Un doveroso riconoscimento alla città di Matera va fatto per lo straordinario ed ambizioso traguardo raggiunto che ci pone come centro culturale e turistico anche oltre il 2019. Credo che abbiamo raggiunto un livello di conoscenza mondiale pari a quello delle più importanti città d’arte italiane. Il premio per la Capitale europea della Cultura del 2019 è sicuramente da attribuire alla capacità di programmazione e di proposta elaborata con tanta efficacia ed intelligenza da parte del Comitato, oggi Fondazione, nonché alla bellezza ed unicità del nostro patrimonio artisitco-storico tramandato dalle nostre passate generazioni. Non c’è alcun dubbio che in questo momento inizia la fase più delicata ed appassionante, la capacità di gestire e di pianificare il riconoscimento ottenuto attraverso la trasformazione della città, la quale, deve essere in grado di accogliere e presentarsi con un’offerta ad alto valore qualitativo al mondo che ci guarda e ci visiterà. In questo la politica dovrà avere un ruolo fondamentale senonché privilegiato, dovrà avere la grande capacità programmatrice che solo delle forze democratiche e partecipative potranno assicurare. Questo potrà avvenire solo attraverso una volontà di elaborazione e discussione che soltanto la vera politica sana ed un partito solido con le sue diverse opinioni può governare. Un partito che pensa e discute, coinvolge e non si ritrae timidamente davanti al patrimonio di conoscenze e qualità che trova nella società materana. Si auspica che un dibattito nella città ed anche nei partiti si possa accendere ottenendo una vera e propria rivoluzione culturale anche nella proposta elettorale. Vorrei una discussione leggera ed indirizzata più al futuro che al presente, desidererei una discussione che si basi sulle qualità delle persone invece che sulle dinamiche oramai obsolete, frutto di risultati correntizi, che ancora oggi sono presenti in tutti i livelli istituzionali della nostra Regione. Auspico una capacità dei partiti di rigenerarsi, che avvenga naturalmente e non imposta per mera convenienza, mi auguro un contenitore che sia aperto e contendibile sulla base delle idee e del libero pensiero che solo attraverso lo strumento delle primarie si potrà configurare . Questo incantevole augurarsi è preceduto da un profondo interrogativo, il quale, si basa sulla sincera e naturale riflessione della capacità di ottemperare a questo che vede il Partito Democratico e tutta la storia politica materana di sinistra intrisa di moderatismo al centro. Ad oggi, tristemente, l’unico assunto che si presenta è che il dibattito risulta ancora flebile e non fa auspicare alcunchè, in quanto con l’Altum silentium a far da padrone, si pongono le basi per una promozione senza condizioni per l’ Amministrazione in carica pur avendo deliberato e assunto decisioni a parer mio alquanto discutibili, soluzioni e fatti che vengono presentati come dei successi , ma che invece, sono solo il frutto del naturale processo del momento vittorioso della città. In ogni caso, il mio giudizio risulta essere marginale vista l’esaltazione dimostrata da gran parte dei membri del Partito Democratico materano. Scelte politiche e di uomini che sono avvenute senza una vera e propria partecipazione democratica appassionata all’interno del PD cittadino lasciando sul campo il ruolo che una comunità partitica dovrebbe assicurare. Oggi il rischio di una posizione difensiva arroccata sullo status quo a discapito della libera partecipazione potrebbe far implodere le anime e le diverse culture politiche presenti nel partito con risultati clamorosi come quello avvenuto nella città di Potenza.
Suriano Roberto, Componente Direzione Pd Matera