Il sindaco di Montescaglioso, Vincenzo Zito, in una nota respinge le accuse rivolte all’Amministrazione Comunale da parte dei gruppi consiliari di opposizione”Monte in testa” e “Alleanza per Montescaglioso”. Di seguito la nota del sindaco Zito e quella dei gruppi di opposizione già pubblicata sul nostro portale.
Sindaco Zito: “Non fermerete l’Amministrazione del fare!”
Immancabilmente dopo la nevicata, oltre al sole, ecco ricomparire le Minoranze che, non avendo mai tematiche per criticare l’operato dell’Amministrazione Comunale, provano a mischiare le carte al solo fine di fare polemica.
Non vi è occasione migliore per replicare a quanto detto ed, allo stesso tempo, chiarire quella che è l’azione amministrativa. Dato il minestrone messo su, che con il freddo ci starebbe bene, se non fosse però un “minestrone di falsità”, procediamo punto per punto alla smontatura delle affermazioni riportate.
Emergenza neve
Siamo consapevoli del fatto che i gruppi di Minoranza vivano in un altro contesto e fuori dal mondo. Non è un caso se tutti i telegiornali, giornali e social abbiano parlato di emergenza neve e delle criticità riscontrate in tutta Italia ed in particolare nella Provincia di Matera. Evidentemente o non sanno che anche Montescaglioso sia in Italia e, dunque, sono in buona fede oppure non si rendono conto di quelle che sono le priorità. E’ impossibile e da folli pensare che tutte le Amministrazioni Comunali siano incompetenti visto che i disagi ci sono stati a Matera, Grassano, Pisticci, Pomarico, Miglionico, Ferrandina, Irsina e via discorrendo. Tra l’altro la stessa Prefettura ha limitato ad alcune categorie la circolazione sulla SS 407 Basentana!!!
“Buttare il sale” non è mai la soluzione: lo si è visto in altre occasioni in cui dopo lo spargimento del sale ha nevicato nuovamente rendendo vani tutti gli interventi effettuati.
Il sale, va ricordato, non scioglie miracolosamente la neve ma ne abbassa il punto di congelamento. Inoltre, e non siamo noi a dirlo ma l’ASPO – Association for the Study of Peak Oil and Gas formata da diversi scienziati e ricercatori di Università ed Istituzioni Europee – “il sale è un diserbante perenne ed un contaminante delle acque dolci. E’ infatti la prima minaccia alle colture alimentari insieme alla siccità. Penetra nei suoli, nelle acque superficiali e sotterranee. Addirittura, può essere polverizzato dalle ruote dei veicoli ed essere trasportato come particolato molto irritante nell’aria, oppure sciolto nelle acque meteoriche che saranno assorbite dai suoli circostanti e dalla rete di drenaggio”.
Posto che il danno ambientale non interessi alle Minoranze, ne è prova la politica adottata dalle Giunte Regionali di Centrosinistra degli ultimi venti anni, vi è un altro interesse da salvaguardare: il manto stradale. Sono preferibili due giorni di leggero disagio (con catene o gomme da neve si circolava tranquillamente) ed i restanti 363 giorni con le strade in ordine oppure il contrario? Dopo decenni finalmente sono state asfaltate diverse arterie dell’abitato: che facciamo le sacrifichiamo? Forse qualcuno preferiva questo per avere una tematica da poter sfruttare fra qualche mese nel nuovo manifesto da affiggere davanti la propria sezione?
Ecco la dimostrazione di come amministrare voglia dire avere una visione del futuro, organizzare e dare direttive in collaborazione con le Protezioni Civili Anpas e Croce Amica che si ringraziano insieme agli operatori della ProgettAmbiente ed altri volontari tra i comuni cittadini. Poi potremmo dire che il COC – Centro Operativo Comunale lo istituisce il Sindaco, che sempre il Primo Cittadino fa rispettare il capitolato facendo intervenire ProgettAmbiente per l’emergenza neve ma questo è talmente scontato che lo sanno anche i muri.
A proposito dei mezzi meccanici, è facile chiedere di utilizzarli se poi non si pagano le imprese. Lo si può vedere benissimo dalle istanze di ammissione alla massa passiva dell’Ente: imprese mai pagate per le nevicate manifestatesi durante la precedente Amministrazione.
In conclusione, ma solo per ribattere punto per punto a quanto detto, meglio un selfie di chi dimostra di essere sul campo per risolvere le criticità piuttosto la totale assenza di chi, come in passato, non si vedeva e non rispondeva nemmeno al cellulare. Infatti, solo se presenti si può capire tutti gli interventi fatti presso la Sala Operativa e lo sforzo posto in essere dai volontari: la prossima volta saremmo ben lieti di ospitare chiunque lo desideri presso il COC nell’ex Casa Municipale.
Epigrafe Abbazia San Michele Arcangelo
Confusione, forse dettata dalla difficoltà nel comprendere come un’Amministrazione riesca a fare tanto nonostante il dissesto, è stata generata dall’epigrafe posta al Primo Piano della nostra millenaria Abbazia. Premesso che il manufatto non lo ha realizzato il Sindaco, dal momento che fa altro di professione, si è offeso l’artigiano locale che l’ha prodotto, questo è davvero tristissimo altro che il marmo di Carrara utilizzato.
Nessuno ha mai affermato che il Sindaco abbia pagato di tasca sua l’intervento di restauro (ci mancherebbe altro!) ma è sconcertante affermare che i fondi provengano dalla progettualità di altre amministrazioni. Ricordiamo a chi continua a mentire sapendo di farlo spudoratamente, che il progetto è stato finanziato con D.I. del 13 dicembre 2010 quanto Vincenzo Zito era il Sindaco Facente Funzioni della Città di Montescaglioso, e le firme sugli atti lo dimostrano.
Cogliamo l’occasione per precisare, che i fondi stavano per essere revocati, stante l’inefficienza della vostra Amministrazione di Sinistra, e solo l’intenso lavoro, con diverse trasferte a Roma, a proprie spese e con l’auto personale, ha consentito di non far perdere la grande opportunità alla Città.
Fa specie comunque, constatare che le Minoranze non sappiano distinguere la Istituzione Sindaco, dalla persona che in quel momento ricopre il ruolo.
Per le attività di formazione, come fanno le Minoranze a non sapere che siano state svolte, ed altre ne seguiranno? Avevamo ragione prima nel dire che vivono in un’altra realtà.
Chiariamo un altro aspetto importante. Così come spiegato in fase di presentazione al pubblico degli spazi del Primo Piano, forse la Sala del Capitolo finalmente riscaldata vi ha distratti, esiste l’Ordinanza n° 8 del dicembre 1968, che obbliga lo sgombero dei locali dell’Abbazia, tra cui quelli del Primo Piano. Tale Ordinanza, per il Primo Piano, non è stata mai revocata, nonostante l’utilizzo provvisorio e per brevi periodi, di singole stanze negli ultimi decenni, quindi avvenuto senza conformità e sicurezza dei luoghi. Tra l’altro, si è intervenuto su una superficie estesa, un’intera ala, e non solo su quei singoli spazi utilizzati in passato. Solo oggi possiamo affermare con certezza che tutta l’ala è agibile, funzionale ed in sicurezza e che l’Ordinanza decade con gli atti di collaudo.
Quindi le Minoranze si tranquillizzino: nessun errore sulla “lapide” correttamente epigrafe, sono passati 50 anni!!!! E tante delle vostre Amministrazioni di Sinistra si sono succedute, senza lasciare traccia sul Primo Piano dell’Abbazia.
Sul pericolo di concessioni ad personam dei locali restaurati, ci fa sorridere la loro garanzia di attenzione, soprattutto se guardiano agli ultimi 20 anni di gestione degli spazi al Piano Terra da parte delle Amministrazioni di Sinistra, dove non ci pare siano stati utilizzati procedimenti ad evidenza pubblica per la gestione.
Possono stare tranquille, noi la legge la conosciamo e la applicheremo. Non concederemo certo i locali alla prima Associazione locale che si presenti in Municipio chiedendo di parlare con il Sindaco!!! E non aggiungiamo altro.
Eventi culturali.
Altro grande sorriso alle loro affermazioni. La programmazione culturale, che interessa l’intero anno solare con una serie di eventi, in parte inseriti nel Patrimonio Culturale Intangibile della Regione Basilicata, nell’anno che abbiamo lasciato alle spalle, ha visto una programmazione che ne è la conferma: concerto Paolo Fresu, Quartetto d’archi Gershwin, La Corrida, In Vino Veritas, Carnevale, Master Class con Toffanelli, Lucchi e Bosso, Borgo degli Artisti, presentazione di libri, Duo Arcadia, Cavalcata del Borbone, Giornata dell’Emigrante, Jam Ensemble, Concerto della Speranza, Riti Settimana Santa e tante altre manifestazioni ancora.
Per fare cultura, non è necessario far venire un noto critico d’arte e poi lasciare il conto ancora da pagare!!!
A proposito di critici d’arte, Sgarbi istituzionali. Anche qui totalmente privo di fondamento qualsiasi tipo di addebito. Mai come ora le Minoranze sono coinvolte ed invitate a tutti gli eventi Istituzionali e non (cosa non accaduta durante la passata legislatura), documenti sempre a disposizione di tutti e, cosa importante, riscontro puntuale e preciso a tutte le interpellanze ed interrogazioni poste dai gruppi di Minoranza.
In passato bisognava rivolgersi a S.E. il Prefetto per sollecitare risposte da parte dell’Amministrazione Comunale.
In conclusione le Minoranze si mettessero l’anima in pace, perché di “lapidi” correttamente epigrafi, nei mesi ed anni a venire ne vedranno tante, perché rappresentano la testimonianza tangibile, per il presente ed il futuro, della differenza che esiste tra chi progetta, realizza e produce fatti, da coloro che professano solo chiacchiere a danno della città.
Immancabilmente dopo la nevicata, oltre al sole, ecco ricomparire le Minoranze che, non avendo mai tematiche per criticare l’operato dell’Amministrazione Comunale, provano a mischiare le carte al solo fine di fare polemica.
Non vi è occasione migliore per replicare a quanto detto ed, allo stesso tempo, chiarire quella che è l’azione amministrativa. Dato il minestrone messo su, che con il freddo ci starebbe bene, se non fosse però un “minestrone di falsità”, procediamo punto per punto alla smontatura delle affermazioni riportate.
Emergenza neve
Siamo consapevoli del fatto che i gruppi di Minoranza vivano in un altro contesto e fuori dal mondo. Non è un caso se tutti i telegiornali, giornali e social abbiano parlato di emergenza neve e delle criticità riscontrate in tutta Italia ed in particolare nella Provincia di Matera. Evidentemente o non sanno che anche Montescaglioso sia in Italia e, dunque, sono in buona fede oppure non si rendono conto di quelle che sono le priorità. E’ impossibile e da folli pensare che tutte le Amministrazioni Comunali siano incompetenti visto che i disagi ci sono stati a Matera, Grassano, Pisticci, Pomarico, Miglionico, Ferrandina, Irsina e via discorrendo. Tra l’altro la stessa Prefettura ha limitato ad alcune categorie la circolazione sulla SS 407 Basentana!!!
“Buttare il sale” non è mai la soluzione: lo si è visto in altre occasioni in cui dopo lo spargimento del sale ha nevicato nuovamente rendendo vani tutti gli interventi effettuati.
Il sale, va ricordato, non scioglie miracolosamente la neve ma ne abbassa il punto di congelamento. Inoltre, e non siamo noi a dirlo ma l’ASPO – Association for the Study of Peak Oil and Gas formata da diversi scienziati e ricercatori di Università ed Istituzioni Europee – “il sale è un diserbante perenne ed un contaminante delle acque dolci. E’ infatti la prima minaccia alle colture alimentari insieme alla siccità. Penetra nei suoli, nelle acque superficiali e sotterranee. Addirittura, può essere polverizzato dalle ruote dei veicoli ed essere trasportato come particolato molto irritante nell’aria, oppure sciolto nelle acque meteoriche che saranno assorbite dai suoli circostanti e dalla rete di drenaggio”.
Posto che il danno ambientale non interessi alle Minoranze, ne è prova la politica adottata dalle Giunte Regionali di Centrosinistra degli ultimi venti anni, vi è un altro interesse da salvaguardare: il manto stradale. Sono preferibili due giorni di leggero disagio (con catene o gomme da neve si circolava tranquillamente) ed i restanti 363 giorni con le strade in ordine oppure il contrario? Dopo decenni finalmente sono state asfaltate diverse arterie dell’abitato: che facciamo le sacrifichiamo? Forse qualcuno preferiva questo per avere una tematica da poter sfruttare fra qualche mese nel nuovo manifesto da affiggere davanti la propria sezione?
Ecco la dimostrazione di come amministrare voglia dire avere una visione del futuro, organizzare e dare direttive in collaborazione con le Protezioni Civili Anpas e Croce Amica che si ringraziano insieme agli operatori della ProgettAmbiente ed altri volontari tra i comuni cittadini. Poi potremmo dire che il COC – Centro Operativo Comunale lo istituisce il Sindaco, che sempre il Primo Cittadino fa rispettare il capitolato facendo intervenire ProgettAmbiente per l’emergenza neve ma questo è talmente scontato che lo sanno anche i muri.
A proposito dei mezzi meccanici, è facile chiedere di utilizzarli se poi non si pagano le imprese. Lo si può vedere benissimo dalle istanze di ammissione alla massa passiva dell’Ente: imprese mai pagate per le nevicate manifestatesi durante la precedente Amministrazione.
In conclusione, ma solo per ribattere punto per punto a quanto detto, meglio un selfie di chi dimostra di essere sul campo per risolvere le criticità piuttosto la totale assenza di chi, come in passato, non si vedeva e non rispondeva nemmeno al cellulare. Infatti, solo se presenti si può capire tutti gli interventi fatti presso la Sala Operativa e lo sforzo posto in essere dai volontari: la prossima volta saremmo ben lieti di ospitare chiunque lo desideri presso il COC nell’ex Casa Municipale.
Epigrafe Abbazia San Michele Arcangelo
Confusione, forse dettata dalla difficoltà nel comprendere come un’Amministrazione riesca a fare tanto nonostante il dissesto, è stata generata dall’epigrafe posta al Primo Piano della nostra millenaria Abbazia. Premesso che il manufatto non lo ha realizzato il Sindaco, dal momento che fa altro di professione, si è offeso l’artigiano locale che l’ha prodotto, questo è davvero tristissimo altro che il marmo di Carrara utilizzato.
Nessuno ha mai affermato che il Sindaco abbia pagato di tasca sua l’intervento di restauro (ci mancherebbe altro!) ma è sconcertante affermare che i fondi provengano dalla progettualità di altre amministrazioni. Ricordiamo a chi continua a mentire sapendo di farlo spudoratamente, che il progetto è stato finanziato con D.I. del 13 dicembre 2010 quanto Vincenzo Zito era il Sindaco Facente Funzioni della Città di Montescaglioso, e le firme sugli atti lo dimostrano.
Cogliamo l’occasione per precisare, che i fondi stavano per essere revocati, stante l’inefficienza della vostra Amministrazione di Sinistra, e solo l’intenso lavoro, con diverse trasferte a Roma, a proprie spese e con l’auto personale, ha consentito di non far perdere la grande opportunità alla Città.
Fa specie comunque, constatare che le Minoranze non sappiano distinguere la Istituzione Sindaco, dalla persona che in quel momento ricopre il ruolo.
Per le attività di formazione, come fanno le Minoranze a non sapere che siano state svolte, ed altre ne seguiranno? Avevamo ragione prima nel dire che vivono in un’altra realtà.
Chiariamo un altro aspetto importante. Così come spiegato in fase di presentazione al pubblico degli spazi del Primo Piano, forse la Sala del Capitolo finalmente riscaldata vi ha distratti, esiste l’Ordinanza n° 8 del dicembre 1968, che obbliga lo sgombero dei locali dell’Abbazia, tra cui quelli del Primo Piano. Tale Ordinanza, per il Primo Piano, non è stata mai revocata, nonostante l’utilizzo provvisorio e per brevi periodi, di singole stanze negli ultimi decenni, quindi avvenuto senza conformità e sicurezza dei luoghi. Tra l’altro, si è intervenuto su una superficie estesa, un’intera ala, e non solo su quei singoli spazi utilizzati in passato. Solo oggi possiamo affermare con certezza che tutta l’ala è agibile, funzionale ed in sicurezza e che l’Ordinanza decade con gli atti di collaudo.
Quindi le Minoranze si tranquillizzino: nessun errore sulla “lapide” correttamente epigrafe, sono passati 50 anni!!!! E tante delle vostre Amministrazioni di Sinistra si sono succedute, senza lasciare traccia sul Primo Piano dell’Abbazia.
Sul pericolo di concessioni ad personam dei locali restaurati, ci fa sorridere la loro garanzia di attenzione, soprattutto se guardiano agli ultimi 20 anni di gestione degli spazi al Piano Terra da parte delle Amministrazioni di Sinistra, dove non ci pare siano stati utilizzati procedimenti ad evidenza pubblica per la gestione.
Possono stare tranquille, noi la legge la conosciamo e la applicheremo. Non concederemo certo i locali alla prima Associazione locale che si presenti in Municipio chiedendo di parlare con il Sindaco!!! E non aggiungiamo altro.
Eventi culturali.
Altro grande sorriso alle loro affermazioni. La programmazione culturale, che interessa l’intero anno solare con una serie di eventi, in parte inseriti nel Patrimonio Culturale Intangibile della Regione Basilicata, nell’anno che abbiamo lasciato alle spalle, ha visto una programmazione che ne è la conferma: concerto Paolo Fresu, Quartetto d’archi Gershwin, La Corrida, In Vino Veritas, Carnevale, Master Class con Toffanelli, Lucchi e Bosso, Borgo degli Artisti, presentazione di libri, Duo Arcadia, Cavalcata del Borbone, Giornata dell’Emigrante, Jam Ensemble, Concerto della Speranza, Riti Settimana Santa e tante altre manifestazioni ancora.
Per fare cultura, non è necessario far venire un noto critico d’arte e poi lasciare il conto ancora da pagare!!!
A proposito di critici d’arte, Sgarbi istituzionali. Anche qui totalmente privo di fondamento qualsiasi tipo di addebito. Mai come ora le Minoranze sono coinvolte ed invitate a tutti gli eventi Istituzionali e non (cosa non accaduta durante la passata legislatura), documenti sempre a disposizione di tutti e, cosa importante, riscontro puntuale e preciso a tutte le interpellanze ed interrogazioni poste dai gruppi di Minoranza.
In passato bisognava rivolgersi a S.E. il Prefetto per sollecitare risposte da parte dell’Amministrazione Comunale.
In conclusione le Minoranze si mettessero l’anima in pace, perché di “lapidi” correttamente epigrafi, nei mesi ed anni a venire ne vedranno tante, perché rappresentano la testimonianza tangibile, per il presente ed il futuro, della differenza che esiste tra chi progetta, realizza e produce fatti, da coloro che professano solo chiacchiere a danno della città.
I gruppi di opposizione “Monte in testa” e “Alleanza per Montescaglioso” attaccano il sindaco di Montescaglioso Vincenzo Zito: “E Zito pose la lapide… non solo in Abbazia ma su tutta Montescaglioso”.
Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Ogni inizio d’anno solitamente è accompagnato da un bilancio dell’anno precedente e da buoni propositi per l’anno appena iniziato. Chissà se anche il sindaco di Montescaglioso e la sua giunta lo facciano? Secondo noi no, perché altrimenti si sarebbero ricordati che, com’è accaduto a inizio anno degli ultimi due anni, quando c’è l’allerta meteo con probabili nevicate a quote collinari al Sud dell’ Italia, in Basilicata, si deve acquistare il sale, organizzare la viabilità e la messa in sicurezza delle strade e dei propri cittadini. A Montescaglioso c’è un proverbio che rende bene l’approccio di questa maldestra amministrazione: “u Sal è arruat ‘a squagghiat da ‘a nev…..” (Il sale è arrivato quando ormai la neve si è sciolta). Ormai siamo aiselfie di improvvisati amministratori tutto fare che pensano sia sufficiente scrivere sui social, trascrivere previsioni meteo di esperti o sostituirsi a operai e volontari per risolvere i problemi, ma amministrare significa organizzare e dare direttive, prendersi responsabilità senza incolpare altri. Solo grazie all’operato dei volontari delle due protezioni civili di Montescaglioso, ANPAS e Croce Amica e gli operai della ditta Progetto Ambiente, i cittadini non si sono sentiti completamente abbandonati.
Ma forse ci siamo abituati a tutto ciò, e si è insinuata in noi la consapevolezza che dopo il “disastro finanziario” ci aspettiamo di tutto. Ecco alcuni esempi e qualche chiarimento.
Mercoledì 19 Dicembre 2018 dopo cinquant’anni alcune stanze del piano superiore dell’Abbazia benedettina di San Michele Arcangelo di Montescaglioso sono state riaperte al pubblico.
Vorremmo ricordare al Sindaco Zito, che non sempre è preciso con i numeri (basta pensare ai sui bilanci comunali) che non 50 anni fa, ma fino alla fine degli anni ’80, i locali oggetto del recente restauro erano adibiti a Biblioteca Comunale.
Siamo felicissimi, ovviamente, che una parte dell’Abbazia ritorni a vivere e ci ha reso felici rivedere quelle stanze di nuovo fruibili dai cittadini montesi; un po’ ci ha turbato la vista di un nuovo elemento, non appartenente al sontuoso monumento ma “appiccicata” sul muro, nel corridoio del piano superiore: una lapide, in un tristissimo marmo di Carrara, scritta in uno stile ridondante e tardo ottocentesco :” ……….il sindaco Zito a imperitura memoria pose…”. Oltre al cattivo gusto dell’autocelebrazione gratuita di Zito non comprendiamo per quali meriti particolari si sia affissa una lapide autocelebrativa dal momento che il milione di euro del progetto “Civitars” Zito non lo ha messo di tasca sua, ma lo ha ritrovato in bilancio, fortunatamente prima del dissesto finanziario, e non ha fatto altro che rendere operativo quello che era stato progettato e programmato dalle due amministrazioni precedenti alla sua. Il progetto “Civitars” prevede, una volta terminati i lavori, appunto, che le attività di Alta formazione (citiamo testualmente) ”saranno incentrate prioritariamente sui temi del recupero dei beni e del patrimonio storico, culturale, artistico ed archeologico, da realizzare negli ambienti e nei laboratori previsti dal progetto. Si prevede di realizzare sinergie e costruire rapporti oltre che con i soggetti già individuati nel progetto “Civitars”, anche con altre Istituzioni( appunto!) da tempo operanti sul territorio”.
Partendo da questo, le opposizioni consiliari suggeriscono alla amministrazione comunale ora che i locali sono stati restaurati, di bandire un concorso di idee sempre in relazione agli scopi previsti dal progetto “Civitars” volti a valorizzare uno straordinario monumento, patrimonio dell’intera città di Montescaglioso, oltre che splendido monumento artistico che identifica e rinsalda l’identità di un’intera comunità.
Un concorso di idee che possa concretizzarsi in progetti all’altezza del valore dell’Abbazia, in progetti che possano diventare occasione di rilancio della cultura a Montescaglioso ( negli ultimi tempi gli eventi culturali a cura dell’Amministrazione comunale sono del tutto scomparsi nel nostro paese!) e soprattutto possano rinsaldare il legame profondo ma dimenticato, tra i montesi e gli splendori di un passato glorioso che vedeva Montescaglioso e l’Abbazia di San Michele Arcangelo essere centri di cultura propulsori dell’intero Mezzogiorno d’Italia.
Questo il nostro invito alla giunta di Zito perché non tollereremo assegnazioni arbitrarie e ad personam dei locali restaurati. L’Abbazia è un bene che appartiene all’intera città di Montescaglioso e garantiremo, come Consiglieri di opposizione, che tutta la cittadinanza possa godere della bellezza di questo monumento con la speranza che non sia un contenitore a disposizione di pochi , ma che rappresenti il punto di inizio della rinascita vera, culturale, economica di Montescaglioso.
La lapide, giova ricordarlo “ ad imperitura memoria” Zito non l’ha messa solo in Abbazia ma sul nostro Paese e purtroppo anche sul futuro delle prossime generazioni con la sua dichiarazione di dissesto finanziario e con la sua chiarissima incapacità di gestire e amministrare un Comune. La lapide Zito e Company l’hanno affissa sulla trasparenza e sulla democrazia non ultimo l’agire in merito ad una nota del Ministero dell’Interno che formulava una serie di rilievi e di osservazioni sull’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato presentato dall’amministrazione al Ministero che già aveva richiesto spiegazioni su un bilancio non proprio chiaro, anzi.
Zito e Company non solo non hanno ritenuto opportuno informare i consiglieri di opposizione, che sono venuti a conoscenza della richiesta del Ministero come sempre in modo del tutto casuale, ma cosa ancora più grave non hanno ritenuto opportuno convocare il Consiglio Comunale (che ricordiamo a Zito, per l’ennesima volta, è il maggior organo di democrazia di un Comune)” per dare risposta” ai rilievi piuttosto pesanti fatti dal Ministero dell’Interno sul bilancio stabilmente riequilibrato presentato dalla giunta di Zito.
D’altronde il sindaco Zito ci ha abituati da tempo non solo agli sgarbi istituzionali ma anche alla totale mancanza di correttezza, di condivisione, di trasparenza, in una parola di democrazia.