“Continuiamo a operare su settori strategici puntando ad un utilizzo virtuoso dei fondi della nuova programmazione 2014/2020. In questo senso abbiamo lavorato su tutte le condizioni ex ante, come misura di serietà amministrativa e politica, che ci permetteranno di avviare gli investimenti”.
Lo ha detto il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, aprendo i lavori del Comitato di sorveglianza del Po Fesr Basilicata 2014-2020, riunito presso Villa Nitti a Maratea.
Nell’illustrare le priorità per il futuro, Pittella ha ricordato le buone performance e best practice della programmazione precedente. “La chiusura del ciclo 2007/2013 – ha evidenziato Pittella – ci consegna risultati lodevoli con il 110% di spesa. É un dato che influisce sull’andamento dell’economia lucana certificato dagli indicatori economici e sociali relativi al 2016 presentati qualche giorno fa da Bankitalia, che confermano il dato Svimez del 2015 e restituiscono una Basilicata che continua a crescere in maniera significativa del +1,8 per cento sul Pil. Esso rappresenta un dato strutturale e consolidato del sistema economico lucano.
Il flusso finanziario ed economico messo in campo attraverso i fondi strutturali – ha spiegato Pittella – ha consentito infatti di sostenere la domanda interna della Regione, gli investimenti e assicurare adeguati livelli di welfare, facendo così lievitare l’economia. Se abbiamo recuperato sul Pil è sicuramente anche grazie alla azione incisiva che tutti abbiamo compiuto.
Altri indici socio-economici hanno subito sensibili variazioni, come ad esempio l’occupazione che è cresciuta del 2 per cento, con una tendenza a livello del periodo pre crisi.Sono risultati che ci rendono ottimisti e fiduciosi.
I settori – ha continuato Pittella – sui quali continueremo a concentrare risorse sono quelli dell’efficientamento energetico, infrastrutture, potenziamento digitale, cultura e turismo, nonché dell’economia sociale per assicurare servizi per il sostegno anche alle fasce più deboli della Basilicata.
Ambiamo a diventare cerniera nel Mediterraneo e ponte per un’Europa che vuole competere. Perché, se lo sguardo della politica si sposta sul Mediterraneo la contrapposizione Nord -Sud del Paese perde consistenza. Lo sguardo dell’Europa mediterranea – ha concluso Pittella – si rivolgerà ai Paesi nel Nord Africa e del vicino Oriente”.
Giu 23