La consigliera comunale Cinzia Scarciolla di Matera 3.0 in una nota fa il punto ed esprime alcune riflessioni sui Comitati di Quartieri da avviare nella città di Matera.
I comitati di quartiere possono costituire un argine allo strapotere di alcuni amministratori locali che (in assenza dei partiti, ormai inesistenti come organizzazione e struttura e quindi incapaci di “governare” le scelte) eccedono in discrezionalità prendendo decisioni calate dall’alto e prive di un effettivo confronto con il contesto in cui producono effetti.
Il caso di Giustino Fortunato o dell’impianto di biogas a La Martella sono emblematici in tal senso e sono casi che tuttavia si sono “risolti” grazie al lavoro, dovuto, dell’opposizione.
Ma non basta. Una sana politica, che sia sganciata dagli interessi più ristretti, necessità di tavoli aperti ed ampi in cui le carte siano scoperte e si possa fare sempre meno il gioco del “mi fa comodo starmene in silenzio”. Nonostante i migliori auspici di una elezione che avrebbe dovuto portare il “cambiamento” di vecchie logiche clientelari, anche per questa maggioranza vale il detto “da aprire il palazzo come una scatoletta di tonno, siamo diventati il tonno”.
Infatti, il regolamento dei comitati di quartiere, già esaminato in commissione consiliare e licenziato nel maggio 2021 grazie all’impegno della allora Presidente Milena Tosti, è rimasto a giacere nel cassetto del Presidente del Consiglio Antonio Materdomini.
E quale sarebbe stata finora l’attività del Presidente a supporto di questo importante provvedimento? Non ne ricordo nessuna. So solo che il provvedimento non è stato messo all’ordine del giorno. Tuttavia conosco già la risposta che il Presidente darebbe a chiunque gli ponesse questa come un’urgenza: darebbe innanzitutto ragione all’interlocutore, opponendo, però, le difficoltà dovute alla necessità di apportare una modifica al Regolamento del Consiglio Comunale attraverso la Commissione per lo Statuto e il Regolamento, modifica in base alla quale i comitati di quartiere diventerebbero soggetti istituzionali.
E a chi spetterebbe la convocazione della suddetta Commissione? Secondo l’art. 34 del Regolamento comunale proprio al Presidente del Consiglio, il quale avrebbe dovuto provvedere, come recita il comma 1 “all’inizio dei lavori della nuova amministrazione” (!!).
Tale comma è stato interpretato dal Presidente con un inspiegato ritardo di un anno e mezzo, visto che solo nel Consiglio comunale del 15 marzo 2022 si vota la costituzione della Commissione Statuto e Regolamento.
Direte, problema risolto. Magari! Spetta al Presidente del Consiglio convocarla e finora ancora nulla. Quanto tempo dobbiamo attendere ancora?