Il PD riconferma Adduce per le Comunali 2015 nella città dei Sassi. Il primo cittadino di Matera, Salvatore Adduce, sarà il candidato sindaco del PD anche per le elezioni amministrative previste il 10 maggio 2015, Il primo turno si svolgerà domenica 10 maggio 2015, con eventuale secondo turno di ballottaggio domenica 24 maggio. Ad annunciare la data delle elezioni regionali e amministrative, che dovrà essere ratificato da un apposito decreto nei prossimi giorni, è stato Matteo Renzi durante l’assemblea dei gruppi parlamentari del Pd. Il premier ha spiegato che chiederà al ministro degli Interni di proporre la data al consiglio dei ministri, cui compete la decisione finale.
La decisione di puntare su Adduce da parte del PD è stata ratificata per acclamazione, con 34 voti su 50 aventi diritto, durante il direttivo cittadino convocato nel pomeriggio presso la sede del PD nella città di Matera.
Un’assemblea nella quale non è passata inosservata l’assenza degli esponenti che fanno riferimento all’area pittelliana e renziana.
L’assemblea ha fatto registrare momenti di tensione quando il segretario regionale Antonio Luongo ha chiesto ai presenti di rinviare la votazione per la designazione del candidato sindaco. La direzione cittadina del PD ha respinto questa proposta e ha deciso di procedere con la votazione. Al termine dell’incontro Antonio Luongo, visibilmente contrariato e in disaccordo con quanto deliberato ha minacciato il commissariamento della sede cittadina del PD.
PD sceglie il candidato sindaco Adduce, nota di Pierluigi Diso
Sono le ore 20.50 di domenica 8 marzo ed ho appena letto la dichiarazione di Muscaridola alla stampa, dopo quanto apparso oggi sui quotidiani locali. L’ormai ex segretario cittadino del PD dichiara apertamente che già un anno fa si era candidato per ricandidare il sindaco uscente. Bravo! E’ stato lungimirante. Dopo un tira e molla tra Adduce Sì e Adduce No, dopo la fuga dalle primarie, unico e vero strumento democratico del PD, solo per acclamazione (ma a seguito del rimprovero di quell’autorevole segretario Luongo) per alzata di mano, all’interno dell’assemblea PD di ieri sera 34 persone, segretario cittadino in testa, hanno fatto la loro scelta “oclocratica”, mentre Lotti e Renzi stanno a guardare, affacciati dal palazzo di Piazza Colonna. Nonostante la richiesta di Luongo , tutti i partecipanti hanno preferito festeggiare le loro donne e liquidare la segreteria Muscaridola con un’alzata di mano. Quelle 34 braccia alzate al cielo hanno al momento impedito la tanto auspicata unione del partito democratico in vista delle elezioni comunali di Matera, che già oggi Il Quotidiano del sud indicava ancora una volta: una sigla due partiti. Poiché Renzi è un cattolico praticante mi corre l’obbligo di invitare chi legge a studiare l’intera esperienza storica del movimento cattolico, quale vero ed unico movimento civile, sociale e politico e chiedere il loro sostegno. L’autonomia dei cattolici è stato e lo è ancora il segno e presupposto dell’autonomia dello Stato nel proprio ordine, autonomia che implica un valore proprio di esso e la permanente garanzia della vita democratica nel suo significato di incessante ricerca, di confronto, di libertà. Peccato che l’invito di Luongo e di quei cattolici renziani non sia stato accolto e che non ci sia stato alcun raccordo e accordo democratico. Solo 34 persone non hanno voluto credere nel valore innovativo del dialogo e dell’intesa, ignorando il punto di arrivo e insistendo sul punto di partenza. Ho vissuto dall’esterno l’esperienza del centro sinistra materano e la classifico come un’alleanza aperta, difficile, che ha destato sorpresa, preoccupazione, ma il sindaco ha incarnato in pieno il principe del Machiavelli. Ha dimostrato di essere il perfetto zoon politikon, anche con equilibrio, impegno e serietà. Ma questo è un fatto storico….è la realtà di alcuni anni della gestione di Matera. Adesso c’è in città tutta una trasformazione di rapporti, di mentalità, una compenetrazione di obiettivi, una dislocazione nuova della politica materana. Senza ripudiare in blocco quanto fatto in questi cinque anni, le condizioni di Matera son cambiate, la città è diventata capitale europea della cultura 2019 e merita una grande apertura, in una direzione prima inesplorata. Matera ha bisogno più che mai di una politica di conciliazione con le divergenze del partito e non fare di uno stato di necessità una scelta strategica di lungo periodo. Un processo di dialogo democratico era sicuramente la via migliore, tendendo conto della tradizione politica esistente. Andava preparato un centro sinistra cercando di cautelarsi con un largo fronte di consensi, primo fra tutti quello dell’intellettualità, risolvendo in modo coerente ed unitario i problemi dell’ordine e dello sviluppo della società materana, senza presentare il partito di maggioranza relativa come una forza politica alla deriva: tanto alla fine tutti dovranno spingere il carro, mentre in pochi vi resteranno ancora sopra, comodamente seduti. La Matera futura sarà la città buona di cui parla Aristotele, cioè la polis retta da un amministratore saggio in vista della felicità che potrà realizzarsi a patto che ci siano le condizioni ottimali. La felicità coincide con la vita virtuosa: per ottenerla si dovranno seguire in primo luogo i beni dell’anima (cioè le virtù), mentre passano in secondo piano i beni materiali e quelli del corpo. Un politico di lungo corso qualche giorno fa disse: la politica è anche fantasia….le soluzioni si trovano anche in una nottata. Bene una soluzione è stata già consacrata con una levata di mano in poche ore, speriamo che con l’altra mano si riesca a ricucire lo strappo in altrettanto breve tempo.
Pierluigi Diso
è stata una scelta non prevista!
Mi sembrava la scelta migliore e più corretta
Giusto mariabruna alla fine è il meno peggio di tutti questi che ho visto candidato alcuni anche bravissime e squisite persone ma che in quel marasma che è la politica ne uscirebbero distrutti e umiliati.
La logica dello zero a zero è stata sconfitta. la logica delle poltrone e poltroncine azzerata. E’ stata comunque una bella scelta. Si è scelto di “scegliere”. gioco di parole per dire che anche se Adduce non ce la fa, il PD materano si è dimostrato vivo e presente. Adduce ha amministrato bene che di questi tempi non ordinaria realtà..anche senza parlare di Matera 2019…
potevamo perdere un “SANTO ” vivente, uno che fa i miracoli solo con la bocca, stiamo aspettando che gli escano le sacre stimmate, per venerarlo come si deve.Solo da definire “SANTO” ADDUCE da Matera o da Ferrandina
…..il nuovo che avanza…..mamma me…..