M5S Montalbano Jonico in una nota annuncia che l’Amministrazione Comunale ha avviato la restituzione delle quote eccedenti la Tari del 2015. Di seguito la nota integrale.
Come ha sempre sostenuto il M5S di Montalbano Jonico, l’amministrazione avrebbe prima o poi dovuto restituire le quote eccedenti la Tari del 2015.
Delle 312.051,65 euro prese in più l’anno scorso, l’amministrazione restituisce, per ora, circa 85 mila euro, cifra che si ottiene sommando le quote Tarsu 2012, illegittimamente inserite nella Tari 2015.
Secondo il M5S, la giunta Marrese sarà obbligata a restituire anche la restante parte delle 312.051,65 euro. Restituiscono prima le quote Tarsu del 2012, perché essendo la Tarsu regolata da un regime contabile diverso rispetto alla Tari, il rischio di incorrere in una grave illegalità è elevato, mentre il resto del prelievo forzoso del 2015, anche se illegittimo, più che un reato è una furbata amministrativa, perché nella Tari del 2015 sono state ingiustamente inserite quote Tari del 2014.
Sarà la Corte dei Conti che li obbligherà a restituire il maltolto, perché questo organo di rilievo costituzionale, purtroppo per questa maggioranza di sprovveduti, condanna anche le furbate amministrative, qualora arrechino un danno erariale ai cittadini o allo Stato. Per cui, non passerà molto che vedremo Marrese &Co. staccare un altro assegno di restituzione diretta ai cittadini.
Poi, possono dire quante volte vogliono che è frutto del loro impegno amministrativo, ma inventarsi di punto in bianco che addirittura fanno un regalo ai montalbanesi, restituendo loro 85 mila euro, il 6% della Tari del 2015, e che sono riusciti ad abbassare del 32% la Tari del 2016 rispetto al 2015, quando in realtà il M5S li ha obbligati ad applicare la norma con la quale si determina la tassa sui rifiuti urbani, beh, onestamente, oltre che ridicolo è anche offensivo verso i cittadini. Ai quali è come se Marrese &Co. pretendessero di far credere che l’asino stia volando, mentre gli asini delle tariffe stanno in maggioranza. E si vede!
Il sindaco e il suo vice, Giuseppe di Sanzo, riacquistino il senso delle istituzioni e se proprio non vogliono ammettere pubblicamente che il M5S ha avuto ragione sulla tassazione dell’immondizia 2015 e 2016, quantomeno stessero zitti, perché girare la frittata con dei meriti che non esistono è sempre stato politicamente sconveniente.
Piuttosto, chiedano scusa ai montalbanesi, ammettendo di aver cercato di mettere le mani nelle loro tasche, puntando sul fatto che molti cittadini non sanno come si calcola la tassa sui rifiuti urbani. E soprattutto, come ha ricordato loro il nostro portavoce in Consiglio comunale, Giovanni Ronco, chiedano scusa a quelle 250 famiglie che hanno sottoscritto la richiesta di spiegazioni per i costi eccessivi della Tari 2015, ai quali, dagli uffici preposti, è stato risposto che il Comune era nel giusto.