Compensi per lavori ospedale di Tinchi, precisazioni del sindaco di Pisticci. Di seguito la nota integrale.
Sulla vicenda relativa al compenso dell’ing. Rocco Sassone, coordinatore della sicurezza in fase di progettazione ed esecuzione dei lavori di demolizione del 4 e 5 livello del P.O. di Tinchi, ritengo doverose alcune precisazioni per fare chiarezza su una vicenda paradossale.
La prestazione è stata eseguita, con grande professionalità, dall’ing. Sassone su un immobile, la struttura dell’ospedale “A. Lo Dico” di Tinchi, di proprietà dell’ASM e non del Comune di Pisticci. Un incarico professionale su un immobile viene, normalmente, conferito dal proprietario della struttura, in questo caso appunto l’ASM. E questa è sicuramente un’anomalia: perché nel 2015 il Comune di Pisticci, addirittura con delibera di giunta (la n. 19 del 29.01.2015) conferisce un incarico professionale su un immobile non di sua proprietà? Tutti conosciamo le vicende che hanno riguardato e riguardano ancora l’ospedale di Tinchi, da sempre terra di conquista di vertici politici e amministrativi che in questi anni non hanno fatto altro che depauperare una preziosa risorsa del territorio. Ma questa è un’altra storia. Probabilmente, in quel momento, si temeva che l’esecuzione dei lavori, interferendo con le attività ambulatoriali, avrebbe condotto ad un loro trasferimento, completando la spoliazione della struttura, già da tempo in atto. Nella ricerca di una soluzione che consentisse di eseguire i lavori senza compromettere le prestazioni sanitarie, si è fatto ricorso quindi ad una figura tecnica esterna all’azienda sanitaria ed individuata, dal Comune di Pisticci(!) , con il beneplacito dell’ASM, nell’ing. Rocco Sassone. Così nasce lo strano rapporto tra Comune, ASM e professionista, suggellato da una convenzione trilaterale in cui all’art. 7 è previsto che “Il pagamento di quanto dovuto al professionista sarà corrisposto dall’ASM di Matera” a cui il professionista avrebbe dovuto presentare fattura, e che avrebbe dovuto sostenere ogni altro onere fiscale connesso alla prestazione (a conferma di ciò si può consultare, alla sezione “Delibere e determine” del sito del Comune di Pisticci, la determinazione n. 320 del 30.11.2016, a firma dell’allora Dirigente ad interim del settore tecnico, che approva lo schema di convenzione tra le parti).
In sintesi il Comune di Pisticci ha individuato un libero professionista per eseguire, su un immobile non comunale, una prestazione il cui pagamento sarebbe dovuto avvenire a cura dell’ente proprietario dell’immobile. Semplice e lineare no?!Nel frattempo i lavori sulla struttura sono stati eseguiti e, giustamente, il professionista ha reclamato il dovuto compenso ma l’Azienda sanitaria, con la quale in questi anni abbiamo tenuto continue interlocuzioni ritiene, per ragioni che fatichiamo a comprendere, di non dover procedere direttamente al pagamento, come da convenzione, ma di dover affidare tale incombente al Comune di Pisticci cui sono state frettolosamente trasferite le somme o, più precisamente, scaricato il problema.
Ciononostante, poiché questa Amministrazione nutre profondo rispetto peri lavoratori, ci siamo fatti carico di un compito non nostro, prendendo a cuore la situazione di un professionista che ha dato prova di serietà e bravura, e manifestando la nostra disponibilità a procedere al pagamento delle spettanze dell’ing. Sassone. L’unica richiesta che abbiamo fatto all’ASM è stata quella di produrre, semplicemente, atti tecnici che attestassero la regolare esecuzione della prestazione (va ribadito che il Comune di Pisticci, pur avendo “incaricato” il professionista, non ha avuto alcun ruolo nell’esecuzione dei lavori, non avendo né titolarità sull’immobile, né accesso al cantiere, quindi non dispone degli atti tecnici necessari per certificare i lavori eseguiti). Questo avveniva ormai diversi mesi fa ma, cogliendo la giusta sollecitazione del Comitato per la difesa dell’Ospedale di Tinchi, ci siamo fatti promotori di un nuovo incontro, tenutosi nella giornata di ieri presso la sede ASM di Matera con i responsabili dei lavori. All’esito dell’ incontroabbiamo registrato la disponibilità dell’Azienda sanitaria a risolvere una volta per tutte una questione incresciosa, emblematica di come troppo spesso i procedimenti amministrativi, soprattutto se non instaurati in maniera lineare, diventino una macchina infernale che stritola chiunque vi passi dentro.