Con un giorno di ritardo per un rinvio deciso solo tre ore prima dal Circolo Culturale La Scaletta e dal Comune di Matera a seguito di un’allerta meteo annunciata 24 ore prima in tutta la Basilicata e che in realtà non si è mai verificata almeno a Matera, del resto bastava consultare qualsiasi applicazione per verificare che il maltempo era scongiurato almeno dalle nostre parti, nei Sassi di Matera, nel Sasso Barisano per la precisione, è stata svelata intorno alle ore 13 di questa mattina la targa con cui viene intitolato ad Emilio Colombo il belvedere Sant’Agostino. Subito dopo un violento acquazzone, giusto per confermare la decisione infelice di posticipare la cerimonia. La targa con intitolazione del belvedere di Sant’Agostino a Emilio Colombo è una scelta non condivisa da tutta la comunità materana ma che rappresenta comunque un segnale importante dal punto di vista politico e culturale visto che l’attenzione nei confronti dello statista lucano arriva da Matera e non da Potenza, la sua città di origine. Una targa scoperta non più nel giorno del suo centenario ma nel giorno in cui ricorrono i cinquant’anni dal primo Governo Colombo.
Alla cerimonia, promossa dal Comune di Matera e dal Circolo La Scaletta, hanno partecipato Raffaello De Ruggieri, sindaco di Matera, Giampaolo D’Andrea, assessore alla cultura del Comune di Matera, Vincenzo Viti, già parlamentare della Democrazia Cristiana, Paolo Emilio Stasi, presidente del Circolo La Scaletta e Donato Verrastro, direttore Centro Studi Internazionali “Emilio Colombo”.
Nel corso dell’iniziativa in memoria dello statista lucano è stato ricordato il rapporto tra Colombo e il Circolo La Scaletta, in particolare il sindaco e socio fondatore del sodalizio ha ripercorso il momento in cui, nel 1962, un gruppo di soci incontrò il politico a Potenza per illustrargli il progetto esecutivo della strada di Murgia Timone, un progetto che colpì Colombo, per l’intraprendenza di quel gruppo di giovani, in seguito utilizzato per dare inizio ai lavori. Grazie a quell’incontro, infatti, fu realizzata la strada panoramica che ancora oggi permette di raggiungere il Belvedere e ammirare la città di Matera in tutto il suo splendore.
Il presidente Stasi, invece, ha ricordato quando nel 1966 il Circolo allestì nei locali dell’ex Convento dell’Annunziata una grande mostra fotografica della ricerca sulle chiese rupestri del Materano e Colombo insieme ai soci inaugurò l’esposizione. Il ricordo di quella giornata è racchiuso in alcuni scatti della mostra “De Gasperi e Colombo per Matera” allestita presso l’ Open Space Apt Basilicata, nel Palazzo Dell’Annunziata, che è stata prorogata fino al prossimo 9 agosto. Orari 10-13.30/16-20.
Infine il sindaco di Matera e il presidente del Circolo La Scaletta, Paolo Emilio Stasi, hanno scoperto una targa in memoria dello statista lucano, del quale quest’anno ricorrono i cento anni, nel giorno in cui cinquant’anni fa fu varato il suo governo. La targa è stata apposta in un luogo simbolo, dove il presidente De Gasperi, accompagnato da Colombo nel ruolo di sottosegretario, prese atto delle condizioni di disagio e miseria in cui si viveva nei Sassi, impegnandosi successivamente al varo della legge 619 del 1952 sul risanamento degli antichi rioni. Un impegno per i Sassi proseguito anche con la legge n.771 del 1986 di cui Colombo fu il primo firmatario.
“Emilio Colombo è stato il protagonista attivo dell’avvio della stagione di rinascita della città di Matera nel Dopoguerra e della trasformazione di questi luoghi da emblema della vergogna nazionale a Capitale europea della Cultura 2019”.
E’ quanto sostenuto dal Sindaco Raffaello de Ruggieri, nel corso della cerimonia di intitolazione ad Emilio Colombo del Belvedere della Chiesa di Sant’Agostino, nei Sassi di Matera.
Alla scopertura della targa erano presenti, oltre al primo cittadino, l’assessore alla Cultura, Giampaolo D’Andrea, l’ex parlamentare della Dc, Vincenzo Viti, il presidente del Circolo La Scaletta Paolo Stasi e lo storico Donato Verrastro.
De Ruggieri ha ricordato momenti di vita personale in cui ha conosciuto e per un certo periodo collaborato con lo statista lucano, riconoscendogli la “capacità di tradurre in azioni concrete le idee e la capacità di coinvolgere le nuove generazioni in progetti di crescita della comunità traendo da esse entusiasmo ed esaltandone il protagonismo”.
“Nella giornata di oggi – ha ricordato l’assessore alla cultura Giampaolo D’Andrea – 50 anni fa venne varato il primo Governo Colombo ed è particolare che per una serie di circostanze oggi a Matera intitoliamo allo statista lucano un Belvedere nei Sassi di Matera che lui amava”.
D’Andrea ha ripercorso alcuni dei momenti storici più significativi della vita politica di Emilio Colombo e ha legato il suo ricordo alle parole pronunciate da Sergio Zavoli al Senato nel giorno della commemorazione per la sua scomparsa: “Si fa politica – ha detto ricordando le parole di Colombo a Zavoli – non solo per costruire ma anche per scongiurare qualcosa. Colombo – ha concluso D’Andrea citando l’illustre giornalista scomparso ieri – era un’idealista senza illusione ed un realista con molte speranze”.
A seguire è stata scoperta una targa in memoria di Emilio Colombo realizzata dal ceramista materano Peppino Mitarotonda per ricordare, in un luogo simbolo, il suo importante ruolo per il riscatto di Matera. Colombo, esponente di rilievo della Democrazia Cristiana e protagonista della storia italiana del secondo Novecento, nasce a Potenza l’11 aprile 1920, a 26 anni viene eletto all’Assemblea Costituente e due anni dopo, nel 1948, ha la sua prima responsabilità di governo, come sottosegretario all’Agricoltura, nel quinto governo De Gasperi. Comincia, così, la sua lunga carriera politica, più volte ministro e presidente del Consiglio dal 1970 al 1972, deputato per undici legislature e per tre senatore a vita. Altrettanto importante è la sua carriera europea, eletto presidente del Parlamento europeo per la prima volta nel 1977, viene confermato nel marzo del 1979, anno durante il quale ritira anche il prestigioso premio “Carlo Magno”, assegnato all’uomo politico europeo che ha maggiormente contribuito al processo di integrazione comunitaria. Muore a Roma nel 2013 a 93 anni. Per Matera, tra gli altri, ricordiamo il suo importante contributo per la soluzione del problema dei rioni Sassi, con l’approvazione della legge 619 del 1952, che De Gasperi gli chiese di scrivere, la nascita dei nuovi quartieri, che poi Colombo venne personalmente a inaugurare, fino al varo della legge 771 del 1986, per la conservazione e recupero degli antichi rioni, di cui fu il primo firmatario. Un tassello di storia cittadina che è stato ripercorso attraverso documenti, fotografie d’archivio e testimonianze video nella mostra “De Gasperi e Colombo per Matera”, organizzata dal Circolo La Scaletta e inaugurata lo scorso 23 luglio, presso Basilicata Open Space nel Palazzo Dell’Annunziata, in occasione del 70° anniversario della prima visita di Stato a Matera dell’allora presidente del Consiglio Alcide De Gasperi. L’esposizione dedicata ai due statisti, aperta al pubblico dalle 10-13.30 e 16-20, si è conclusa non a caso il 5 agosto, giornata che segna il centenario della nascita di Emilio Colombo, con l’intitolazione allo statista lucano del Belvedere Sant’Agostino.
L’associazione”Amici del Presidente Colombo” in una nota “prende atto che a tre anni dalla delibera comunale finalmente anche Matera ha reso omaggio a Emilio Colombo dedicandogli un belvedere, grazie all’attivismo del Circolo La Scaletta che ha voluto l’evento ed ha inviato la cittadinanza a parteciparvi”.
La fotogallery dell’intitolazione del Belvedere Sant’Agostino a Emilio Colombo (foto www.SassiLive.it)