Emanuele D’Adamo, portavoce “Matera Libera” sollecita il completamo della tratta ferroviaria Ferrandina-Matera e auspica il collegamento con la dorsale adriatica. Di seguito la nota integrale.
Per iniziativa di alcuni amici materani, nell’anno 2020, come è noto, è stata costituita l’Associazione “Matera Libera”. I precipui scopi del costituito sodalizio possono essere sintetizzati in due caratteristiche: Processi culturali e amore per la Città di Matera. L’iniziativa ha riscosso un notevole successo tant’è che, in un brevissimo lasso di tempo, l’Associazione ha registrato notevoli adesioni sino a raggiungere il numero cospicuo di adesioni. La prima esperienza, oltre quelle già registrate su vari temi di carattere culturale ben partecipate e condivise, è stata quella di competere alla elezione 2020 per il rinnovo degli amministratori del Comune di Matera. Si è creato sulla vicenda un notevole entusiasmo tant’è che si è deciso di formulare una propria lista di candidati. Va precisato che divenuta pubblica la notizia, diverse correnti politiche ci hanno contattato perché la lista “Matera Libera” li affiancasse. Dopo una valutazione serena ed obiettiva si è deciso di concorrere alla competizione con la lista “Matera Civica” che rispondeva al nostro programma e ai nostri obiettivi con Pasquale Doria candidato per entrambe le Liste alla carica di Sindaco. L’impegno di questa competizione è stata lodevole ed apprezzata dall’elettorato tant’è che il capolista sopracitato ha ricevuto un adeguato numero di preferenze al cui risultato ha contribuito in maniera significativa il gruppo di “Matera Libera”. Successivamente all’evento comunale Matera Libera continua nel suo programma elettorale e nel solco delle sue iniziative segue con molta attenzione l’attività dell’Associazione “Matera Ferrovia dello Stato” presieduta dal Prof. Pavese Nicola; Associazione che già da tempo proponeva e tutt’oggi segue l’evolversi del collegamento ferroviario Ferrandina-Matera delle RFI per il quale asse è noto che è stato disposto dallo Stato l’importo di 365 milioni di euro, così come tra l’altro confermati dal V.Ministro Bellanova e dal Commissario Fiorani che ha condiviso la realizzazione a seguito della Sua visita a Matera. Ad onor del vero anche altri si sono prodigati a favore della ferrovia dello Stato a Matera; da citare anche il Consigliere Regionale Luca Braia e la Senatrice Maria Antezza che nel corso dei loro mandati istituzionali non hanno mai trascurato tale impegno rendendosi tutt’oggi parte attiva dell’iniziativa. Dal punto di vista infrastrutturale delle RFI è storico e noto che Matera è l’unico Capoluogo italiano non servito da tale infrastruttura RFI e che di contro ha nel proprio territorio a pochi chilometri l’Azienda FERROSUD nota per i servizi di realizzazione e riparazione mezzi della RFI. Nel contesto, “Matera Libera” ritiene doveroso dare riconoscimento a tutte le personalità politiche ed istituzionali che sono intervenute sul tema. Da ricordare il dott. Francesco Passarelli, già sindaco di Matera che nel periodo 1890, già da oltre un secolo fa, avviava la richiesta del collegamento di Matera con le FF.SS. Ancora, il Consiglio Comunale di Matera, su proposta dell’Avv. Francesco Di Caro, anno 1983, già Sindaco di Matera, a seguito di Sua specifica proposta deliberò all’unanimità la richiesta di realizzare l’impianto ferroviario Statale. Ed ancora l’iniziativa portata avanti dall’Associazione “Ferrovia dello Stato a Matera” che con intelligenti iniziative e la partecipazione di numerosi materani e insigni professionisti ha raggiunto la conferma della fattibilità dell’antica richiesta, con una proposta che vanta le proprie azioni e motivazioni nel fatto che, attraverso questa struttura RFI si potenziano varie opportunità tra cui quella di servizio alle persone e far viaggiare le merci, prodotte nel nostro territorio, sul sistema ferroviario al fine di poter raggiungere velocemente i posti di distribuzione in alternativa al trasporto su gomme. Sulla questione realizzazione RFI però parrebbe che “qualche ostacolo non meglio definito” si frapponga all’avvio dei lavori previsti sulla predetta tratta e al crono programma dei lavori previsti con inizio nell’anno 2022 e terminazione al 2026. Il nostro movimento “Matera Libera” nell’apprendere con grande preoccupazione questa evenienza ribadisce che nonostante Matera è collegata con Bari con il servizio a scartamento ridotto delle FAL che garantiscono le esigenze dei viaggiatori per Bari e viceversa, è altrettanto evidente però che le FAL non possono ottemperare a quello che oggi si rende altrettanto necessario per il trasferimento delle merci, e non solo, per il Nord Italia e il Nord Europa. A nostro parere riteniamo, dunque, che le due infrastrutture ferrate RFI e FAL possono tranquillamente coesistere e che la tratta della RFI dovrebbe comunque proseguire da Matera verso l’Adriatico per il giusto collegamento e proseguimento delle linee ferroviarie nazionali delle RFI. E da sottolineare pertanto, che se tale preoccupazione dovesse diventare concreta, ovvero che la tratta Ferrandina-Matera-Adriatico non dovesse realizzarsi, purtroppo Matera e la Basilicata continuerebbero ad essere completamente abbandonate ritornando ironicamente nell’1800. “Matera Libera” si rivolge dunque a chi eventualmente si sta attivando per questo ipotetico blocco di sviluppo infrastrutturale; a chi non si rende conto che così facendo si compromette l’economia dell’intero territorio regionale e impedisce definitivamente anche lo sviluppo derivante dalla realizzazione delle zone ZES entro le quali ricadono Matera e le aree industriali “ Val Basento”. L’Associazione “Matera Libera” si rende disponibile ad affiancare ogni iniziativa, non ultima quella delle azioni sociali e sindacali, perché questa evenienza negativa sia definitivamente esclusa alla luce dei fatti , così come già abbiamo appreso, che sia l’Ente Regione Basilicata, sia la Provincia di Matera che varie Associazioni ed Enti hanno già deliberato sulla necessità della implementazione Ferroviaria a Matera mandando i loro Deliberata al Ministero competente. Ci si chiede però: “ Come mai ad oggi, nonostante più volte sollecitato, il Comune di Matera, seppur dichiarandosi disponibile, sembra che non ha ancora adottato un provvedimento di condivisione per le RFI… ? ”. Richiamando l’insediamento del “nuovo esecutivo” al Comune di Matera, il movimento “Matera Libera” ribadisce la necessità della realizzazione dell’infrastruttura RFI per l’Adriatico, della conservazione delle FAL come servizio ai viaggiatori e ribadisce che non demorderà nel portare avanti le proprie proposte per il lavoro, la cultura, il potenziamento delle attività imprenditoriali e per lo sviluppo e la salvaguardia ambientale del territorio.