Riceviamo e pubblichiamo la nota inviata dal Consigliere regionale del PDL Mario Venezia in cui denuncia la ricezione di una busta con il nominativo probabile vincitore del concorso di Direttore della Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia di Policoro i cui termini per la presentazioni delle domande si sono chiusi il 3 luglio scorso. Di seguito la nota integrale.
Mi è stata consegnata, in data odierna, una busta chiusa e sigillata contenente al suo interno il nominativo del probabile vincitore del concorso di Direttore della Unità Operativa Complessa di Ostetricia e Ginecologia di Policoro i cui termini per la presentazioni delle domande si sono chiusi il 3 luglio scorso.
E’ un fatto di una gravità estrema e che lascia quantomeno perplessi considerato che, da sempre, la questione dei concorsi, in Basilicata, è oggetto di contestazione. Del resto è noto ed è pensiero comune che senza raccomandazione non si riesce ad ottenere un posto al sole nella pubblica amministrazione.
Se così non fosse non sarebbe in discussione in Consiglio regionale una proposta di legge, presentata dal Consigliere Regionale Mazzeo Cicchetti, volta a ridimensionare il potere decisionale delle commissioni di esame, il vero vulnus, che, spesso, soggiacciono ai voleri del potente di turno.
Non so ancora se la lettera devo consegnarla ai Carabinieri o ad un Notaio ma, è certo, che la misura in questa nostra regione è colma da troppo tempo ed è giunta l’ora di porre un limite all’assoluta amoralità della politica lucana che, con una logica antica e superata, continua imperterrita ad agire senza regole e senza rispetto per i cittadini. Spero che il contenuto della lettera sia frutto di pettegolezzi e non abbia, a conclusione del concorso, un riscontro nella realtà. Lo spero per davvero perchè, altrimenti, ci troveremmo al cospetto di un atto criminale e meritevole di ben altre attenzioni.
La Basilicata merita rispetto, da troppo tempo è maltrattata, umiliata.
La stessa umiliazione che subisce un professionista, il ginecologo dott. Capodiferro, che dopo aver ottenuto giustizia, dal Tribunale di Matera, si vede reintegrato nelle sue mansioni, dalla ASM, ma in una condizione di affiancamento che ricorda la libertà vigilata dei rei.
Il problema fondamentale è che, in Basilicata, la politica non si è resa conto di aver perso completamente di credibilità e chiunque svolga, a qualsiasi livello, il ruolo del politico viene, giustamente, apostrofato nel peggiore dei modi.
Cosa fare per cercare di invertire la rotta?
Fare un passo in dietro, dare l’esempio, cercare di essere onesti soprattutto con i cittadini che, nella nostra regione e nell’indifferenza di chi governa, vivono momenti di elevata drammaticità.
Più volte ho invitato De Filippo ad aprire un dibattito sull’etica della politica ma, come sempre accade, le nostre proposte miranti a migliorare lo status quo vengono, volutamente, male interpretate e cestinate.
Il Consigliere Regionale Mario Venezia