L’Anac (Autorità Nazionale Anticorruzione) ha inviato una lettera al Comune di Matera. Destinatari della missiva il sindaco De Ruggieri e gli assessori che compongono la sua giunta. Nella lettera si sanziona il comportamento omissivo del governo cittadino, che non ha adottato il piano anticorruzione. Per il sindaco De Ruggieri e gli assessori scatterà una multa di 1500 euro.
Michele Capolupo
Giovanni Angelino, responsabile provinciale Verdi: “La lettera dell’Anac conferma la vergognosa gestione del Comune di Matera da parte del Governo De Ruggieri”. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Al peggio non c’è mai fine quando si tratta di questioni che riguardano l’Amministrazione Comunale di Matera e la conferma arriva con la lettera inviata al Comune dall’Anac, acronimo di Autorità Nazionale Anticorruzione. Secondo quanto si apprende dalla stampa l’Anac ha punito con 1500 euro di multa il sindaco De Ruggieri e gli assessori perché il governo cittadino in carica non ha adottato il piano anticorruzione. Mi chiedo. Ma chi pagherà questa multa? Non credo che i nostri amministratori usciranno i soldi dalle proprie tasche e di conseguenza ancora una volta saranno i cittadini a pagare una condotta amministrativa assolutamente inadeguata. Con questa lettera dell’Anac il Governo De Ruggieri conferma tutti i suoi limiti già denunciati in più occasioni ma siamo veramente curiosi di scoprire come si giustificheranno i nostri amministratori rispetto ai rilievi mossi dall’Anac. Una cosa è certa. Il Governo De Ruggieri ha toccato il fondo ma queste notizie non fanno altro che mortificare ancora di più la città di Matera, designata capitale europea della cultura per il 2019 ma guidata da autentici dilettanti allo sbaraglio.
Giovanni Angelino, responsabile provinciale Verdi
Lettera Anac al Comune di Matera, consiglieri comunali di centrosinistra: “Senza guida politica non si fa neppure l’ordinaria amministrazione”
Non sono bastati i nove assessori comunali, uno staff fatto da più soggetti superpagati, i dirigenti comunali prescelti per assicurare al Sindaco di Matera De Ruggieri la redazione e l’approvazione entro il 31 gennaio 2016 del Piano Triennale di Prevenzione della Corruzione per il triennio 2016-2018 nel rispetto del Piano Nazionale Anticorruzione approvato dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, in base alla Legge 190/2012.
L’ANAC ha quindi sanzionato il sindaco e ciascuno dei nove assessori, per inadempimento, della somma di Euro 1.500.
La violazione contestata dall’ANAC, anche se punita con una sanzione non elevata, costituisce l’ennesimo esempio dell’inefficienza e dell’approssimazione che caratterizza questa amministrazione. Siamo curiosi di conoscere quali saranno le motivazioni che utilizzeranno, anche in questa circostanza, analogamente con quanto fatto in tutte le precedenti occasioni (bilancio 2015, piano oo.pp. 2016, aumento costo rifiuti 2016, emergenza neve ecc…), per giustificare le proprie deficienze amministrative e l’assenza di una guida politica.
E’ il caso di ricordare l’anticorruzione è anzitutto un valore etico, un modo concreto per migliorare e rendere più efficiente la macchina comunale nel suo complesso, in base a criteri di trasparenza e onestà, riducendo costi e tempi, migliorando la qualità nell’erogazione dei servizi ai propri concittadini; uno sforzo culturale che assume una valenza ancora più significativa nell’ottica della organizzazione complessiva che l’amministrazione comunale dovrebbe avere per presentarsi all’altezza della designazione a Capitale Europea della Cultura 2019. Ma che la amministrazione De Ruggieri non sarà mai in grado di fare!!
I Consiglieri Comunali di Centrosinistra
Che vergogna… chiaramente paghiamo noi
Noto che a questo signore Angelino gli date molto spazio! Perchè?
Sarebbe interessante conoscere il contenuto delle osservazioni che l’ANAC ha rivolto al Sindaco e alla Giunta tutta.
Perchè al di la della sanzione di 1.500 euro e di chi la paga, il danno maggiore sarà sicuramente nel non aver adottato tutti quei provvedimenti che la legge anticorruzione impone ai comune di adottare e che, sicuramente, non sono stati adottati. Come la rotazione dei dirigenti e funzionari, l’adozione di regole di trasparenza, il ricorso ai continui affidamenti diretti, alle proroghe, l’istituzione del whisteleblowing, ecc.
ma i sei o più dissidenti dissentono ancora o hanno fatto l’ennesimo gruppo componente la maggioranza chiamato “I DISSIDENTI”? Non bisogna porre un limite alla fantasia
Per una questione di trasparenza. Il sindaco dica con assoluta chiarezza chi paga la multa e con quali soldi: quelli del comune o i propri.
Non adottare il piano anticorruzione è stata la prova semplice, limpida, chiara, evidente, palese e lapalissiana che sono tutti corrotti.