Comune di Potenza approva mozione contro proposta di legge Zan, Livia Carella (Verdi-Europa Verde): “Potenza città dell’omofobia”. Di seguito la nota integrale.
Nella giornata di ieri sono accaduti dei fatti in seno al Consiglio Comunale di Potenza che lasciano senza parole: passa una mozione contro la proposta di legge Zan-Scalfarotto che vuole estendere i reati d’odio (istigazione a delinquere e o atti di violenza già puniti dal codice penale con gli articoli 604-bis e 604-ter) anche all’orientamento sessuale e all’identità di genere. Con questo atto l’amministrazione potentina si pone sul podio delle amministrazioni più retrive sulla tutela delle libertà personali.
E le motivazioni addotte dal consigliere Napoli di FDL riportano la città di Potenza indietro nel tempo, ad un’ideologia oscurantista e discriminatoria: “diciamolo con chiarezza, così usciamo dagli equivoci; l’omosessualità è contro natura perché contraddice la legge naturale della vita, che è un diritto sacrosanto ”.
Bene ha fatto l’opposizione, il gruppo di Basilicata Possibile,ad abbandonare l’aula, ma ciò non ha fermato l’approvazione della mozione che di fatto ci porta ad essere una città che non vuole accettare il diverso, il “contro natura”, come se così si potesse stabilire la normalità, arrogandosiil diritto di essere natura.
Sorprende ancora sentire un uomo di legge, un laureato in Giurisprudenza, il Consigliere Napoli,tuonare contro una norma che a ben leggere vuole solo ben applicare l’art, 3 della Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua , di religione, di opinioni politiche , di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese.”
In serata arrivano le scuse in una nota scritta dal consigliere per “delle espressioni assolutamente infelici …Mi scuso per aver espresso male alcuni concetti “.
Decisamente sono espressioni infelici dette oltretutto in un momento in cui,in un luogo non molto distante da noi, a Caivano, si vivono le conseguenze di questo tipo di “concetto “. Sarebbe il caso diriflettere meglio su questeidee omofobe che, riportate nelle istituzioni, non fanno bene a nessuno e certo non sono consone a “ribadire la centralità del ruolo delle famiglia naturale nella nostra società “.Se, poi, è il fratello quello che ha uccisoa Caivano una ragazza che amava, emerge ancor di più l’esigenza di come la definizione di cosa sia opportuno considerare amore e cosa no diventa unatragica necessità.
Il Movimento Verdi – Europa Verde diPotenza si unisce ai cittadini ed ai Gruppi Consiliari dell’opposizione del comune di Potenzanel chiedereil ritiro della mozione approvata dal Consiglio Comunale e tutte le motivazioni addotte. Ben farebbe, inoltre, il consigliere Napoli a presentare le sue dimissioni e non solo scuse inaccettabili sotto diversi profili. Alla fine quel che è certo è che istituzionalmente non può rappresentare così l’intera città che,via social, afferma #noninmionome.