Comitato Centro Storico e Civita: “Il parcheggio di Via Vena a Matera deve restare aperto”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
In seguito alla notizia dell’imminente chiusura del parcheggio di via Vena, nella mattinata di giovedì 27 febbraio alla presenza dell’assessore Mariani e dell’assessore Orsi, si è svolta una riunione con il comitato del Centro storico e Civita. Come nei precedenti incontri, gli abbonati hanno ribadito la necessità di eseguire i lavori di straordinaria manutenzione del parcheggio di Via Vena per lotti funzionali, al fine di evitare la chiusura totale dell’immobile: soluzione, quest’ultima, che arrecherebbe gravissimi danni in primis ai residenti, che di fatto si ritroveranno senza aree di parcheggio in un ragionevole raggio dalle loro abitazioni, sia alla città tutta, che da domenica 1 marzo vedrebbe altre 250 vetture affollare i già carenti stalli. Gli assessori, nonostante l’indiscusso impegno, non hanno saputo illustrare soluzioni in quanto ostacolati sia da una sostanziale indisponibilità del sindaco, chiamato in causa come primo cittadino ma anche e a maggior ragione come assessore ai lavori pubblici, sia dal dirigente preposto alla realizzazione dei lavori di ristrutturazione straordinaria del parcheggio: come troppo spesso capita, sembra che la logica sottesa a qualsiasi atto della casa comunale debba sempre subordinare le esigenze dei cittadini a quelle dell’appalto, della mera operazione economica o, al più, di una ricerca di efficienza su cui molto ci sarebbe da dire. Così come molto ci sarebbe da dire sulla lungimiranza degli interventi, sulla mancanza di visione per la gestione della città che non coincida con interessi o capricci particolari e così via. L’apertura dei giorni scorsi a una soluzione garantita da un ingegnere “disponibile” a firmare un piano della sicurezza atto a garantire lo svolgimento dei lavori per lotti, si è rivelata una operazione di facciata, consci che qualunque professionista avrebbe avuto bisogno di un chiaro appoggio della committenza – leggasi dell’Amministrazione – su un obiettivo condiviso, cosa che evidentemente non c’è stata: prova ne è la comparsa di un cartello anonimo quanto provocario all’ingresso del parcheggio dove si comunica laconicamente la chiusura dal primo marzo… Chi ha indicato al gestore questa cosa? in base a cosa? che ne è (e che ne sarà) del rapporto convenzionato fra cittadini e amministrazione?
Il comitato dei residenti Centro Storico e Civita, di fronte a questa situazione e registrando anche come irricevibile la risposta del sindaco, non intende rinunciare alla ricerca di una soluzione immediata, che dica con chiarezza come si risolve concretamente il problema da dopodomani, ma facendone a questo punto anche questione di principio, se non fosse bastevole tutto il resto: essendo stati invitati dall’amministrazione stessa ad indicare una Società titolata per redigere un piano della sicurezza che preveda l’esecuzione dei lavori per lotti funzionali, il Comitato ha registrato la disponibilità della Soc. Ingest di Matera, che attende quindi comunicazioni da parte dell’amministrazione comunale per poter procedere, smentendo ogni sbandierata “impossibilità” a una soluzione di semplice buon senso. Come è ovvio, nelle more il parcheggio deve restare aperto.
Il re è nudo, non procedere in questo senso significherebbe l’assumere una decisione politica che di qualità politica ha ben poco.
La totale chiusura alle ragioni dei cittadini che per mesi hanno sostenuto incontri con gli assessori al fine di trovare una adeguata soluzione, indispone e offende l’intera comunità materana che di fatto, ancora un volta, verrebbe privata di uno spazio pubblico che consente la vivibilità di un’area già di difficile accesso. Nel sostenere quindi questa battaglia, i cittadini residenti confermano anche la richiesta di un confronto vero su tutto quanto nei prossimi mesi dovrà avvenire circa la definizione del Piano urbano della mobilità sostenibile e la definizione del nuovo bando per la gestione dei parcheggi, perché la proroga approvata di recente sino a settembre sia tempo utile alla definizione di soluzioni efficaci e lungimiranti. Preparandosi nel frattempo a ogni azione possibile per pretendere il rispetto di un semplice principio democratico.