Concorsi pubblici in Regione Basilicata, Consiglieri regionali Carlucci, Perrino e Leggieri (M5s): “Non si precludano le possibilità di accesso ai più meritevoli”. Di seguito la nota integrale.
La Giunta regionale ha approvato il Piano dei fabbisogni del personale 2019/2021, prevedendo l’assunzione di 220 unità e la destinazione di almeno il 50 per cento dei posti disponibili alla stabilizzazione del personale precario in possesso dei requisiti richiesti; ha, inoltre, già proceduto alla stabilizzazione diretta del personale in possesso degli specifici requisiti normativi, decidendo di trasformare a tempo pieno e indeterminato a partire dal 1 maggio 2020 i contratti di n. 58 unità in servizio a tempo parziale da alcuni anni presso diversi uffici regionali.
In un comunicato stampa la Giunta Regionale ha affermato che il “provvedimento ricalca le previsioni del Piano dei fabbisogni del personale 2019/2021, recentemente varato dalla Giunta, in base al quale nel biennio 2019/2020 sono previste 220 assunzioni. Di queste, almeno il 50 per cento dei posti disponibili sarà destinato alla stabilizzazione dei due bacini di precariato indicati dalla legge Madia: 112 posti saranno oggetto di una selezione aperta alla platea dei circa 170 cococo in possesso dei requisiti richiesti, mentre 15 posti saranno destinati a quanti erano stati assunti part time. A questi si aggiungono le assunzioni rivolte all’esterno, attraverso le consuete procedure pubbliche (concorsi, mobilità, scorrimento graduatorie in vigore), che saranno 45 a valere sull’annualità 2019 (6 dirigenti, 36 posti di categoria D) e 39 a valere sull’annualità 2020 (3 dirigenti, 30 dipendenti di categoria D, 5 di categoria C e 1 di categoria B). Sono infine 20 i posti destinati al personale già in servizio in Regione per le cosiddette “Progressioni verticali”: 7 di categoria D e 3 di categoria C a valere sull’annualità 2019 e 7 di categoria D e 3 di categoria C sul 2020.”
Il 21 febbraio scorso abbiamo presentato un’interrogazione rivolta al presidente della Giunta Regionale avente ad oggetto la stabilizzazione del personale precario presso le Pubbliche Amministrazioni, allo scopo di conoscere quali misure si intendessero adottare affinché fosse riservata una quota idonea (non inferiore al 50%) dei posti disponibili al reclutamento di professionalità esclusivamente all’esterno. La Giunta Regionale, con risposta scritta, ha comunicato di aver già destinato le risorse relative alle cessazioni del personale nelle annualità 2018/19/20, nella percentuale massima del 50%, alle procedure di stabilizzazione del personale precario in possesso degli specifici requisiti normativi (ex art. 20, comma 1, D. Lgs. 75/2017, Legge Madia, Le stabilizzazioni dirette), attraverso l’adozione dell’atto di indirizzo per il superamento del precariato di cui alla D.G.R. n. 260/2018 e dell’atto di programmazione del Piano triennale dei fabbisogni 2019/2021.
Il quadro è estremamente complesso e necessita di chiarimenti da parte di chi amministra oggi la nostra regione; pertanto abbiamo presentato un’interrogazione per sapere se il Presidente Bardi e la Giunta regionale, nella definizione del percorso di stabilizzazione, tramite concorso, dei precari aventi i requisiti di legge precisati in premessa, intenda fornire idonea garanzia dell’adeguato accesso dall’esterno.
A tal riguardo, si richiama l’autorevole indirizzo interpretativo della Corte Costituzionale, laddove dichiara che “La natura comparativa e aperta della procedura è elemento essenziale del concorso pubblico, per cui le procedure selettive riservate, che escludano o riducano irragionevolmente la possibilità di accesso dall’esterno, violano il carattere pubblico del concorso”.
Vogliamo ricordare al Presidente Bardi gli artt. 3 e 51, primo comma, della Costituzione, nella parte in cui si prevede che “Tutti i cittadini possono accedere agli uffici pubblici in condizioni di eguaglianza”. Si tratta, quindi, di operare una scelta politica forte che vada a scardinare il modus operandi della passata azione di governo, dando l’opportunità anche ai più meritevoli di giocarsi le proprie possibilità e di trovare un posto lavoro presso la Pubblica Amministrazione Regionale.