Affrontando il tema della rigenerazione del quartiere Piccianello, il candidato sindaco Raffaele De Ruggieri ha precisato come: “quest’area possa diventare una straordinaria occasione di riqualificazione territoriale. Possibilità offerta dall’Università degli Studi della Basilicata che l’ha scelta come campione per un progetto di rigenerazione dal doppio risvolto positivo: per i residenti e per la città intera. Nel primo caso, infatti, si metterà ordine alla confusione edilizia che mortifica l’estetica e la vivibilità del quartiere; nel secondo caso avvierà quel processo di rinnovamento delle attività delle piccole imprese edili e artigianali locali che saranno impegnate in un nuovo percorso produttivo orientato alla manutenzione più che alla edificazione urbana.”
“In questo contesto si inseriscono poi le iniziative dirette a qualificare le arterie di penetrazione della città, a cominciare dalla strada monumentale che dovrebbe diventare l’accesso diretto di Matera attraverso san Vito e via delle Cererie. A cascata – ha dichiarato De Ruggieri – intervengono poi la questione della mobilità e della debolezza infrastrutturale, per cui occorre che il nuovo governo affronti il problema determinante della ultimazione della Bradanica e del collegamento ferroviario con Bari attraverso uno scartamento ordinario e non ridotto. Le altre infrastrutture necessarie sono la Ferrandina-Matera-Gioia del colle, una strada strategica perché serve a collegare le aree produttive della città che oggi non colloquiano tra loro (Valbasento, La Martella, Venusio e Iesce).”
“Abbiamo poi un casello autostradale a 28 km da Matera e lo sottovalutiamo; una bretella Matera – Gioia del colle, che significa arrivare sulla A14, quasi dimenticata; a 40 km c’è Bari e il suo aeroporto; sempre a 40 km la città e il porto di Taranto; per non parlare delle grandi aree turistiche della Puglia ricche di organizzazione turistica che non possiamo ignorare. Noi, se affronteremo il problema della infrastrutturazione di Matera, agevoleremo gli investimenti sulla città sapendo bene che dietro agli investimenti c’è l’occupazione e che solo una città collegata e infrastrutturata può diventare un polo di attrazione di investimenti.”