Giuseppe Montesano, Consigliere comunale di minoranza di “Rigenerazione per Tricarico”, interviene sulla chiusura del plesso che ospita la scuola primaria di via Regina Margherita a Tricarico. Di seguito la nota integrale inviata alla nostra redazione.
Solo pochi giorni fa, l’amministrazione comunale ha effettuato un sopralluogo presso la scuola primaria di viale Regina Margherita, constatando il cattivo funzionamento di alcuni servizi igienici e altri piccoli problemi che hanno indotto il sindaco a chiudere il plesso e trasferendo i bambini presso la scuola secondaria di primo grado di via Fratelli Cervi. Ma siamo sicuri che questa sia la scelta migliore? Per risolvere i problemi all’edificio centrale occorrerebbero circa 30.000 euro. Gli amministratori hanno deciso di rinviare questi lavori perché rientrerebbero in un’opera di adeguamento sismico della struttura, già finanziato per circa 1,5 milioni di euro, per il quale, però, manca ancora l’affidamento per la progettazione. Ciò significa che, se tutto andasse per il meglio, per rientrare nel plesso occorrerebbero oltre due anni (tre con un minimo di realismo).Conviene davvero chiudere la scuola già adesso?Non sarebbe più opportuno riparare i bagni e permettere ai bambini di frequentare al plesso centrale almeno per questo anno? Le famiglie hanno già vissuto questa esperienza con-servandone un cattivo ricordo. Le aule che hanno ospitato i bambini erano fredde, umide e poco lu-minose (non a caso inutilizzate per gli alunni dellascuolasecondaria di primo grado).Rilevante è il disagio che si recherà alle famiglie e, soprattutto, agli anziani che spesso hanno il piacevole onere di accompagnare e riprendere i bambini dalla scuola. Per tanti sarà necessario utilizzare l’auto (che non tutti hanno) e tentare di districarsi davanti alla scuola secondaria di primo grado dove, con il traffico, diventerà un’impresa anche la semplice sosta. Durante la stagione invernale, il disagio di-venterà praticamente insopportabile. Si pensa di risolvere tutto con un servizio navetta. Ritengo che, trattandosi di un numero considerevole di bambini, i tempi di attesa saranno lunghi e difficili da ge-stire, soprattutto sotto le intemperie. Poi, chi pagherà il servizio? Escludendo che il costo possa ri-cadere sulle famiglie, l’amministrazione comunque dovrà affrontare delle spese; allora perché non integrare queste risorse e provvedere immediatamente ai lavori minimi che occorrono al plesso di viale Regina Margherita? Se aggiungiamo che i bambini non disporranno più dello spazio ricreativo adiacente alla scuola, se consideriamo il danno economico che avranno le attività commerciali del viale, mi sembra che la decisione presa sia assolutamente inopportuna.Il nostro paese vive un mo-mento in cui la priorità non sono le grandi opere pubbliche o i mega progetti. Occorre facilitare la vita quotidiana dei cittadini, incrementando i servizi e l’assistenza. Chiudere a oltranza la scuola di viale Regina Margherita non è cosa giusta da fare.Ritengo che la tutela dei bambini valga più dei 30.000 euro ipotizzati per la riparazione della scuola e che queste risorse siano comunque reperibili all’interno delle attuali disponibilità dell’amministrazione comunale.Queste riflessioni non vogliono colpire od offendere scelte politiche ma solo informare e mettere in evidenza la questione agli occhi di tutti, in maniera da prendere insieme la decisione migliore per la comunità.