Il cittadino materano Valentino Blasone commenta in una nota le dichiarazioni del sindaco di Matera in occasione del comizio che ha tenuto domenica scorsa il primo cittadino Raffaello De Ruggieri in piazza Vittorio Veneto. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Valentino Blasone: “Il Sindaco solo e la città perduta”.
Nell’ascoltare il comizio domenicale del Sindaco De Ruggieri ho annotato i cinque punti che di seguito elenco. Non vogliono essere esaustivi, ma credo siano rappresentativi della situazione attuale.
1) Il sindaco era solo. Per scelta o per necessità si è voluto mostrare solo. La solitudine non è mai sinonimo di democrazia. Anzi il più delle volte è vero il contrario.
2) La città in piazza sembrava, tranne poche eccezioni, sì in ascolto ma stanca e vuota, quasi disinteressata. Direi un esempio perfetto dell’atavica apatia materana, bel lontana dall’entusiasmo della proclamazione di Matera capitale.
3) L’elenco delle cose fatte o da farsi mancava di un elemento determinante, ovvero del tempo. Quindi se l’intento era quello di illustrare lo stato dell’arte ritengo sia stato del tutto disatteso. Non si può infatti non precisare quando le attività avviate saranno completate. Solo sul prossimo bando dei rifiuti il Sindaco ha precisato e si è impegnato sulle date: inizio della discussione in consiglio comunale entro il mese di novembre, definizione del bando entro il 31 dicembre. È quindi utile e trasparente fare lo stesso su tutti gli altri punti oggetto di annunci. Altrimenti gli annunci rimangono tali, perché le cose per farle non basta solo enunciarle ma poi è richiesta ed è necessaria una meticolosa attività di pianificazione (copertura finanziaria, appalti, consegna dei lavori, inizio e ultimazione degli stessi). Su questo la città aspetta nuove con ansia.
4) Il problema politico della maggioranza che sostiene il Sindaco in consiglio comunale è e rimane sul campo. Su questo punto il Sindaco è stato estremamente generico, volutamente evasivo, né può la sua volontà o il suo amore per la città come da lui dichiarato sopperire ad una mancanza di indirizzo politico coerente ed univoco fra i consiglieri della maggioranza. L’impressione è che si stia continuando a confondere la volontà e l’impegno con la definizione di una strategia come somma di azioni concordate fra l’attuale maggioranza (se ancora esiste) e che poi la maggioranza stessa deve supportare in consiglio e tramutare in atti amministrativi. Il parlare direttamente alla città non può essere la soluzione. Il Sindaco questo lo sa bene. Ed è illusorio e populista raccontare ai cittadini che le cose verranno fatte se si apre un periodo di confronto diretto. Le cose verranno fatte invece solo e se si tradurranno in atti amministrativi vincolanti e per fare ciò non si può prescindere dall’avere un’auspicabile solida maggioranza in consiglio. E si ritorna quindi al punto di partenza. Come e cosa farà il Sindaco per assicurare tale coesione? Questo ieri non è stato spiegato ai cittadini.
5) La giunta. Se guardiamo all’anno e mezzo appena passato, è facile notare come la città abbia sofferto di un deficit politico. Infatti vi è stato più tempo senza una giunta completa ed organicamente operante rispetto a quello in cui gli assessori erano nel pieno delle loro funzioni. Non si può parlare di strategia, di futuro, di sviluppo, se il disegno complessivo, che sia esso più o meno condivisibile, sia poi tramutato in atti concreti. Il Sindaco ha lamentato il male (oscuro?) della burocrazia italiana e potentina in particolare, e la mortificazione di una macchina comunale del tutto inadeguata. Ma le sue giunte (quante in un anno e mezzo?) non sono state da meno, per componenti mancanti, per logica di scelta degli assessori e ultimo, ma non ultimo, per logica di assegnazione delle deleghe.
Quindi se in linea teorica può essere positivo l’apertura di un canale di confronto con la città, e sottolineo, di confronto e non che il Sindaco parla e gli altri ascoltano (perché questo si chiama comunicazione ad una via), non possono essere dimenticati e sottovalutati, uno ad uno, gli aspetti sopra menzionati. Altrimenti il tutto è solo una mossa mediatica che mai potrà risolvere i tanti problemi che oggi attanagliano la nostra città, né soprattutto potrà dar risposta alle tante attese che tutti i materani, indistintamente, ripongono per un futuro migliore.
Ieri abbiamo visto un Sindaco solo ed una piazza silente.
Matera merita altro.
Capirlo, prima ancora che impegnarsi a costruirlo, è sì dimostrare vero amore per la nostra città.
Valentino Blasone
Condivido.
nino silecchia
Posso tranquillamente dire che Raffaello De Ruggieri ama veramente la nostra Città. Non nascondo che nel discorso di domenica commuovendosi ha commosso non solo me ma tanti altri materani che amano la nostra Matera.
Pasquale Fontana
Se la ama veramente faccia la cosa più sensata che esista. Si dimetta.