in tempi di drammatica crisi in cui si chiedono sacrifici esasperati agli italiani, ci si permetta di avere in giunta tre assessori esterni che costano alla comunità oltre 500.000,00€ all’anno? È etico negare, per la prima volta nella storia della regione Basilicata, l’iscrizione all’ordine del giorno di una mozione, la mia, con la quale si chiedeva di eliminare gli assessori esterni? È etico il sorriso beffardo di un assessore miracolato all’esito della votazione? Quel sorriso è stato la risposta più eloquente alla gente che soffre, che non arriva neanche alla prima settimana, ai tanti figli di nessuno.
Caro amico Gianni Rosa, non è Viti che deve dimettersi ma deve farlo tutta la politica lucana che ha perso il senso della moralità, che non ha idea di cosa sia l’etica, deve rassegnare le dimissioni quella politica che ha ridotto la Basilicata allo stato disastroso in cui si trova. A partire dal Senatore Emilio Colombo, padre del declino politico, economico e sociale della nostra regione.
Distinti saluti,
Mario Venezia, Consigliere regionale PDL