Commissione consiliare sui lavori a Murgia Timone per Parco della storia dell’uomo, Pasquale Doria (consigliere comunale di Matera Civica). “Agire di conseguenza senza perdere tempo”. Di seguito la nota integrale.
Si apprende dalle cronache cittadine che, nelle scorse ore, si è svolta una visita in anteprima al cosiddetto Parco della storia dell’Uomo. L’iniziativa, promossa dai progettisti dei lavori svolti a Murgia Timone era dedicata solo ad alcuni giornalisti, presenti tra gli altri, a quanto pare, esponenti della Soprintendenza, il collaudatore ed altri. Modalità alquanto irrituale. Per la ragione che non è certo sfuggita un’assenza eccellente, l’Amministrazione comunale. Quell’ente locale che, nei giorni scorsi, trovando un momento di straordinaria unitarietà, nella sua massima assemblea cittadina ha espresso un giudizio non certo di segno positivo sulle scelte adottate a carico di uno tra i luoghi più amati dalla comunità dei materani. Un giudizio maturato gradualmente, fino a giungere all’approvazione all’unanimità di un ordine del giorno che rappresenta una novità assoluta nel panorama delle pratiche decisionali e politiche riguardanti il destino della città. Quindi, mentre l’Amministrazione comunale, il suo Consiglio, le associazioni, numerosi tecnici, non solo materani, nonché una vasta fetta dell’opinione pubblica locale s’interrogano sulla bontà del progetto, c’è chi illustra alcune opere eseguite a pochi intimi. Come se il Parco fosse cosa estranea alle istituzioni e ai cittadini che, in fondo, rappresentano i protagonisti di una vicenda partita male fin dal primo momento, proprio per l’esclusione delle informazioni ai veri destinatari delle risorse pubbliche, nonché vigili del loro corretto utilizzo. Dove è finita la democrazia partecipata? Non è forse anche il paesaggio un bene comune la cui percezione, per chi vive il suo patrimonio, è parte stessa della definizione del paesaggio?
Il patrimonio è una risorsa, va tutelato e tutta la società materana ha grosse responsabilità in questa fase delicatissima di crisi. Ma solo garantendo una maggiore partecipazione e aggregazione dei cittadini e facendo crescere nella comunità un valore sociale condiviso sarà meno faticoso risalire la china di una dolorosa regressione in atto.
L’ordine del giorno approvato in Consiglio Comunale prevede il varo di una Commissione speciale per misurare attraverso la parola di esperti e l’audizione di consulenti esterni la qualità dei lavori eseguiti e decidere sulle scelte da compiere in materia di ripristino dei luoghi.
È il caso di non perdere chissà quanto tempo e di agire prima dell’estensione del verbale di consegna dei lavori.
Sarà opportuno che il Comune non prenda in carico i luoghi finché non sarà accertata la loro regolarità.