Riceviamo e pubblichiamo una nota del consigliere comunale bernaldese Francesco Carbone in cui contesta l’Amministrazione Comunale di Bernalda, in particolare per quanto riguarda le trasparenza degli atti amministrativi. Di seguito la nota integrale.
Quando la politica si ostina a raccontare fandonie ai cittadini cercando di dissimulare le proprie deficienze è sempre più doveroso, per chi ricopre ruoli di controllo e vigilanza come i consiglieri di opposizione, denunciare senza troppi giri di parole quelle che all’apparenza sembrano inefficienze ma che ad un analisi più oculata hanno tutta le sembianze di una totale mancanza di trasparenza innanzi tutto verso i cittadini.
Ebbene, dopo aver richiesto per tre anni la discussione di varie problematiche attinenti la vita amministrativa di Bernalda, tenuto conto delle segnalazioni inviate alla prefettura e all’ANAC, finalmente si è convocato un consiglio comunale fiume per rispondere alle interrogazioni consiliari. Soprassedendo momentaneamente al merito delle risposte ottenute che dire evasive e superficiali è dire poco, dalle pagine dei giornali si scopre, dopo alcuni giorni, di essere diventati comune all’avanguardia per l’informatizzazione così come dichiarato dallo stesso sindaco che afferma : ” nel perseguimento della trasparenza amministrativa che contraddistingue il nostro mandato di governo non potevamo che aprire le porte del Comune anche su internet. Ogni cittadino potrà usufruire di tutte quelle informazioni che sino ad oggi si acquisivano solo recandosi fisicamente presso gli uffici del palazzo comunale”. Senza timore di essere smentiti possiamo affermare di essere dinanzi all’ennesimo bluff a cui l’amministrazione Tataranno ci ha ormai abituati. Infatti si susseguono invano richieste di ottenimento di documenti a cui la struttura comunale non risponde da mesi o risponde in modo parziale e incompleto addirittura invitando il consigliere a recarsi personalmente presso gli uffici competenti solo al fine di poter prendere visione di specifici atti necessari all’espletamento del proprio ruolo di controllo. Reperire poi documenti e atti sul sito internet comunale diventa un vero e proprio percorso ad ostacoli attraverso un labirinto di rimandi a pagine e caselle di ricerca che non danno luogo ad alcun risultato se non alla resa del cercatore. E allora è di tutta evidenza che si vuole dare solo l’illusione ai cittadini di poter prendere parte attivamente alle decisioni amministrative o, molto più semplicemente, l’amministrazione vuole perseverare sulla strada intrapresa dall’inizio del suo mandato escludendo i consiglieri di opposizione da qualunque forma di partecipazione ed esercizio del proprio mandato elettivo. Esistono infatti richieste di documentazione specifica, ad esempio, in merito all’abbattimento dei pini realizzato sia a Bernalda che a Metaponto su cui l’amministrazione continua ad eludere le richieste dei consiglieri che hanno un compito preciso quello di dare risposte alle domande di tanti cittadini che hanno visto scomparire nel giro di pochi mesi un patrimonio forestale di pregio per cui, oltretutto, era stato garantito che non vi sarebbe stato alcun impegno economico a carico delle casse comunali. Oggi invece scopriamo che la spesa sostenuta dal 01/01/2016 dai cittadini bernaldesi per fresatura ceppi e piantumazione di nuove specie arboree ammonta a 55000€.
Se questa è la tanto decantata trasparenza amministrativa la giunta Tataranno farebbe bene a cambiare refrain puntando più sui contenuti che sui contenitori vuoti collezionati fino ad oggi iniziando con un’azione di riqualificazione del suo mandato di governo: dimissionare l’assessore all’ambiente Grippo.
Lug 26